Il classico è servito per la finale più attesa fra tutte le combinazioni possibili. Quinta finale consecutiva per il Barcellona, che difende il suo titolo contro un Real Madrid che non conosce ancora la sconfitta in questa stagione. I merengues dovranno affrontare una delle loro bestie nere degli ultimi anni: Juan Carlos Navarro, un giocatore che dà sempre il meglio di se stesso ogni volta che le vede il colore bianco dall’altra parte del campo.

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Real Madrid – CAI Zaragoza 98 – 66

Se dovessimo scegliere un titolo per questa partita sarebbe senza dubbio “Shermadini non riesce a fermare l’uragano bianco”. Il Real Madrid ha compiuto ancora una volta una di quelle partite in cui impone il proprio ritmo di gioco, veloce, dinamico, devastante. Dalla mano di un Sergio Rodríguez particolarmente ispirato (13 punti, 11 assist), i blancos hanno vita facile in attacco, sfiorando i 100 punti senza dover far giocare nessuno dei loro top player più di 25 minuti. Una divisione dei minuti molto intelligente da parte di Pablo Laso, che domani avrà sicuramente qualcosa in più nel piano fisico rispetto al Barcellona. Il CAI è un giocattolo nelle mani del Real Madrid e solo il georgiano Shermadini evita una sconfitta ancora peggiore; il centro infatti finisce la partita con 30 di valutazione, grazie ai suoi 19 punti (un solo errore nel tiro), 8 rimbalzi e 2 stoppate. Pensare alla vittoria era forse troppo per gli aragonesi ma la verità è che la loro partita è stata abbastanza al di sotto di quello che avremmo voluto vedere. In ogni caso, tenere testa a questo Real Madrid è davvero difficile quest’anno.

Madrid: R. Fernández 16, N. Mirotic15, S. Rodrígue 13; Rim(33): F. Reyes 6; Ass(19): S. Rodríguez 11
Zaragoza: G: Shermadini 19, D. Rudez 11, J. Stefansson e V. Sanikidze 7; Rim(39): G. Shermadini 8; Ass(14): M. Roll e I. Llompart 4

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FC Barcellona – Valencia Basket 89 – 81

Juan Carlos Navarro si veste di nuovo del miglior giocatore spagnolo rimasto in Europa, segnando 20 punti in una partita in cui il Barcellona ha praticamente vissuto dal reddito accumulato nel primo quarto. Il Barça si rende subito protagonista dei migliori dieci minuti della storia della Copa del Rey, con un parziale di 31-9 all’inizio che condiziona il resto della partita. I catalani non mollavano e volevano sempre di più, tanto era così che al tredicesimo minuto il marcatore era un imbarazzante 41-18 per i blaugrana, che avevano praticamente chiuso la partita. Nonostante il temporale il Valencia riusciva a portarsi vicino alla soglia dei dieci punti di svantaggio, una distanza quasi incoraggiante considerando l’avvio della semifinale. Quindici lunghezze di differenze all’intervallo tagliavano un po’ le ali ai taronjas, che nella ripresa miglioravano in difesa consentendo solo 16 punti al Barcellona ma segnandone solo 15, il che li faceva entrare nell’ultimo periodo con un -16 troppo pesante. Arrivava così il momento dell’attacco senza ritegno per Valencia, che abbandona la Copa con un ultimo quarto memorabile, mettendo a segno 33 punti e sembrando a volte di poter veramente ribaltare la situazione, portandosi a solo sette punti dal Barcellona quando mancava poco più di un minuto. Alla fine niente miracoli: sarà il Barça che avrà il compito di fermare per la prima volta il Real Madrid. Ci riuscirà?

Barcellona: J. C. Navarro 20, A. Tomic 16, B. Nachbar 14; Rim(32): J. Dorsey, K. Papanikolau e B. Nachbar 6; Ass(21): M. Huertas 8

Valencia: R. Sato 21, S. Van Rossom 15, J. Doellman 12; Rim(36): R. Sato 11; Ass(14): P. Ribas 3, O. Lafayette 3

Programma finale (09/02):

Real Madrid – Barcellona, h. 18.00

Fernando Algàba Calderon