volley logoNell’ottava di ritorno del campionato di A1 maschile vincono tutte le prime cinque della classe con Ravenna che dopo lo stop infrasettimanale contro Piacenza si deve arrendere anche a Perugia. Troppo discontinue nel loro rendimento Verona e Città di Castello, mentre escono ancora sconfitte Vibo e Molfetta.

A Trento va in scena la partita delle assenze: la Diatec deve rinunciare ancora a Sokolov, Birarelli (in campo solo per qualche punto) e Ferreira, Vibo deve fare a meno di Cisolla e dal terzo set di Ogurcak. Ne esce un match piuttosto falloso soprattutto all’inizio del primo parziale, poi Trento aggiusta la mira e scappa prima sul 19-10 e poi sul 25-16 finale. Il secondo set è il più combattuto del match con Vibo che comanda le ostilità fino al 10-16, poi patisce l’infortunio di Ogurcak (sostituito dal palleggiatore Trinidad!) e così la squadra di Serniotti può rientrare. Il finale punto a punto premia però Vibo grazie ad un attacco di Gavotto. La Tonno Callipo, martoriata dagli infortuni, nel terzo e quarto parziale imposta un gioco più prevedibile e per i dolomitici è facile chiudere la partita e blindare con due giornate di anticipo il quarto posto. Per la Tonno Callipo l’attacco è stato tutto sulle spalle di Randazzo e Gavotto (rispettivamente 15 e 18 punti), ma a lungo andare le loro percentuali si sono abbassate e i loro attacchi sono stati facile preda del muro trentino (addirittura 18 alla fine con 7 muri personali di Solé, così come il dirimpettaio Crer). Anche al servizio la differenza si è fatta sentire con Trento che domina il fondamentale grazie a 10 ace (6 di Van Dijk, MVP della gara grazie anche ai 5 muri) a fronte di soli 9 errori. Per la Final Four di Coppa Italia la Diatec dovrebbe recuperare tutti gli infortunati, Piacenza è avvisata…

La Lube Cucine Macerata conquista la 15esima vittoria consecutiva in casa ai danni di una Calzedonia Verona spettatrice non pagante, letteralmente travolta dalla potenza dei fuoriclasse marchigiani. Giuliani ripropone Kurek e dà un turno di riposo a Kovar, ma ritrova soprattutto Parodi che, accantonati i problemi fisici, confeziona una prestazione da MVP fatta di 17 punti con il 64% di positive in ricezione e il 79% in attacco. Il resto è puro e semplice allenamento per la Lube in vista della Coppa Italia anche perché Verona oppone scarsa resistenza, con i suoi attaccanti di palla alta sotto il 30% in attacco e il solo Zingel a rispondere presente (8 punti con 4 muri). Il primo set, o meglio, la prima metà set, è l’unico in cui si scorga una parvenza di equilibrio, poi il solito Zaytsev al servizio mette in difficoltà la ricezione scaligera e il gioco è fatto: 25-17. Nel secondo parziale Macerata scappa subito e la Calzedonia non riesce a trovare le contromisure giuste, il 25-19 si materializza in un batter d’occhio. Nella terza frazione Giani inserisce Blasi al posto di Boninfante, ma la musica non cambia: la Lube riparte in versione schiacciasassi e per Verona è notte fonda. In appena 22 minuti è 25-16. Chi vorrà aggiudicarsi la Coppa Italia dovrà passare sul cadavere marchigiano e da quel che si è visto il colosso non è facile da abbattere…

A Molfetta, l’Exprivia assapora per un set la possibilità del colpo grosso, poi la Copra Elior Piacenza si risveglia e conquista l’undicesima vittoria che permette agli emiliani di mantenere il fiato sul collo di Macerata. Cichello propone Del Vecchio in banda al posto di Zanuto e Molfetta parte a spron battuto. A metà set Zlatanov si infortuna in un contrasto a rete con Sabbi ed è costretto ad uscire per Papi che non riesce, però, a dare la sveglia ai suoi. Il finale è tutto di marca pugliese e l’Exprivia si trova sorprendentemente avanti: 25-19. Il secondo parziale vede la resurrezione di Piacenza che grazie al proprio servizio (8 ace alla fine) si porta subito avanti (3-9 e 5-12) e incrementa il vantaggio fino al 16-25 finale. La squadra di Monti comanda anche il parziale successivo (6-12), ma Molfetta rimane attaccata e prova a contendere fino all’ultimo il set agli emiliani che con un’ultima accelerata mettono la testa avanti: 23-25 e 1-2. L’Exprivia allora si accorge di aver terminato le energie, l’eccellente prestazione di Sabbi non basta (miglior giocatore con 28 punti tra cui 3 ace e 2 muri) e Piacenza può portare a casa l’intera posta. La reale forza della Copra sembra essere il collettivo: nella giornata storta degli opposti, ci pensano i due schiacciatori e i due centrali a cantare e portare la croce (tutti in doppia cifra, tutti con percentuali d’attacco ben oltre il 60%).

La Sir Safety Perugia annienta tra le mura amiche la CMC Ravenna e ottiene la quarta vittoria consecutiva, viatico importante per preparare al meglio la semifinale di Coppa Italia contro Macerata. Ravenna, al contrario, dopo i successi travolgenti dell’ultimo mese si inceppa e nel giro di pochi giorni perde prima da Piacenza (lottando) e poi dagli umbri e vede allontanarsi forse irrimediabilmente il treno play-off. Di gara si può parlare solo per metà del primo set, quando con le unghie e con i denti i romagnoli sono riusciti a rimanere attaccati ai padroni di casa nel punteggio, poi la battuta e il muro della squadra di Kovac hanno avuto il sopravvento e la CMC si è dovuta arrendere: 25-20. Di fatto la partita è terminata qui: Perugia ha continuato ad imperversare soprattutto con Petric (16 punti e 61% in attacco) e Atanasijevic e Ravenna non è riuscita mai ad impensierire gli umbri. Il 3-0 punisce severamente la squadra di Bonitta, mai in partita a causa dell’attacco a dir poco spuntato (36% totale) e mal assistito dalla ricezione. La Sir Safety, invece ha utilizzato al meglio la potenza della battuta (9 ace e solo 8 errori) per rendere prevedibile il gioco avversario e limitare le bocche da fuoco romagnole. Menzione d’onore per Goran Vujevic… A 41 anni confeziona ancora una partita alla Vujevic: non troppo appariscente in attacco magari, ma solidissimo in seconda linea (75% di positive in ricezione) e vero leader in campo. Hombre del partido.

La Bre Lannutti Cuneo torna alla vittoria dopo lo scivolone con Ravenna e fa un sol boccone dell’Altotevere Città di Castello, lontana parente della squadra ammirata solo qualche settimana fa. Per Cuneo questa vittoria significa matematica qualificazione ai play-off e ipoteca sul quinto posto in classifica; gli umbri dovranno ancora mettere punti in cascina per assicurarsi la post-season, magari a partire dal prossimo incontro con Latina. L’equilibrio iniziale del primo set viene presto rotto dal forcing dei padroni di casa che scappano e si portano agevolmente avanti nel punteggio: 25-17. Nella seconda frazione l’Altotevere riesce a colmare quasi per intero il largo vantaggio iniziale dei padroni di casa (17-14), ma poi si smarrisce nuovamente e per la squadra di Piazza è facile salire 2-0. Il terzo parziale è ancora un monologo cuneese con Kohut e Rauwerdink (entrato al posto di Antonov) come interpreti principali, l’Altotevere è alle corde e la Bre Lannutti conquista tre punti e play-off. La chiave dell’incontro va ricercata nella scarsa vena in ricezione dei tifernati che ha permesso a Cuneo di prendere le contromisure con il muro (addirittura 13 alla fine) e mantenere basso il livello dell’attacco ospite. Best scorer e miglior giocatore dell’incontro è stato Emanuel Kohut grazie al suo 60% in attacco unito a 2 ace e 5 muri per un totale di 13 punti.

L’Andreoli Latina ha dovuto posticipare il proprio match di campionato contro Casa Modena perché impegnata in Turchia nel ritorno della semifinale di Challenge Cup. In virtù del 3-0 dell’andata, i pontini riescono a qualificarsi per la finale, nonostante la sconfitta per 3-2 patita in Turchia e confermano la vocazione europea che già l’anno scorso permise loro di giocare la finale di Coppa Cev. Nell’atto finale l’Andreoli si troverà di fronte il Fenerbahçe degli ex “italiani” Marshall, Felipe e Miljkovic. La sfida appare proibitiva, ma la Latina versione europea vince e convince e ci auguriamo lo faccia ancora.

L’Italvolley al femminile ha comunicato ufficialmente che il nuovo CT è Marco Bonitta, allenatore di ritorno sulla panchina della Nazionale femminile con la quale vinse nel 2002 il primo e finora unico oro Mondiale. Finora…
La Federazione iraniana di pallavolo, invece, ha annunciato che il nuovo Commissario Tecnico sarà Andrea Anastasi, il quale non ha confermato la notizia. Dopo Lorenzo Bernardi, Anastasi è il secondo tecnico che la Nazionale iraniana ufficializza in pompa magna senza che ci siano firme certe e contratti siglati. Definire caotica la situazione sarebbe poco più che un pallido eufemismo…

P.S. Il campionato ora osserva un turno di riposo: sabato 8 e domenica 9 si svolgeranno le Final Four di Coppa Italia a Bologna. Le semifinali sabato vedranno affrontarsi Macerata – Perugia e Trento – Piacenza. Domenica la finalissima. Sono le quattro squadre più in forma del campionato, ne vedremo delle belle…

RISULTATI:

DIATEC TRENTINO – TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA 3-1 (25-16; 23-25; 25-17; 25-16)
LUBE BANCA MARCHE MACERATA – CALZEDONIA VERONA 3-0 (25-17; 25-19; 25-16)
EXPRIVIA MOLFETTA – COPRA ELIOR PIACENZA 1-3 (25-19; 16-25; 23-25; 20-25)
SIR SAFETY PERUGIA – CMC RAVENNA 3-0 (25-20; 25-17; 25-12)
BRE LANNUTTI CUNEO – ALTOTEVERE CITTA’ DI CASTELLO 3-0 (25-17; 25-16; 25-15)
CASA MODENA – ANDREOLI LATINA 11/03/2014

CLASSIFICA: Macerata 52, Piacenza 51, Perugia 42, Trento 36, Cuneo 29, Città di Castello 25, Verona 25, Modena 25, Ravenna 20, Vibo Valentia 19, Molfetta 15, Latina 15. Modena, Ravenna, Molfetta e Latina una partita in meno.

 Alberto Demarie


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