Cambia il nome ma non la sostanza: anche quest’anno la redazione, da ora in poi di DailyBasket, offre ai lettori una guida – breve ma unica in Italia – al miglior campionato d’Europa (anche se, considerando l’approdo nel Vecchio Continente di giocatori del calibro di Kirilenko, Deron Williams, Batum e così via, gli equilibri potrebbero essersi spostati), l’ACB Endesa, che si appresta ad aprire i battenti per una stagione appassionante ed equilibrata. O, almeno, che sia equilibrata lo sperano le concorrenti del Regal Barcelona, già vittorioso su Real e Caja Laboral nella supercoppa conquistata a Bilbao.

FCB Regal Barcelona
I campioni in carica hanno aperto la stagione con due convincenti vittorie nella SuperCopa, ma qualche dubbio sul roster 2011/2012 rimane, soprattutto nel settore delle guardie. Juan Carlos Navarro è la solita garanzia, e viene dal titolo di MVP dell’Europeo, e Victor Sada avrà il solito compito di portare dinamicità e atletismo dalla panchina, ma non ci saranno più né Rubio, volato a Minneapolis per (non) giocare nella NBA, né Lakovic, entrambi rimpiazzati dal solo Marcelinho Huertas; lo scorso anno è stato tra i migliori play della ACB, ma deve dimostrare di poter essere dominante anche in Eurolega. Soprattutto, con l’addio di Roger Grimau, manca una guardia che cambi Navarro e che porti un po’ di fisicità: potrà adattarsi Joe Ingles, e molte speranze ricadranno sul giovane Xavi Rabaseda, ma le garanzie sono forse un po’ poche. Meno problemi nel reparto ali, ricco e ben assortito con Eidson, Mickeal e lo stesso Ingles lontano da canestro, e la coppia ad altissimo quoziente intellettivo cestistico formata da Lorbek e C.J. Wallace vicino al ferro. Per finire, il reparto lunghi potrà contare sul solito Fran Vázquez, fuori dalla nazionale spagnola ma comunque uno dei migliori lunghi europei, sul verticale Ndong e su un Kosta Perovic chiamato a fare finalmente il definitivo salto di qualità.
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: come detto, rimane qualche dubbio nel reparto guardie, ma la squadra è come sempre di altissimo livello e sicuramente la favorita per la Liga ACB. Qualche problema in più potrebbe arrivare in Eurolega, specie se i giovani (Perovic, Rabaseda, Ingles) non dovessero incidere, se Mickeal continuasse ad avere problemi fisici e se C.J. Wallace trovasse difficoltà ad ambientarsi come “cambio” di Lorbek.

Bizkaia Bilbao Basket
L’obiettivo stagionale – probabilmente proibitivo – per la rivelazione dell’anno passato, è appunto ripetere il miracolo della scorsa stagione, ovvero raggiungere la finale. Per questo, la squadra è stata costruita nel segno della continuità: confermato lo “zoccolo duro” della squadra, le aggiunte importanti sono state solo tre. Uno è Raül López, scelto per essere il play “ragionatore” della squadra, in alternativa al realizzatore Aaron Jackson, mentre il positivo Josh Fisher sarà la polizza assicurativa in caso di emergenze. La guardia titolare sarà probabilmente Vasileiadis, col veterano Blums, alla quarta stagione nei Paesi Baschi, come cambio in grado di cambiare il ritmo alla gara. L’altro acquisto estivo è l’esperta ala Roger Grimau, che andrà a coprire le spalle all’altrettanto esperto Álex Mumbrú. Sotto canestro Marko Banic e Axel Hervelle, di rientro da un infortunio che gli ha fatto saltare l’Europeo, si alterneranno in posizione di “4”, mentre l’ultima addizione estiva sarà quella del centro titolare, con l’ex Real D’or Fischer; il greco Mavroeidis sarà il suo cambio.
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: il fatto di avere mantenuto quasi interamente la squadra arrivata in finale è sicuramente un vantaggio, ma quest’anno non ci sarà l’effetto a sorpresa e, soprattutto, l’Eurolega comporterà uno sforzo maggiore, e la squadra sembra un po’ corta, in quest’ottica. Inoltre, salutato il deludente Chris Warren, si è scelto di non sostituirlo con un altro giocatore con le stesse caratteristiche di realizzatore (almeno sulla carta) e questo, specie in Europa, potrebbe pesare.

Rudy Fernández, colpo a effetto del Real

Real Madrid
Dopo una stagione tutto sommato piuttosto deludente, segnata dall’addio di Messina a metà stagione e dall’eliminazione in semifinale nella ACB (ma Final Four raggiunte in Eurolega), si è scelto di ripartire con l’emergente coach Pablo Laso in panchina e con una squadra profonda che cerca di “mixare” gioventù ed esperienza. Sicuramente il settore di più alto livello è quello degli esterni: confermato il buonissimo Carlos Suárez, in estate sono arrivati il promettente Martynas Pocius, atteso all’esplosione a livello europeo, e il miglior realizzatore dell’ACB, Jaycee Carroll. Come se ciò non bastasse, a settembre è arrivata anche la conferma alla voce che circolava da tutta estate: Rudy Fernández giocherà con i blancos fino al termine del lockout NBA. Completa il back-court la coppia di playmaker formata dai due Sergio, Rodríguez e Llull. Anche sotto canestro c’è tanta abbondanza e tanta qualità, con i vari Reyes, Velickovic, Mirotic, Tomic e Begic.
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: il talento e la profondità della squadra sono evidenti, ma qualche dubbio rimane. Innanzitutto, non c’è un playmaker affidabile al 100%: Rodríguez deve ancora dimostrare di poter guidare la squadra in qualunque situazione, mentre Llull è sempre stato utilizzato più da realizzatore che da costruttore di gioco. In secondo luogo, la batteria dei lunghi mostra qualche incertezza: Mirotic deve come minimo confermarsi sugli altissimi livelli dello scorso anno, Velickovic è molto inconstante (e sempre sull’orlo della cessione), Begic deve diventare un centro affidabile a livello europeo. Infine, Rudy Fernández è sicuramente un’addizione di lusso… ma fino a quando?

Seraphin, tra le nuove attrazioni dell’ACB

Caja Laboral Vitoria
Dopo un’annata difficile, il Caja Laboral riparte confermando la piena fiducia a coach Dusko Ivanovic e costruendo una squadra tutto sommato competitiva pur con un budget assai inferiore a Real e Barça. L’acquisto più “sentito” dell’estate è sicuramente quello di Pablo Prigioni, che torna da “figliol prodigo” dopo tre stagioni a Madrid. Il suo compito, oltre a guidare la squadra, sarà quello di “svezzare” il giovane francese Thomas Heurtel, frenandone gli istinti “folli” e incanalando sui giusti binari il suo immenso talento. Il reparto guardie è completato da Pau Ribas, esploso nel finale di stagione e che sembra sulla via giusta per mantenere alti i suoi standard qualitativi, Brad Oleson, tanto talentuoso quanto poco incisivo finora, e, ovviamente, dall’MVP San Emeterio, indispensabile e insostituibile, che potrà giocare anche da ala piccola. Ruolo che però appartiene a Reggie Williams, proveniente dai Golden State Warriors, che dovrà portare punti e atletismo, mentre in panchina scalpita il serbo Nemanja Bjelica, un 208 cm con movenze da guardia, che, dopo quasi un anno senza giocare, ha tanto da dimostrare. Un altro Bjelica, Milko (montenegrino) guarderà le spalle al titolare Mizra Teletovic nella posizione di ala forte, mentre come “5” si alterneranno il rimbalzista Joey Dorsey, dall’atletismo devastante, e Kevin Seraphin, che rimarrà fino a fine lockout per sostituire la stella del mercato estivo, Maciej Lampe, fuori per infortunio fino a gennaio.
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: è certamente un gradino sotto a Real Madrid e Barcelona, ma la squadra non è male, ha gerarchie chiare e molti giovani sul punto di esplodere. Se tutti dovessero mantenere le “promesse”, potrebbe anche arrivare lontano.

De Colo confermerà le buone prestazioni dell’Europeo?

Valencia Basket
Reduce da una stagione piuttosto particolare (profonda crisi all’inizio, ripresa incredibile poi, con la chiusura della stagione al terzo posto in classifica, per poi essere subito eliminata al primo turno dei playoff da Bilbao con un secco 2-0), Valencia prova a ripartire cambiando radicalmente roster e guida tecnica, affidata a Paco Olmos, che torna a Valencia dopo sette anni. I punti di riferimento rimangono il bomber Rafa Martínez e il talentuoso Víctor Claver, col preziosissimo Nando De Colo a cambiare le gare entrando dalla panchina. Il quintetto è completato dall’ex trevigiano Stefan Markovic, con il solido San Miguel come cambio, e dai lunghi Nik Caner-Medley (ex Estudiantes, giocatore da 14 punti e 7 rimbalzi a gara) e dall’incognita A.J. Ogilvy, reduce da una buona stagione al Besiktas. Dalla panchina usciranno l’ala lettone Rihards Kuksiks che ha ben figurato all’Europeo, Florent Pietrus, prezioso specialista difensivo, e Serhyi Lishchuk, che potrebbe anche partire in quintetto, almeno all’inizio, al posto di Ogilvy. La scommessa è il ventitreenne Vitor Faverani, lungo brasiliano di passaporto spagnolo, dall’immenso talento offensivo: deve però ancora dimostrare di poter dire la sua a questi livelli.
PRONOSTICO DAILYBASKET: non è facile ripartire rinunciando a giocatori come Omar Cook, Dusko Savanovic e Robertas Javtokas, e le scommesse sono tante, specie sotto canestro. I playoff, però, dovrebbero essere ampiamente alla portata di una squadra che, probabilmente, è comunque tra le migliori cinque della ACB.

Gran Canaria 2014
L’obiettivo del Gran Canaria è senza dubbio consolidare quanto di buono costruito nella passata stagione, e non è cosa facile quando perdi il miglior marcatore stagionale (Jaycee Carroll, approdato a Madrid) e quando il suo sostituto, l’ex NBA Rasual Butler, abbandona a sorpresa per “motivi personali” a meno di un mese dall’inizio della stagione. Gran Canaria è una squadra potenzialmente interessante, ma ricca anche di incognite: in cabina di regia Taurean Green avrà come obiettivo principale mantenersi in salute per tutto l’anno; in caso contrario, Bellas è un cambio abbastanza affidabile, considerando che anche il nuovo acquisto Marquez Haynes può giocatore qualche minuto da play. Il suo cambio sarà il nazionale greco Michael Bramos, buon tiratore da tre punti. In ala piccola, mentre si cerca il sostituto di Butler, al momento il titolare è Javier Beirán, elemento preziosissimo in tutti quegli aspetti del gioco che non finiscono sul foglio delle statistiche; per completare il roster al momento è stato incorporato Román Martínez, che ha fatto vedere buonissime cose in prestagione e che potrebbe essere confermato. Può giocare qualche minuto da “3” anche la scommessa Juan Palacios, 16 punti a gara lo scorso anno in LEB Oro, che porta difesa, intimidazione e rapidità. Sotto canestro, c’è grande attesa per il rientro di Sitapha Savané dal lungo infortunio; dovrebbe far coppia con il sorprendente Xavi Rey. E se il lungo di scuola blaugrana non dovesse mantenere le aspettative, dalla panchina scalpitano Spencer Nelson e l’incognita Ekpergin, americano di passaporto britannico, buon difensore.
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: come detto, la squadra è ricca di incognite, ma anche di scommesse interessanti, Palacios su tutte. Molto dipenderà anche da chi verrà preso come ala piccola titolare, ma in ogni caso Gran Canaria sembra essere già ora una squadra in grado di lottare per i playoff.

Baloncesto Fuenlabrada
Parte ancora una volta senza sponsor, il Fuenla, che però, con l’entusiasmo e la competenza che contraddistinguono la piazza, è riuscito comunque a costruire un roster valido trattenendo gran parte dei giocatori che hanno difeso i colori neroarancio nella passata stagione e mettendoli agli ordini di Porfirio Fisac, reduce dall’ottima stagione alla guida di Valladolid. Tra loro il giovane play Quino Colom ed il centro messicano Gustavo Ayón, sorprese in positivo dello scorso campionato, ma anche il veterano Lubos Barton e la certezza Leo Mainoldi, che completeranno il quintetto base assieme al bomber neozelandese Kirk Penney, pezzo forte del mercato in entrata. Affidabile anche la panchina, con i navigati Sergio Sánchez e Ferran Laviña nel back-court e la forza della natura Saer Sené sotto le plance a dare riposo ad Ayón, riserve di “lusso” di una panchina che ospiterà anche qualche giovane nacional ed il ventinovenne Jon Cortaberría.
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: se Colom e soprattutto Ayón si confermeranno e i problemi economici non avranno ripercussioni sul campo, i madrileni hanno tutte le carte in regola per lasciarsi alle spalle diverse squadre e, contando sul fattore campo, fare anche un pensierino alle zone nobili della classifica.

Zoric, nuovo centro dell’Unicaja

Unicaja Málaga
All’inizio dell’estate l’Unicaja si è ritrovata addirittura con 19 giocatori sotto contratto; prima di iniziare la campagna acquisti ha perciò dovuto dedicarsi a sfoltire la rosa, operazione non ancora terminata, dato che Uros Tripkovic è ancora di proprietà della squadra andalusa, anche se non fa parte del roster attivo. Il suo ruolo è infatti già coperto dal neo-acquisto Gerald Fitch, chiamato a produrre punti in gran quantità insieme al suo compagno di reparto E.J. Rowland, americano di passaporto bulgaro proveniente da Cremona. In ala piccola l’americano dal gran fisico Tremmell Darden, reduce da una buonissima stagione a Nancy, mentre sotto canestro al punto fermo Freeland si alterneranno il lunghissimo bosniaco Sinanovic (222 cm) e il croato Luka Zoric, MVP delle ultime finali della Lega Adriatica. In panchina, il lettone Kristaps Valters metterà ordine alle spalle di Rowland, Berni Rodríguez e Saúl Blanco cambieranno guardia e ala piccola, con Peric terzo incomodo, e l’esperto Garbajosa porterà grinta, difesa e tiro da fuori.
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: il back-court formato da Rowland e Fitch dovrebbe garantire tranquillamente una quarantina di punti a partita, ma la squadra appare un po’ debole sotto canestro, soprattutto nella posizione di centro se i due slavi non dovessero brillare. I playoff non dovrebbero comunque essere in dubbio.

Blancos de Rueda Valladolid
Vacche magre a Valladolid, dove il Blancos de Rueda si è trovato a dover ripartire senza diversi protagonisti della passata stagione, tra cui coach Fisac sostituito dal comunque affidabile Luis Casimiro. Ci saranno Stephane Dumas e Diego García, probabili guardie titolari a meno che il nigeriano Michael Umeh, proveniente dalla LEB Oro, non dia garanzie sufficienti, cosa che invece daranno i veterani Isaac López e Ricardo Uriz come riserve. Jason Robinson metterà ancora il suo atletismo a disposizione della squadra come ala piccola, mentre sotto canestro, per ora, ci sono solo l’eterna promessa Nacho Martín e Kahiem Seawright, anche lui reduce da una buona stagione tra i cadetti nella vicina León. Questo perché due pezzi da novanta del mercato estivo vallisoletano, Hervé Touré e Dalibor Bagaric, non hanno ottenuto il transfer della FIBA a causa di una vertenza in corso con Lamont Barnes e la sua agenzia U1st. Un problema che, se non risolto, potrebbe pesare non poco sulle sorti dei gialloblu.
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: molto dipenderà dalla risoluzione della disputa con la FIBA (intanto l’esordio contro il CAI è stato rinviato), tuttavia, pur se i vari García e López non sono certo giocatori di primo pelo, le scommesse sono troppe per far dormire sonni tranquilli ai tifosi del Blancos. La stagione 2010/2011 rimarrà un bel ricordo.

CAI Zaragoza
Parte con l’obiettivo dichiarato di una tranquilla salvezza, senza nascondere però ambizioni maggiori (Copa del Rey, playoff) nel caso nel cose dovessero andare particolarmente bene. La squadra, in effetti, è costruita con criterio, con ruoli e gerarchie chiare: sotto canestro il nazionale brasiliano Hettsheimeir fornirà punti e presenza fisica, in coppia con l’emergente Pablo Aguilar, ala forte fisica e atletica e con un buonissimo tiro da tre punti. Jacob Burstchi, protagonista lo scorso anno in Germania, dovrà fornire punti da ala piccola, insieme al compagno di reparto Bracey Wright, chiamato a far dimenticare Paolo Quinteros. La posizione di playmaker è forse la più incerta, con Cabezas forse al momento in vantaggio sul nazionale belga Van Rossom. La panchina può contare anche su elementi solidi come l’islandese, visto anche a Roma, Jon Stefansson e lo scozzese Robert Archibald, oltre al mortifero tiratore Chad Toppert e alla scommessa Pablo Almazán, ala piccola che però dovrà adattarsi a giocare anche da “4” se vorrà guadagnarsi qualche minuto in campo.
PRONOSTICO DAILYBASKET: se Burstchi e Wright si dovessero mantenere sui livelli realizzativi dello scorso anno, già metà dei problemi del Zaragoza sarebbero risolti. Molto dipenderà anche dalla continuità di rendimento di Aguilar, chiamato a esplodere definitivamente.

Cajasol Sevilla
Nonostante addii “pesanti” (Ivanov e Kirksay su tutti) e rifiuti da parte delle prime scelte di mercato (Caner-Medley, Matt Nielsen), il Cajasol è riuscito tutto sommato a mettere in piedi una squadra competitiva e che può puntare alla lotta per i playoff. In cabina di regia il fragile Calloway (solo 14 partite l’anno scorso) dovrà stare attento allo scalpitante ventenne Satoransky, che l’ha degnamente sostituito per lunghi tratti nella passata stagione. Carl English e Milenko Tepic saranno gli esterni titolari, con alternative più che valide dalla panchina, dove dietro al prezioso Txemi Urtasun e al neo-acquisto Pancho Jasen potrebbe emergere anche il giovane nazionale under 20 Joan Sastre. In posizione di ala forte partirà Luka Bogdanovic, che però è più un’ala piccola, con il lottatore Guille Rubio, proveniente da Málaga, pronto a conquistarsi minuti sul campo. Sotto canestro, il centro titolare sarà ancora Paul Davis, vero e proprio punto di riferimento in attacco, ma avrà un minutaggio importante anche Juan José Triguero, in forte crescita negli ultimi anni.
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: gli innesti di English e Jasen coprono solo in parte le lacune rispetto alla passata stagione. Un chiaro esempio è nel ruolo di ala forte, in cui né Bogdanovic, perché fuori ruolo, né Rubio, non ancora affidabile a questi livelli per essere titolare, possono garantire un certo rendimento. Se tutto il resto dovesse però funzionare, o se arrivasse strada facendo un “4” vero, i playoff sono alla portata.

Jiménez e Hernández in una foto di qualche annetto fa

Asefa Estudiantes Madrid
Pochi soldi ma tanta voglia di stupire in casa Estu, dove il ritorno di Pepu Hernández ha ridato sicurezze a una piazza che vive ormai da anni nella precarietà. Un altro ritorno gradito è quello del trentacinquenne Carlos Jiménez, che probabilmente avrà sulle spalle più responsabilità di quanto sperasse, in virtù della scarsa profondità del roster. Il quintetto potrebbe addirittura essere tutto straniero, con il giovane ma arrembante uruguaiano Jayson Granger in regia, i realizzatori Luis Flores e Antoine Wright in guardia e ala, il roccioso Cedric Simmons sotto le plance a catturare rimbalzi e l’inglese Daniel Clark a completare la front-line. Al suo posto potrebbe partire uno tra Jiménez e l’affidabile Germán Gabriel (ottimo anche dalla panchina), ma il problema è rappresentato dai cambi dei piccoli, con il giovane play Jaime Fernández che non sembra in grado di dare garanzie e nessun altro giocatore sotto i due metri per ora a disposizione.
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: la squadra è costruita attorno agli americani, che avranno il compito di garantire una salvezza tranquilla, ma la loro affinità tecnica è da verificare, ammesso che gli stipendi arrivino puntuali fino a giugno. Si prevedono straordinari per i veterani Jiménez e Gabriel per non far affondare la barca colegial.

FIATC Mutua Joventut Badalona
Dopo un’annata piuttosto deludente, lo Joventut si è dato parecchio da fare in estate, rifondando praticamente da zero la squadra. L’unico rimasto è il veterano Jordi Trias, che verosimilmente avrà il ruolo di riserva dell’ala forte titolare Latavious Williams, potenza allo stato puro proveniente dalla D-League. Il reparto lunghi può contare anche sui centri Pape Sow e Henk Norel, che però sarà a disposizione solo tra un mese; nel frattempo, avrà qualche minuto il giovane Nacho Llovet, fresco campione europeo under 20. Per quanto riguarda gli esterni, in posizione di ala piccola si alterneranno Pere Tomàs, ancora non al meglio per i postumi di un infortunio, e Derrick Obasohan, miglior marcatore della Nigeria nell’ultima Coppa d’Africa, chiusa al terzo posto. In guardia, da Valladolid è arrivato l’argentino Van Lacke, che si dividerà i minuti col ceco David Jelinek, che lo scorso anno ha ben sfruttato lo spazio a disposizione per l’infortunio di Carl English. Per finire, il colpo grosso dell’estate verdinegra: il playmaker Pooh Jeter, lo scorso anno ai Sacramento Kings, che torna per dare ai suoi canestri e leadership; dalla panchina l’ordinato Albert Oliver.
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: le aspettative sul gruppo sono molte, forse troppe: l’impatto di Williams è tutto da testare, così come quello del declinante Sow, mentre Norel inizia la stagione infortunato. La posizione di ala piccola è piuttosto delicata mentre Pooh Jeter deve dimostrare di riuscire a tenere ben salde le redini della squadra. La salvezza dovrebbe essere a portata di mano, ma i playoff, nonostante tutte le buone intenzioni, potrebbero essere ancora un miraggio.

Lagun Aro GBC
La stagione si prospetta non priva di insidie per la squadra di San Sebastián dato che, a causa di un budget ben al di sotto della media, la squadra messa in piedi non è propriamente competitiva. Il quintetto vedrà in campo l’esperto Javi Salgado in cabina di regia, il tiratore Jimmy Baron, il prezioso tuttofare Sergi Vidal, il rimbalzista Andy Panko come ala forte e il modesto David Doblas come centro. Dalla panchina usciranno l’ancor più modesto pivot inglese Andrew Betts, il potente Kenny Adeleke (arrivato a gettone fino al rientro dell’eterno incompiuto Yaroslav Korolev, al momento infortunato), l’ungherese Peter Lorant, che garantisce intimidazione e una discreta mano, il tiratore greco Papamakarios e gli inesperti Neto e Lasa.
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: la squadra è tutt’altro che irresistibile, anche se, a parziale “discolpa” c’è da dire che la sfortuna ha giocato un ruolo importante quest’estate: prima l’addio al lungo francese Alexis Ajinca, che aveva accettato l’accordo salvo tirarsi indietro a sorpresa al momento della firma, poi il grave infortunio a Korolev, che lo terrà fuori per un po’. Il quintetto è appena discreto, la panchina quasi inesistente, e comunque ricca di incognite. Si punta a una sudata salvezza.

Assignia Manresa
Con il tipico mix di esperienza, stranieri in cerca di affermazione e qualche buon giovane del vivaio, Manresa si presenta ai nastri di partenza della stagione 2011/2012 con ottimismo e la consapevolezza di poter stupire. Il settore guardie, in realtà, si affiderà quasi esclusivamente all’esperienza di Javi Rodríguez e del bombarolo Román Montáñez, ma dall’ala piccola in su coach Jaume Ponsarnau avrà un roster decisamente competitivo. Come “3”, infatti, partirà titolare il protagonista della scorsa LEB Oro Micah Downs, con il talentuoso ucraino Sergiy Gladyr come riserva (anche se il recente infortunio di Downs e gli acciacchi di Gladyr hanno portato il club a cautelarsi con l’americano Marcus Landry), mentre il ruolo di “4” sarà affidato all’ex Alicante Justin Doellman, giocatore leggero ma tecnico e combattivo che farà da spalla al centro Josh Asselin, gradito cavallo di ritorno. Dalla panchina entrerà anche l’ex Barcellona Pozzo di Gotto Kieron Achara, buon cambio dei lunghi a tutti i livelli, e con lui le interessanti scommesse Álex Hernández, play di scuola Barcelona che farà da vice-Rodríguez, Adam Hanga, che ha fatto grandi cose nel massimo campionato ungherese, e Hakur Palsson, giovanissimo gioiellino islandese. Se anche solo uno di loro si rivelerà protagonista, l’Assignia potrebbe essere un brutto cliente per chiunque.
PRONOSTICO DAILYBASKET
: la “multinazionale” a disposizione di coach Ponsarnau ha il talento e l’esperienza per raggiungere l’obiettivo della salvezza. Certo bisognerà fare attenzione agli infortuni e sperare che sotto canestro Asselin tenga botta (quasi da solo) ai lunghi avversari, ma le basi sembrano essere quelle di una stagione tranquilla.

Singler, accattivante scommessa di Alicante

Lucentum Alicante
Sarà anche un club in crisi economica, ma ancora una volta Alicante è riuscito a comporre un roster di alto livello che, pur essendo privo di giocatori di primissimo livello, è forse il più profondo tra le medio-piccole della liga. Pedro Llompart e Rafa Freire, infatti garantiscono fosforo e creatività in regia, mentre in guardia l’interessante scommessa Jeremy Hazell (“rookie” da Seton Hall) avrà le spalle coperte da Alex Urtasun. Di certo non si può considerare una scommessa il trentenne Ben Dewar, che si spartirà i minuti da “3” con Mario Stojic, e lo stesso vale per la coppia di centri formata da Lamont Barnes e Mohamed Kone. In ala forte, infine, la perla del mercato estivo Kyle Singler (ex stella di Duke) potrà anch’egli contare su di un cambio di buon livello con il roccioso bulgaro Kaloyan Ivanov. Insomma, Txus Vidorreta non ha certo di che lamentarsi.
PRONOSTICO DAILYBASKET
: il Lucentum dispone di troppi giocatori di sicuro affidamento per penare ancora una volta sul fondo della classifica e, se coach Vidorreta riuscirà a far rendere Hazell e Singler secondo il loro talento, la squadra della Comunidad Valenciana potrebbe rivelarsi una grossa sorpresa. Anche in questo caso, però, i giocatori terranno sotto controllo costante i propri conti correnti, pronti a fiutare eventuali situazioni di incertezza.

UCAM Murcia
Murcia torna in ACB con meno “fanfare” rispetto alle edizioni precedenti, ma un roster navigato e completo con l’aggiunta della scommessa Josep Franch. L’obiettivo, infatti, è quello di responsabilizzare la stellina uscita dal vivaio Joventut, mandandolo “a scuola” dal 32enne Pedro Rivero e dandogli minuti importanti in ACB. Gli altri esterni titolari dovrebbero essere il madrileno Andrés Miso e l’australiano David Barlow, ma la panchina offrirà diverse soluzioni con i “fratelli d’arte” Jordi Grimau (fratello di Roger) e Juan Jasen (fratello di Pancho) e le mortifere mani di Sergio Pérez, unico confermato assieme a Rivero e Jasen. In ala forte partirà Rob Kurz, lungo con mani buone di ritorno in ACB dopo la parentesi tedesca nella seconda metà della scorsa stagione, e da centro l’atletico James Augustine. Solidi anche i backup con il lungagnone ex Cremona Blagota Sekulic ed il brizzolato Guillermo Rejón. Anche qui, il confermato Luis Guil, coach della promozione, è coscente di avere per le mani un gruppo che potrà togliersi soddisfazioni anche nella massima serie.
PRONOSTICO DAILYBASKET
: qualche dubbio sulla concretezza degli stranieri c’è, e non è detto che l’accoppiata di playmaker, un semi-esordiente e un veterano mai realmente protagonista in ACB nella sua carriera, funzioni a dovere. La qualità media, però, è alta, e la salvezza un obiettivo alla portata.

Blusens Monbus Obradoiro
È quella dell’azionariato popolare la strada scelta dall’Obradoiro per finanziare la stagione del ritorno in ACB dopo un anno di “purgatorio”, iniziativa che ha portato all’acquisizione di oltre 5000 quote ed alla sottoscrizione di oltre 4000 abbonamenti. Con quel denaro la dirigenza ha deciso di non rivoluzionare il roster a disposizione del “professore” Moncho Fernández che ha avuto successo nella scorsa Leb Oro, confermando i superveterani “Tuky” Bulfoni e Oriol Junyent e con loro gli americani Deron Washington e Levon Kendall, rispettivamente ala piccola e centro titolari. Americani della caratura di Milt Palacio ed Ebi Ere (quest’ultimo in realtà nigeriano di formazione statunitense) garantiranno talento e dinamismo al settore guardie, mentre il gabonese Stephane Lasme non farà mancare fisicità ed atletismo al fianco di Kendall. Per la panchina rinnovati anche il play di passaporto spagnolo Richard Nguema e l’ala Alberto Corbacho, ma il primo cambio del play sarà il giramondo portoricano Andrés Rodríguez, mentre sotto le plance l’intramontabile Bernard Hopkins sarà spalleggiato dal sempre utile (o sempre inutile, direbbe qualcuno in virtù del ruolo da quarto/quinto lungo che spesso gli è capitato di ricoprire) Mario Cabanas.
PRONOSTICO DAILYBASKET: l’Obradoiro è uno di quei club che – anche in Italia – piangono sistematicamente il morto per poi confezionare roster invidiabili con nomi tutt’altro che da salvezza. Con gente come Palacio, Ere e Lasme, infatti, i galiziani possono guardare alla prima metà della classifica senza timori reverenziali.

Davide Moroni e Andrea Rizzi