Shopping nella Capitale per lo scatenato Bayern, che ha firmato la guardia-ala ex Roma Nihad Djedovid e punta ad Heiko Schaffartzik per chiudere un roster lungo e di altissimo livello per la Bundesliga. Ma i bavaresi non guardano solo al presente, ma anche al futuro: si parla di un’intesa con Red Bull per la costruzione di un nuovo palazzo dello sport da almeno 10 mila posti che diventi casa dei biancorossi al posto del peraltro tutt’altro che obsoleto Audi Dome (6.700 posti).
L’Alba non accusa il colpo e dopo l’ufficializzazione dei contratti con David Logan e Vojdan Stojanovski, mette nero su bianco anche il playmaker americano dall’Igokea Clifford Hammonds, che rimpiazzerà DaShaun Wood nello scacchiere degli albatros, ma soprattutto Leon Radosevic, pivot in uscita da Milano.
Mentre Bamberg, perso Bostjan Nachbar, si accontenta per ora di rinnovare il contratto di Sharrod Ford e di respingere gli attacchi del Bayern per Anton Gavel, si muove finalmente Oldenburg, che mette a segno il colpo Nemanja Aleksandrov, ala-pivot serba passata anche da Pesaro, e come ciliegina sulla torta di un roster che pare praticamente al completo cerca Robbie Hummel, sul quale c’è però la concorrenza di Cantù da battere.
Bel colpo dei New Yorker Phantoms, che riportano a Braunschweig, dopo un anno a Radnicki, il pivot americano Kyle Visser, che i tifosi casertani ricorderanno per esser stato, per qualche settimana, il pivot della Juve, prima di infortunarsi alla spalla e lasciare la Campania poco dopo metà agosto.
Scommettono forte Ulm, Skyliners e Ludwigsburg, la prima ingaggiando il rookie da Iowa State Will Clyburn, ala piccola di 23 anni non selezionata al draft (ora manca solo il pivot titolare all’appello per chiudere la rosa), i secondi puntando sulla combo guard da Vanderbilt Kevin Bright, i terzi sulla guardia da Wake Forest Cj Harris (15,4 punti e il 43% dal campo nella stagione da senior).
Usato sicuro, invece, per Bayreuth e Wurzburg. I primi si affidano sotto le plance al pivot Brian Qvale, in uscita dai belgi del Mons, i secondi firmano l’ala da Tubingen Ruben Spoden.
