volley logoNella settima di ritorno del massimo campionato di volley maschile nette vittorie delle prime tre della classe e ritorno al successo per Trento e Molfetta. Continua la corsa verso i play-off di Ravenna che in casa schianta Cuneo.

Trento torna alla vittoria dopo un lungo digiuno grazie al successo al quinto set sul campo dell’Altotevere. La formazione dolomitica può fare affidamento nel ruolo di opposto sul neoacquisto Kay Van Dijk subito schierato al posto del giovanissimo Nelli. E’ proprio un errore dell’olandese però a consegnare il primo vantaggio ai tifernati dopo il lungo testa a testa che ha caratterizzato il primo set: 26-24. Il parziale successivo è un monologo targato Diatec con l’Altotevere a fare da inerme spettatore: 15-25. La terza frazione è ancora sul filo dell’equilibrio, poi un bel turno al servizio di Piano, in aggiunta ai muri di Rossi e agli attacchi di Van Walle procurano un ampio vantaggio per gli umbri (24-21) che però sprecano tutto e permettono a Trento di rientrare e chiudere a proprio favore con un muro di Solè (saranno 6 alla fine per lui). Il quarto set è da subito territorio di conquista dei padroni di casa che grazie al muro e alla battuta si aggiudicano la frazione e portano la partita al quinto. Al tie-break le squadre giocano a rincorrersi fino al 10-10 quando la compagine di Serniotti innesta il turbo e chiude grazie a Ferreira prima (miglior giocatore dell’incontro) e Lanza poi (best scorer con 22 punti).

Era la sfida più attesa, e a testimoniarlo c’erano 5000 persone, ma è durata poco. Macerata fa di Modena un sol boccone e si rilancia in vista della Coppa Italia. Casa Modena, dopo due vittorie consecutive, conosce ancora uno stop casalingo. La partita è tale solo nel primo set in cui le squadre si affrontano a viso aperto e rimangono incollate l’una all’altra fino al 19-20. A questo punto un muro di Stankovic suona la carica per la Lube che chiude agevolmente 21-25. La restante parte di match è puro esercizio di stile per la squadra di Giuliani che dimostra di aver smaltito le tossine del lavoro in palestra in vista del finale di stagione e manda un segnale alle altre pretendenti in lizza per la Coppa Italia. Modena è riuscita a tener testa alla capolista per circa metà gara poi è uscita dal campo, penalizzata dalle percentuali d’attacco pessime di tutti i suoi giocatori ad eccezione di Sala, l’unico sopra il 40% (e ben oltre, 88%), troppo poco per poter impensierire la corazzata Lube. In campo marchigiano tutto facile per Baranowicz che con la sua regia attenta vince il titolo di miglior giocatore, sottraendolo al solito Zaytsev autore di 17 punti con 4 muri.

Nona vittoria consecutiva per la Copra Elior Piacenza che in poco più di un’ora doma l’Andreoli Latina e mantiene invariato il distacco in classifica da Macerata. Partita mai in discussione nei primi due set in cui l’attacco e il muro di Piacenza imperversano e non lasciano scampo ai pontini. Più combattuto il terzo parziale in cui la squadra di Simoni parte a razzo, sorprendendo i padroni di casa che in un amen si ritrovano sotto 3-8. Monti allora sostituisce Vettori con Le Roux e Piacenza piano piano si ritrova e chiude con un attacco proprio dell’opposto francese: 26-24. Latina non è mai realmente riuscita ad impensierire la Copra e si è presto trovata in inferiorità in tutti i fondamentali, a partire dalla ricezione (terribile Fragkos con il 14% di positive…) fino all’attacco (41% di squadra). Piacenza, invece, si conferma la squadra più in forma del momento in tutti i suoi effettivi, “panchinari” compresi (vedi Le Roux, sempre decisivo quando viene chiamato in causa). Menzione d’onore per capitan Zlatanov, man of the match e primo giocatore in Italia ad arrivare a quota 9000 punti. Un ragazzino, nonostante i quasi 38 anni…

Prosegue il momento d’oro della CMC Ravenna che al Pala De Andrè strapazza una Bre Lannutti a dir poco impotente e continua la rincorsa all’ottavo posto che vale i play-off. Partono bene gli ospiti che grazie ad Antonov si portano sul 6-8, ma Klapwijk e Cebulj rispondono presente e la CMC confeziona un parziale di 11-4 che cambia l’inerzia del set e il 25-18 si materializza in 22 minuti. Nel secondo parziale è ancora Cuneo a partire meglio, ma anche in questa occasione il vantaggio si rivela temporaneo: la squadra di Bonitta si organizza in fretta e grazie al servizio si porta sul 2-0. Il terzo set appare più combattuto, ma i muri di Mengozzi e gli attacchi di Tillie consentono a Ravenna di chiudere agevolmente. La squadra di Piazza compie un deciso passo indietro rispetto alle ultime convincenti uscite e a nulla è valso far ruotare praticamente tutti gli effettivi a disposizione (addirittura 11 giocatori si sono avvicendati in campo). In casa CMC, invece, grande entusiasmo per un girone di ritorno da assoluta protagonista in cui ha prodotto gli stessi punti dell’andata con 4 partite in meno. In mostra gli attaccanti di palla alta, tutti in doppia cifra e tutti molto continui in attacco. Il premio di miglior giocatore è andato a Niels Klapwijk.

Ci sono partite che rimangono nella storia, a volte per la bellezza del gioco espresso, a volte per le emozioni che lo sport può regalare, a volte semplicemente per la prestazione personale di un singolo giocatore. E allora accade che l’Exprivia Molfetta espugni il campo della Calzedonia Verona grazie ai 42 punti (sì, avete letto bene…) del suo opposto Giulio Sabbi, primo giocatore a toccare quota 40 da quando esiste il rally point system (nel 2002 Roman Yakovlev si era fermato a 39). Nel set d’apertura sono gli ospiti a scappare per primi (4-8), poi Giani striglia i suoi che pervengono al pareggio (15-15), ma si smarriscono nel finale e Molfetta può chiudere: 22-25. Nel secondo la lotta è costantemente punto a punto, ma alla fine è la Calzedonia a pareggiare i conti grazie ai 12 punti nel set di Gasparini (a lui il titolo di MVP): è 27-25. Nel terzo parziale sono i pugliesi a mantenere sempre nelle proprie mani le redini del gioco e con il contributo di Sabbi l’Exprivia può festeggiare il nuovo vantaggio. Il set successivo ha andamento speculare, ma questa volta sono i veronesi a condurre le danze e pareggiare il conto con il contributo di Zingel e ancora Gasparini. Nel tie-break è Sabbi contro tutti con l’opposto pugliese che attacca con l’82% e sigla 9 punti. Il 13-15 finale è il sigillo ad una partita emozionante che vede la squadra di Cichello vittoriosa per la prima volta in stagione lontano dalle mura amiche.

Al Pala Valentia va di scena il monologo della Sir Safety Perugia sull’acciaccata Tonno Callipo che deve fare a meno di Steuerwald e Cisolla e schiera Ogurcak e Crer ancora non al top. Finisce 3-0 per gli umbri che consolidano il terzo posto in graduatoria e si godono un’altra bella prestazione di Atanasijevic (miglior giocatore dell’incontro) e la seconda giovinezza di Vujevic (9 punti con l’80% in attacco). Dall’altra parte della rete il solo Ogurcak (13 punti con il 61% in attacco) non basta ad evitare a Vibo la settima sconfitta nelle ultime 8 partite. Nel primo set sono Petric e Atanasijevic a fare la parte del leone e la squadra di Kovac può facilmente ottenere il vantaggio: 17-25. La seconda frazione è giocata punto a punto fino al 19-19, poi è Vujevic a dare la spinta decisiva alla sua squadra che così si conquista il doppio vantaggio. Ancora senza storia il terzo parziale con le squadre che esprimono sul campo il diverso bagaglio tecnico. Il 19-25 finale permette a Perugia di aumentare il distacco da Trento, mentre Vibo rimane al terz’ultimo posto solitario in classifica.

RISULTATI:

CITTA’ DI CASTELLO – DIATEC TRENTINO 2-3 (26-24; 15-25; 25-27; 25-20; 11-15)

CASA MODENA – LUBE BANCA MARCHE MACERATA 0-3 (21-25; 19-25; 18-25)

COPRA ELIOR PIACENZA – ANDREOLI LATINA 3-0 (25-22; 25-15; 26-24)

CMC RAVENNA – BRE LANNUTTI CUNEO 3-0 (25-18; 25-21; 25-22)

CALZEDONIA VERONA – EXPRIVIA MOLFETTA 2-3 (22-25; 27-25; 21-25; 25-21; 13-15)

TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA – SIR SAFETY PERUGIA 0-3 (17-25; 23-25; 19-25)

CLASSIFICA: Macerata 47, Piacenza 45, Perugia 36, Trento 33, Cuneo 25, Verona 25, Città di Castello 23, Modena 22, Ravenna 20, Vibo Valentia 18, Molfetta 15, Latina 15.

Alberto Demarie