EA7 Emporio Armani Milano – Fenerbahce Ülker Istanbul 90-85 (Stats) (Highlights)

Curtis Jerrells al tiro contro il Fenerbahce (Foto: Savino Paolella)

Curtis Jerrells al tiro contro il Fenerbahce (Foto: Savino Paolella)

MILANO – Altro passo avanti dell’EA7 nelle Top 16 di Eurolega: con ancora viva la delusione per la carambolesca sconfitta in Turchia contro l’Efes, è la volta dell’altra turca del girone, il Fenerbahce, a caccia di punti per scollarsi dal fondo della classifica. E il tiro-beffa di Planinic di sei giorni fa sembra essere ancora troppo presente nelle menti dei giocatori biancorossi, che iniziano la gara con tanta confusione in attacco e con una difesa molle contro i più fisici avversari.

Soprattutto, a far danni nei primi minuti è l’asse Preldzic-Vidmar: lo slavo naturalizzato turco è semplicemente troppo alto e troppo rapido per essere marcato efficacemente dal pariruolo milanese, mentre lo sloveno, entrato nei primi minuti al posto dell’infortunato Zoric (prima di infortunarsi a sua volta nel secondo quarto), fa valere i gomiti in area e segna 5 punti con tre viaggi in lunetta nei primi 5 minuti (8-14). Milano cerca con (troppa) insistenza Samuels sotto canestro, senza troppa fortuna, e non riesce a esprimere un gioco sufficientemente fluido. Così, il Fenerbahce ne approfitta, e vola prima a +8 con McCalebb (8-16) e poi a +9 con Kleiza e Bjelica all’inizio del secondo quarto (20-29).

A questo punto, però, la partita cambia volto: Milano entra in partita, prima in attacco con Langford (24-29), poi anche in difesa, con Jerrells che carica i suoi con un recupero e schiacciata a 7 minuti dall’intervallo (26-29). Poco dopo viene fischiato un fallo molto dubbio a Melli, il terzo; l’ala italiana protesta con un arbitro, mentre un altro arbitro gli fischia “sulla fiducia” il fallo tecnico che lo costringe a sedersi in panchina. Ma invece che mettere in difficoltà l’Olimpia, questo episodio contribuisce a caricare ulteriormente gli animi e a concretizzare la rimonta: un altro recupero più contropiede di Jerrells, una splendida difesa di Langford e una tripla di Moss portano al pareggio (36-36), e poco dopo arrivano anche il sorpasso e il massimo vantaggio, con un parziale di 10-0 nell’ultimo minuto chiuso da una tripla (con fallo non fischiato) fuori equilibrio di Gentile (8 punti su 10 in questo break) sulla sirena della fine del primo tempo.

Tutta la grinta di Daniel Hackett (Foto: Savino Paolella)

Tutta la grinta di Daniel Hackett (Foto: Savino Paolella)

Il massimo vantaggio viene aggiornato subito al rientro in campo: stavolta sono Hackett e Kangur a segnare da 3 (55-42); il Fenerbahce è in palla e non affonda solo grazie alle giocate di puro talento di Preldzic, ma è ancora Milano a dettare il ritmo e con Gentile e un’altra bomba di Kangur tocca il +16 (60-44) dopo poco più di 4 minuti nel terzo quarto (36-15 il parziale dei milanesi dal +9 turco del secondo quarto). E, come successo nel primo tempo, nel momento in cui tocca il massimo vantaggio, la squadra in testa, il Fenerbahce nel secondo quarto, Milano in questo, si inceppa: i turchi recuperano punto su punto con Kleiza, Bjelica e Bogdanovic, che segna il primo canestro della sua gara a 2 minuti dalla fine del terzo quarto ma mette 6 punti in fila per il -6 a dieci minuti dal termine. Poi, in apertura di quarto periodo Preldzic e Mahmatoglu fanno tremare il Forum toccando il -2 (64-62), ma la rimonta si ferma qui.

È Jerrells, infatti, a capovolgere nuovamente le sorti dell’incontro, segnando due triple forzate e difficili e un bel canestro rovesciato; allo stesso tempo, e come sempre accade quando Milano decide di fare sul serio, si alza il livello difensivo. Banchi opta per una zona 3-2 con Moss in punta quasi a metà campo: una zona aggressiva che porta a palle recuperate milanesi e infrazioni di 24 secondi turche. Così, la seconda tripla forzata di Jerrells riporta Milano a +8 (72-64); il Fenerbahce riesce faticosamente a ridurre ancora con due canestri da lontano di Bogdanovic e Bjelica (74-70), ma la sensazione è che ormai l’Olimpia sia padrona della partita. Kleiza si mette in proprio nel finale e porta da solo i suoi a -3 a 1.45 dalla sirena, ma un gran canestro di Langford e la quarta tripla (su quattro tentativi) di Kangur per il +7 (84-77) a 41 secondi dalla fine mettono definitivamente i titoli di coda alla gara.

Milano mantiene così il terzo posto nel girone, a pari punti con l’Olympiacos vittorioso contro Málaga, e aspetta i risultati di domani delle altre 4 squadre per capirci qualcosa di più di questo equilibratissimo girone. La cosa certa è che ormai è chiaro che gli uomini di Banchi possono giocarsela contro chiunque e puntano sempre più decisamente all’approdo ai quarti di finale.

MVP. È ancora una volta Curtis Jerrells il vero protagonista della vittoria dell’EA7. David Moss è stato fondamentale in difesa (4 recuperi e tanta, tanta pressione), Hackett è stato onnipresente in ogni zona del campo e in ogni aspetto del gioco lungo tutto l’arco della gara e Langford è riuscito ad alternare conclusioni (14 punti) e passaggi (5 assist), ma è stato Jerrells a togliere le castagne dal fuoco quando il Fenerbahce ha toccato il -2 all’inizio del quarto periodo, chiudendo al meglio una gara da 15 punti con 6/9 al tiro.

EA7 Emporio Armani Milano – Fenerbahce Ülker Istanbul 90-85

Milano: D. Hackett 17, C. Jerrells 15, K. Langford e A. Gentile 14. Rim (26): D. Hackett 17. Ass (14): K. Langford 5.

Fenerbahce: L. Kleiza 26, N. Bjelica 15, B. McCalebb e E. Preldzic 12. Rim (29): E. Preldzic 6. Ass (12): E. Preldzic 4.