UPS&DOWNS Europa on-line questa settimana al venerdì – e quindi più “ricco” – per comprendere anche i numerosi incontri infrasettimanali in vari campionati europei.
Juan Carlos Navarro (guardia, Regal F.C. Barcelona): è raro che la Bomba spari le sue cartucce migliori in una normale partita di stagione regolare, peraltro senza particolari interessi di classifica visto il primo posto ormai quasi certo. Ma nella 31a giornata contro un agguerrito Caja Laboral Vitoria, condotto dal miglior Maicej Lampe della stagione (31 punti per il polacco), la guardia di Sant Feliu si è davvero scatenata, incestando un canestro dopo l’altro (31 punti anche per lui) ma corredandoli da una quantità inusuale di assist (10) così da punire ogni raddoppio e da raggiungere un pazzesco 42 di valutazione. Quando Navarro gioca così è senza dubbio il giocatore più inarrestabile d’Europa, e probabilmente non è un caso che stia salendo di colpi proprio in prossimità degli appuntamenti più importanti della stagione.
Walter Hodge (play/guardia, Zalstal Zielona Góra): non nuovo a grandi exploit in questa stagione PLK, il mancino terribile dello Zalstal si sta confermando nei playoff della massima lega polacca. All’esordio in post-season contro l’Energa Czarni, l’ex Florida ha trascinato i suoi alla vittoria dopo un supplementare con la bellezza di 31 punti, 9 assist, 4 recuperi e 14 falli subiti (12/13 ai liberi) per 42 di valutazione, tanto da vanificare i 29 del dirimpettaio Stanley Burrell. In gara2, poi, sempre decisa dopo 45’ di battaglia, i suoi 21 punti e 6 assist non sono stati sufficienti ad evitare il successo corsaro del club di Słupsk, ma è ormai più che probabile che, comunque termini la stagione dello Zlastal, Hodge calchi parquet ben più prestigiosi dal prossimo autunno.
P.J. Tucker (ala, Brose Baskets Bamberg): mentre gli Skyliners di Francoforte, una delle poche capaci di battere Bamberg in questa stagione, mettono a serio rischio la propria partecipazione ai playoff con un’inopinata sconfitta interna contro Tübingen, il Brose va verso una felice conclusione della stagione regolare con una vittoria ad alto punteggio (100-90) sull’Alba Berlino ancora all’inseguimento di Ulm in seconda posizione. Buona parte della produzione offensiva dei bavaresi arriva dalle mani sicure dell’ex Montegranaro, che realizza 24 punti con 8 rimbalzi, 4 assist, 3 recuperi ed una stoppata toccando i 37 punti di valutazione alla sirena finale. E’ anche e soprattutto grazie alle sue giocate che la corazzata di Chris Fleming viaggia a vele spiegate verso un altro titolo di Bundesliga.
Boniface Ndong (centro, Regal F.C. Barcelona): è vero che l’Unicaja Málaga appare ormai in rotta e la vittoria blaugrana al Martín Carpena nella 30a giornata ACB è stata più agevole del previsto. Ma la prestazione del centrone senegalese contro la sua ex squadra è stata da incorniciare fin dal primo quarto, con un dominio totale sotto le plance ed un dinamismo sorprendente per un 34enne. Alla fine un solido score da 21 punti, 12 rimbalzi e 2 stoppate per lui, per 31 punti di valutazione che sono stati il massimo di giornata. Degne di nota, però, anche le prove di Jaycee Carroll nel derby di Madrid e nel successo a Manresa: al rientro da una brutta pancreatite, il bombardiere del Wyoming ha siglato rispettivamente 25 e 21 punti con un complessivo 11/11 da due, pur senza far mancare il suo letale tiro da tre.
Panionios: i playoff vanno avanti e la squadra di Giorgos Bartzokas, intanto, ha perso gara1 e gara2 della semifinale di Serie A greca contro l’Olympiacos. Resta però il colpo dei quarti di finale in cui il Panionios, dopo aver perso il quarto posto in stagione regolare (e con esso il vantaggio del campo) per una vittoria, si è rifatto sull’Agor di Rethymno (Creta) nonostante il solito, grande Dionte Christmas, vincendo gara1 in trasferta e bissando il successo tra le mura amiche. Il più costante, nei due incontri, è stato il play ateniese Vassilis Xanthopoulos, capace di far registrare 16,5 punti, 4,5 rimbalzi e 7 assist di media nella serie.
Renaldas Seibutis (guardia, Lietuvos Rytas): 25 punti in gara1 e 24 in gara3, quella del clamoroso 78-103 in casa del Khimki. Se qualcuno cerca il nome del protagonista di questo scorcio di playoff di VTB League è proprio quello della guardia di Šventoji. Già top scorer nelle due gare degli ottavi contro il Nizhny Novgorod, a Mosca in gara3 si è superato con 24 punti (6/8 da 2, 2/2 da 3), 5 assist e 4 recuperi. E ora la favola del Lietuvos (o Rytas, come lo chiamano in Lituania) continua in semifinale ancora a Mosca, con la proibitiva sfida alla corazzata CSKA.
Melvin Sanders (guardia/ala, Hacettepe Üniversitesi): il losing effort della settimana è tutto suo. Il suo Hacettepe Üniversitesi, infatti, non riesce a vincere in casa contro il Mersin nonostante la sua prestazione, ancora più clamorosa se si pensa che gioca da ala piccola. Per lui 19 punti (5/8 da 2, 3/5 da 3) e 24 rimbalzi con 4 assist e una palla recuperata, per un totale fa 41 di valutazione. E per chi se lo sta chiedendo, non è un omonimo, è proprio quell’ala piccola un po’ leziosa che vestì per 8 partite la canotta della Pallacanestro Varese nel 2004 prima di iniziare un “tour” che l’ha portato in Stati Uniti, Belgio, Francia, Grecia, Spagna, Bielorussia e nuovamente Spagna prima di approdare nel modesto club turco.
Thomas Kelati (guardia/ala, Khimki) e Sergei Monya (ala, Khimki): davvero difficile vincere una gara decisiva dei playoff se la valutazione complessiva degli esterni del quintetto è -5. E Khimki-Lietuvos Rytas non si è sottratta a questa regola. Le causa vanno ricercate soprattutto nelle prestazioni trasparenti di due uomini chiave come Kelati e Monya, mai realmente presenti in campo. Il primo, eritreo nato negli Stati Uniti con passaporto polacco, ha chiuso con 5 punti (1/4 da 2, 1/5 da 3), 2 rimbalzi e un recupero in 25 minuti; il secondo, già più volte protagonista in positivo, di punti ne ha fatti 4 (0/4 da 2, 1/4 da 3), con un rimbalzo e 3 assist. Con questi numeri le imprese non si possono portare in fondo, e forse nemmeno i playoff di VTB League.
Milt Palacio (playmaker, Blusens Monbus Obradoiro): il suo Blusens gioca la partita più cruciale della stagione, facendo visita all’unica squadra – l’Estudiantes – che può risucchiare i galiziani verso un’altra retrocessione al primo colpo, ed il navigato playmaker americano sfodera una prova da 0 punti e 2 palle perse per -3 di valutazione contribuendo “attivamente” al pesante KO dei suoi (79-62). Questo, però, è solo l’ennesimo esempio del suo declino percepibile anche nel corso della stagione, come conferma il fatto che la sua ultima doppia cifra nella valutazione risalga a dieci partite fa, nei punti addirittura a quindici gare fa. L’Obradoiro rimane leggermente favorito sui capitolini nella corsa salvezza, avendo una vittoria di vantaggio a tre turni dalla fine ed un calendario non proibitivo, ma anche questa volta i giocatori scelti – alcuni di pedigree prestigioso – non hanno ripagato appieno gli sforzi della società, e se sbaglieranno ancora potrebbero rendersi protagonisti di una retrocessione ampiamente evitabile.
Andrea Rizzi e Alessandro Petrini