volley logoNella giornata dei verdetti per quanto riguarda la formazione della griglia dei play-off le due sfide più attese si sono risolte con le nette vittorie di Macerata e Modena sulle dirette rivali Piacenza e Cuneo. Affermazioni casalinghe per Molfetta e Latina, mentre in trasferta sorridono Trento e Città di Castello nel derby umbro contro Perugia.

Nel big-match del Fontescodella, la Lube Banca Marche Macerata fa un sol boccone di una Copra Elior Piacenza mai entrata in partita, distrutta al servizio dalla potenza di fuoco marchigiana e dominata in ogni fondamentale. La Lube fa l’en-plein in casa con il magnifico score di 33 set vinti e solo 3 persi e si porta a casa primo posto in regular season e partecipazione garantita alla prossima Champions League. Nel primo set è la Copra a partire meglio (7-9), ma Macerata riesce a ribaltare le sorti del parziale grazie all’odierna arma in più, la battuta. Prima Stankovic porta in vantaggio i suoi e poi Baranowicz (miglior giocatore dell’incontro con 5 punti di cui 4 ace) con un turno infinito sancisce l’1-0 (25-14). Nel secondo parziale la strategia di guerra della squadra di Giuliani consiste nel mettere subito il naso avanti (8-6), incrementare il vantaggio (16-9), resistere al ritorno di Piacenza, che si riavvicina grazie al contributo di Simon e Kaliberda (i migliori in campo emiliano) e chiudere 25-20. La terza frazione, invece, procede in equilibrio fino a metà set, poi la Lube imprime un’accelerazione insostenibile per la squadra di Monti e chiude agevolmente ancora 25-20. I segni più per Macerata sono stati il servizio (11 errori, ma altrettanti ace) e l’attacco totale oltre il 50%, oltre al solito Zaytsev e alla coppia di schiacciatori Kurek-Kovar, molto convincente. La Copra, invece, può salvare soltanto la prestazione del proprio muro (8 totali, di cui 3 di Simon) e le giocate di Kaliberda e Simon. Imbarazzante la differenza rispetto ai rivali negli altri fondamentali (ricezione positiva al 32%, attacco al 37…) e troppo elevato il numero degli errori (addirittura 24, praticamente un set…). Ora a Macerata tocca Verona, mentre sulla propria strada Piacenza incontrerà Città di Castello.

La sfida del Pala Brebanca si presentava come delicata ed equilibrata sia per il ritorno nel suo ex palazzetto di Earvin Ngapeth (accolto come un “traditore” dalla tifoseria cuneese) sia perché la gara metteva in palio il quinto posto in classifica. La disputa però è rimasta tale solo per metà primo set per poi trasformarsi in una disfatta per la compagine piemontese e in un trionfo per il sestetto emiliano che con questa vittoria conquista in extremis il quinto posto e se la vedrà con Trento. Cuneo sfiderà invece Perugia. Come detto il primo set consuma la sua prima parte nel più totale equilibrio (13-13), poi Modena, complici un paio di errori di Cuneo e un muro a tre su Casadei, scappa via. Piazza è in affanno, sostituisce la diagonale titolare e inserisce Rouzier e Coscione che non riescono a cambiare le sorti del parziale e allora Bartman e Deroo chiudono 21-25. Alla ripresa del gioco è Cuneo a partire meglio (6-3), ma i canarini sono caldi e piazzano un parziale di 0-5 (propiziato da Kovacevic) che taglia le gambe ai padroni di casa. Alla festa si uniscono anche Bartman (83% in attacco nel set) e Ngapeth, ben orchestrati da Bruninho. Piazza ci prova ancora con Rouzier che fa il suo e anche di più (8 punti nel set con l’89%), ma Casa Modena è ormai lontana e irraggiungibile: 18-25. Nel terzo parziale i piemontesi scompaiono ben presto dal campo, Rouzier si trova a predicare nel deserto e allora Kovacevic (MVP con 18 punti, con 5 muri e il 72% in attacco) completa il suo show personale e Modena mette in banca il quinto posto: è 21-25. Sistemati i problemi di spogliatoio e metabolizzati i nuovi arrivi, la Modena vista in Piemonte può davvero impensierire Trento, soprattutto se sarà in grado di proporre un Bartman più continuo. Per Cuneo, in vista del quarto contro Perugia, occorrerà cambiare molte cose, dal rendimento in attacco alla presenza a muro, sperando di rivedere il Rouzier efficace ammirato in campo.

Derby umbro a dir poco a due facce quello andato in scena al PalaEvangelisti in cui l’Altotevere Città di Castello riesce al tie-break ad avere la meglio sui cugini della Sir Safety Perugia dopo essere stati avanti 0-2. Kovac deve fare a meno di capitan Vujevic, risparmiato in vista dei quarti con Cuneo e propone Della Lunga, mentre Radici può schierare la formazione tipo. Nonostante un avvio di primo set in salita (10-5), sono i tifernati ad avere la meglio sia nel primo che nel secondo parziale grazie al muro, alla solita coppia di cannonieri Van Walle-Fromm e ad un numero di errori molto basso. Nella terza frazione Kovac inserisce Mitic a dirigere l’orchestra al posto di Paolucci e la musica cambia: l’attacco comincia a girare e i fendenti di Petric e Atanasijevic (rispettivamente 25 e 28 punti, entrambi col 50% a rete) diventano imprendibili per la retroguardia dell’Altotevere. Il risultato è un’ecatombe: 25-17 e 25-13. Il tie-break è ancora terra di conquista per la Sir Safety che in breve vola sul 10-6, ma la squadra di Radici non è mai doma e grazie a Rossi e Van Walle (miglior giocatore dell’incontro con 26 punti di cui 3 muri e 2 ace), prima rimonta (13-13) e poi chiude ai vantaggi (14-16). Per Perugia nei quarti l’ostacolo Cuneo, per Città di Castello la corazzata Piacenza.

La sfida diretta per la conquista del decimo posto tra Exprivia Molfetta e Tonno Callipo Vibo Valentia si è risolta con un netto 3-0 in favore dei padroni di casa, bravi a limitare al massimo gli errori (12 contro i 21 avversari) e a capitalizzare la potenza di fuoco dei due bomber Sabbi (16 punti con un muro e 2 ace) e Zanuto (13 punti col 57% a rete). Dall’altra parte della rete i calabresi non sono mai riusciti ad incidere sul match a causa dell’imprecisione dell’attacco (fermo al 39% di squadra) e della scarsa verve dei due giocatori più continui in stagione, Gavotto e Ogurcak. Saitta (miglior giocatore dell’incontro con addirittura 5 punti, frutto di 3 attacchi e 2 muri) ha avuto allora vita facile nel comandare il gioco e permettere a tutti i propri attaccanti di avere buone percentuali. Blengini può consolarsi invece con le belle prestazioni di Forni (9 punti e 80% a rete) e Randazzo, autore di 13 punti. Ora alle due formazioni non resta che attendere: le perdenti dei quarti di finale, infatti, affronteranno le ultime quattro della regular season, in palio un posto in Europa.

Termina con il più classico dei lieto fine la sfida del PalaOlimpia tra la Calzedonia Verona e la Diatec Trentino: i dolomitici ritrovano il passo dopo la brutta sconfitta casalinga con Perugia in vista dei play-off; gli scaligeri subiscono un netto stop ma, grazie alla concomitante vittoria di Latina su Ravenna, strappano l’ultimo pass per la post season. L’inizio partita è tutto di marca veronese con Anzani che si esibisce nella specialità del muro (saranno 4 alla fine per lui) e porta i suoi sul 9-5. Trento allora si risveglia e con Birarelli e Sokolov (MVP del match con 17 punti di cui un muro e 2 ace) rimonta e fa suo il parziale d’apertura. Il secondo set è in equilibrio fino a metà frazione poi un paio di errori scaligeri e l’ace di Ferreira (14-17) danno il là alla fuga trentina che il solo Gasparini (il migliore tra le fila veronesi con 14 punti) non riesce a contenere. L’attacco di Solè chiude il set (21-25). L’ultimo parziale è senza storia: la squadra di Serniotti imperversa in ogni fondamentale e nella metà campo scaligera scende la notte. L’ex Fedrizzi chiude set e partita (15-25). Ora Trento se la vedrà con Modena in quello che si prospetta come il quarto più avvincente del tabellone; Verona affronterà Macerata, potendo contare sull’apporto del neo-acquisto Nikola Kovacevic.

Doveva essere la serata dell’assalto all’ottavo posto per la CMC Ravenna in casa del fanalino di coda Andreoli Latina e invece la squadra di Bonitta non è praticamente mai entrata in partita ed è stata travolta da una formazione pontina già proiettata alla finale d’andata di Challenge Cup contro il Fenerbahce. Nel primo set è subito Latina ad imprimere un ritmo forsennato alla gara e in un amen è già 12-7. Ravenna prova a reagire, ma viene ricacciata indietro e l’attacco di Skrimov è la sentenza definitiva sul primo set: 25-19. L’inizio del secondo parziale è in equilibrio poi Starovic (eccellente la sua prova: 20 punti con 4 ace e il 60% in attacco) fa fuoco e fiamme al servizio e l’Andreoli trova l’abbrivio giusto per portarsi sul 2-0. Nella terza frazione sono ancora i ragazzi di Simoni a partire a razzo (9-3), i romagnoli recuperano grazie a Tillie e Cebulj, ma è ancora il turno al servizio di Starovic a fare la differenza (18-13) e permettere all’Andreoli di portare a casa l’intera posta. In casa Latina buone indicazioni in vista della finale di Challenge Cup sono arrivate da Skrimov (11 punti con l’82% in attacco) e Sottile (MVP dell’incontro grazie alla sua regia sempre fluida e in controllo totale del match) oltre al già citato Starovic. Bonitta, invece ha avuto buone risposte da Cebulj (11 punti e 56% a rete), ma dovrà utilizzare di più i centrali e ritrovare il miglior Klapwijk se vorrà ben figurare nei play-off per il quinto posto.

E ora qualche notizia in ordine sparso partendo proprio dall’Andreoli Latina che nella finale d’andata della Challenge Cup ha compiuto il primo miracolo vincendo al tie-break dopo essere stata sotto 0-2 contro il Fenerbahce Istanbul allenato da Daniel Castellani. Per i pontini da segnalare i 21 punti di Starovic e Skrimov e i 14 di Verhees. In campo turco i migliori sono stati Miljkovic con 26 punti, Marshall con 20 e Felipe con 16. Appuntamento al 29 marzo a Istanbul per la gara di ritorno.

Sempre parlando di coppe europee, nel weekend si è svolta ad Ankara la Final Four di Champions League che ha laureato Campione d’Europa il Belgorod di Dragan Travica in grado di sconfiggere (e meritatamente) in finale i padroni di casa nelle cui fila militano Juantorena, Kaziyski, Raphael e Djuric. A splendere nel cielo turco è ancora una volta la stella di Sergey Tetyukhin, premiato con il titolo di MVP della Final Four e dimostrazione vivente che a 38 anni suonati si può ancora giocare a pallavolo ad altissimi livelli.

Sembra giunta ad una conclusione la vicenda (forse occorrerebbe chiamarla comica) della nomina del nuovo CT della Nazionale iraniana. Dopo gli annunci dichiarati ma mai ufficializzati di Anastasi e Bernardi, la federazione asiatica ha finalmente raggiunto un accordo con Slobodan Kovac, attuale allenatore della Sir Safety Perugia. Il contratto legherà la Nazionale iraniana e l’ex giocatore di Gioia del Colle, Macerata e Taranto fino a Rio 2016.

RISULTATI:

LUBE BANCA MARCHE MACERATA – COPRA ELIOR PIACENZA 3-0 (25-14; 25-20; 25-20)
BRE LANNUTTI CUNEO – CASA MODENA 0-3 (21-25; 18-25; 21-25)
SIR SAFETY PERUGIA – CITTA’ DI CASTELLO 2-3 (22-25; 26-28; 25-17; 25-13; 14-16)
EXPRIVIA MOLFETTA – TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA 3-0 (25-20; 25-22; 25-18)
CALZEDONIA VERONA – DIATEC TRENTINO 0-3 (20-25; 21-25; 15-25)
ANDREOLI LATINA – CMC RAVENNA 3-0 (25-19; 25-17; 25-22)

CLASSIFICA: Macerata 56, Piacenza 54, Perugia 46, Trento 39, Modena 34, Cuneo 32, Città di Castello 30, Verona 25, Ravenna 23, Molfetta 20, Vibo Valentia 19, Latina 18.

GARA 1: GIOVEDI’ 27 MARZO 2014

CUCINE LUBE BANCA MARCHE MACERATA – CALZEDONIA VERONA
DIATEC TRENTINO – CASA MODENA
COPRA ELIOR PIACENZA – ALTOTEVERE CITTA’ DI CASTELLO
SIR SAFETY PERUGIA – BRE LANNUTTI CUNEO

GARA 2: DOMENICA 30 MARZO 2014

CALZEDONIA VERONA – CUCINE LUBE BANCA MARCHE MACERATA
CASA MODENA – DIATEC TRENTINO
ALTOTEVERE CITTA’ DI CASTELLO – COPRA ELIOR PIACENZA
BRE LANNUTTI CUNEO – SIR SAFETY PERUGIA

 

Alberto Demarie


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