Tony Parker

Tony Parker ha giocato la sua ultima partita con l’ASVEL, la fine del lock-out NBA lo vedrà tornare a San Antonio. La sua permanenza nella ProA è stata più che positiva e si è conclusa con la vittoria del suo l’ASVEL contro la SIG Strasbourg, in una Renhus Arena stracolma di gente giunta apposta per ammirare la classe del playmaker di San Antonio. Nelle parole rilasciate a fine partita da Tony Parker c’è il rimpianto per un’esperienza bella e positiva, ma nello stesso tempo la voglia di iniziare la stagione con gli Spurs.

L’intervista integrale di Tony Parker :

Tony, questo match contro Strasburgo è l’ultimo con ASVEL ? Si, ho giocato il mio ultimo match con l’ASVEL. Prima della partita ho parlato con Pierre Vincent, per decidere se avrei giocato o no, non volevo rovinare la festa a Strasburgo e non volevo deludere il pubblico. Ringrazio tutta la Francia, il basket francese, l’ASVEL. E ‘stato davvero una grande esperienza e forse qualcosa che non avrò l’opportunità di vivere nuovamente. Non voglio giocare a Ostenda (in Eurocup) Martedì notte. E ‘ora che la nostra squadra giochi senza di me, senza Ronny (Turiaf), e ognuno si assuma le proprie responsabilità.

Sei rimasto sorpreso dall’annuncio proveniva dagli Stati Uniti?
Sono rimasto sorpreso da questa notizia, come tutti gli altri. Io ho le stesse notizie di voi giornalisti, l’ho saputo questa (Sabato) mattina. Ora dovrò organizzare il mio ritono a San Antonio. Dopo l’annuncio iniziale di due settimane fa, ho pensato che sarei rimasto in Francia fino a metà gennaio. Per questo motivo in accordo con Pierre, avevamo deciso di cambiare le modalità del mio utilizzo . In un primo momento stavo giocando 25/26 minuti per mantenere un equilibrio con la squadra. Dopo, quando abbiamo avuto il primo annuncio e si pensava che la NBA non sarebbe ripresa prima di metà gennai, ho iniziato a giocare 35/36 minuti. Ora ci sarà un ritorno al reale ASVEL, ma mi fido della squadra.

Sei felice di lasciare per tornare nella NBA?
Sono felice che lo sciopero sia finito, ma una ripresa del NBA nel mese di gennaio sarebbe stata ugualmente positiva. Stavo entrando in forma. Io scherzando dissi a Pierre in un mese e saremo nelle top 4. Mi sono visto al All Star Game di Bercy. Davvero non pensavo che il lock-out sarebbe finito cosi presto. Se qualcuno mi avesse detto due settimane fa che l’NBA sarebbe ripresa, sarei stato felice. Ecco, adesso, è strano: io, nella mia testa, pensavo di rimare all’ ASVEL, avevo progetti per Natale, pensavo di stare  in Francia e  tagliare il tacchino a Lione!

Sai già quando tornerai  a San Antonio?
No, non ho ancora deciso quando lascerò la Francia. Valuterò tutto questa domenica, e poi vedrò se abbiamo il diritto di parlare con i nostri allenatori, il nostro team,per sapere un pò che cosa “Pop” (Gregg Popovich, allenatore Spurs) vuole fare. A quanto pare, ci vogliono li 9 dicembre, quindi arriverò a San Antonio almeno una settimana prima, per superare il jet lag, prendere il ritmo perché presto inizierà la stagione.

Hai dei rimpianti di non poter dire addio al pubblico del Astroballe?
Sarebbe stato perfetto se avessimo giocato contro Ostenda in casa Martedì. Avrei potuto negoziare con gli Spurs per giocare all’Astroballe, ma la prossima partita in casa è il 6 dicembre, quindi è impossibile. Tutti, Nico (Batum), Bobo (Diaw), Ian (Mahinmi), hanno cercato di dare qualcosa al basket francese durante questo lock-out.  Voglio ringraziare Ronny (Turiaf), di ritorno da un infortunio, non aveva giocato per due mesi e mezzo e per quanto ha dato per un mese, mi congratulo con lui. E ‘stato molto carino da parte sua.Le altre squadre hanno la fortuna che io non possa rimanere più a lungo: mi sentivo in forma, stavamo migliorando partita dopo partita.