SYDNEY – Dalla possibile clamorosa eliminazione alla concreta chance vincere la serie in gara 3: New Zealand rifila un eloquente 94-83 a Townsville e cancella la battuta d’arresto casalinga di gara 1. E’ dalla panchina (Dillon Boucher 4, Leon Henry 6)  che arriva il break degli ospiti nel primo quarto (24-17). Prima dell’intervallo, Michael e Chris Cedar (16 punti in due in 10′, rispettivamente 15 e 8 al termine) riducono il margine per i Crocodiles fino a -4, ma a ricacciarli a -14 ci pensa il centro Alex Pledger (12). Townsville spinge sull’acceleratore alla ripresa, Peter Crawford (9) e Luke Schenscher (8) lanciano i padroni di casa a -5, ma due bombe di CJ Bruton (18 punti alla fine) scavano un solco per i Breakers (Gary Wilkinson 14, Cedric Jackson 14, Thomas Abercrombie 12) che i Crocodiles (Todd Blanchfield 10) nell’ultima frazione non riescono a colmare nonostante i “numeri” di Eddie Gill (24 nella foto). Ricomincia a sperare in un posto in finale anche Gold Coast che superando Perth di strettissima misura (72-70) porta i favoritissimi della vigilia alla “bella” in gara 3. Dopo un avvio travolgente dei Blaze (20-5 il parziale registrato nel primo quarto), i Wildcats non si perdono d’animo e, con una basket poco spettacolare ma redditizio si avvicinano pericolosamente ai padroni di casa riducendo lo svantaggio a -7. Nel secondo tempo, l’equilibrio regna sovrano fino all’episodio decisivo del fallo in attacco chiamato a Shawn Redhage (11), con canestro annullato a Perth a 30″ dalla fine che manda in lunetta Adam Gibson (3) per l’1/2 che risulta decisivo per Gold Coast (Adris DeLeon 15, Anthony Petrie 12, Mark Worthington 11 e 11 rimbalzi, Will Hudson 11, Chris Goulding 11) prima dell’errore in sottomano di Damian Martin (14) che rimanda i suoi Wildcats (Matt Knight 14, Kevin Lisch 10) a gara 3.