Vail-beaver creekBEAVER CREEK – Saltano tutti i pronostici nella discesa libera mondiale e a fare festa sono gli elvetici che piazzano due sciatori sul podio, con Patrick Kueng che si laurea nuovo campione del mondo, precedendo l’americano Ganong ed il compagno di squadra Feuz, ma soprattutto mettono 4 atleti tra i primi 11. Per Kueng, mai sul podio in questa stagione ma capace di vincere a Wengen lo scorso anno, la prima medaglia mondiale. I favoriti della vigilia sono lontani tutti fuori dai 10 Mayer, Reichelt e Jansrud, mentre Paris finisce addirittura fuori dai 20. L’unico a sciare su alti livelli è stato Svindal che però ha pagato dei materiali inferiori agli avversari, pagando tanto in alto e nel tratto finale. Festeggia così la Svizzera che non saliva sul gradino più alto del podio nella specialità regina da Sestriere 1997 quando a trionfare fu Bruno Kernen.

Gara strana in cui a fare la differenza è stata sicuramente la parte alta di puro scorrimento ma soprattutto gli ultimi 50″ in cui bisognava trovare la massima velocità senza commettere errori. Il primo scossone alla gara lo dava Nyman che faceva finalmente esplodere di gioia il pubblico americano che era come al solito velocissimo nei tratti di scorrimento, ma commetteva qualche imperfezione nelle curve centrali perdendo quel poco di velocità che alla fine gli costerà il podio. Infatti Beat Feuz paga nella parte alta, recupera sulle curve ma poi porta via molta velocità per la parte finale, battendo Nyman per soli 3 centesimi. Paris e Jansrud annaspano e Feuz inizia ad assaporare il gran colpo, ma arriva il compagno Kueng che scia divinamente nei curvoni centrali e porta via tantissima velocità che riesce a gestire sulle gobbe e sui salti finali precedendo il compagno per 31 centesimi. Quando gli austriaci Mayer e Reichelt finiscono lontani gli svizzeri iniziano ad assaporare la storica doppietta, prima che arrivi Ganong, velocissimo in alto e bravissimo a limitare i danni sulle curve nel bosco, ma che commette una piccola imperfezione nel finale che gli costa 23 centesimi al traguardo, ma abbastanza per mettersi al collo la medaglia di argento. Nessuno però festeggia, almeno fino a quando non arriva l’americano Weibrecht, già argento a Sochi partendo da dietro. L’americano fa correre un brivido lungo la schiena di Feuz per almeno un minuto e 20″ in cui è comanda la gara, poi però commette un errore nel penultimo salto e deve dire addio anche al podio facendo esplodere la gioia dei rosso-crociati, che con questa vittoria pareggiano anche i successi in libera ai Mondiali degli amati-odiati cugini austriaci.

Grande delusione per i colori azzurri, soprattutto per le aspettative che c’erano sui nostri uomini jet. Hell non è mai stato in gara, Innerhofer ha accumulato tantissimo ritardo nei primi 25″ di gara non riuscendo più a trovare ritmo, Marsaglia invece aveva limitato i danni in alto ma si è stranamente perso sul suo terreno, nelle curve del bosco andando poi via via a perdere terreno. Un capitolo a parte merita Dominik Paris, che per 40″ stava sciando sui tempi di Feuz ma ha commesso un clamoroso errore all’uscita del tratto centrale, dove ha toccato una porta ed è andato in rotazione perdendo completamente velocità e dicendo addio di fatto alla sua gara. Un peccato perchéDominik era stato bravissimo in tutta la stagione ed ha commesso l’unico errore nel giorno sbagliato.

Domani è il giorno della combinata maschile con grande favorito il francese Pinturault che però dovrà fare i conti con il ceco Bank, oggi bravissimo in discesa con il 7^, ma a lungo vicinissimo addirittura ai tempi di Kueng.


Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati