Peace and Friendship Indoor Arena, Atene (foto Federico Bobbio 2014)

Peace and Friendship Indoor Arena, Atene (foto Federico Bobbio 2014)

Atene. Aspettiamo i giocatori dell’Olympiacos fuori dallo spogliatoio della Peace and Friendship Indoor Arena, tana dell’Olympiacos e casa dei campioni d’Europa nelle ultime due edizioni dell’Eurolega. Fermiamo Kostas Sloukas per fare due chiacchere con un giocatore dal futuro molto luminoso.

Kostas, sei uno tra i maggiori rappresentanti di una nuova generazione di grandi giocatori che stanno emergendo nel panorama cestistico greco. Hai la fortuna di giocare nella stessa squadra di Vassilis Spanoulis, un mostro sacro che gioca nel tuo stesso ruolo. Com’è poter impara da lui?

E’ bellissimo. Cerco di prendere da lui tutto quello che posso: in allenamento, in partita, fuori dal campo. Vassilis è tra i migliori playmaker al mondo e sto imparando tanto da lui. siamo molto simili anche fisicamente e come caratteristiche, cosa che mi aiuta ancora di più nel carpire i segreti di un grande come lui. 

Sembra che il ricambio di nuovi giovani di talento non manchi mai in Grecia. Qual’è il segreto per te, che lo hai vissuto sulla tua pelle?

Da tanti anni la federazione lavora in modo che tutti i ragazzi dotati non vengano persi e che il loro talento non vada sprecato. C’è un programma molto serio che ci permette di emergere. Questo, unito alle grandi capacità tecniche dei nostri allenatori giovanili: ecco il segreto per la magia.

Kostas, l’Olympiacos non è mai riuscito a trovare la perfetta quadratura del cerchio quest’anno. Tanti Ups&Downs hanno fatto correre qualche brivido sulla schiena di tanti tifosi qui al Pireo. Ore le cose stanno andando meglio. Cosa è successo?

Stiamo lavorando molto bene in palestra. La differenza tra una squadra vincente e una che invece non riesce a vincere è proprio questa. Non bisogna mai smettere di lavorare in palestra. Abbiamo migliorato il nostro rapporto in campo e questo si vede nel nostro gioco. Cerchiamo sempre di seguire quello che l’allenatore vuole da ciascuno di noi. Stasera abbiamo fatto esattamente questo, limitando in difesa Dragic, facendo girare la palla alla perfezione. Correndo il più possibile in contropiede quando il possesso difensivo ci permetteva di aprire in velocità. Una vittoria importante. 


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