UNICS KAZAN-DINAMO SASSARI 85-62

EFES ISTANBUL-ZALGIRIS KAUNAS 62-65

CRVENA ZVEZDA-VALENCIA BASKET 76-63

ALBA BERLINO-MACCABI TEL AVIV 69-84

PANATHINAIKOS-FENERBAHCE 91-73

REAL MADRID-NIZHNY NOVGOROD 112-83

zalgirisGrande sorpresa all’Abdi Ipekci Arena di Istanbul dove lo Zalgiris Kaunas sorprende con una grandissima prova di squadra, soprattutto nella metà campo difensiva, l’Efes. Nenad Krstic (22 punti) vince la sfida sotto i tabelloni ma lo Zalgiris trova ancora tantissima intensità e tanti punti dai suoi esterni, in particolare un Milaknis da 4/5 da 3 e Ulanovas vera sorpresa di giornata. I verdi di Kaunas guidano praticamente per tutta la gara anche fino al +12 ad inizio terzo quarto e sono sul +7 con un minuto sul cronometro, ma rischiano di buttarla via prima che proprio Ulanovas prenda il rimbalzo decisivo e la chiuda dalla lunetta.

Spinta dagli oltre 15000 della Kombank Arena la Stella Rossa di Belgrado batte facilmente il Valencia che, al pari di Sassari, sta deludendo le aspettative. Sono ancora Marjanovic e un Marcus Williams da 14 punti ma anche e soprattutto 8 assist, a guidare i biancorossi di Belgrado. I ragazzi di coach Radonjic allungano in fretta in un primo quarto da 31 punti e controllano nel secondo, prima di accendersi al’inizio del terzo quarto quando piazzano il 12-4 che li spinge fino al +21 che di fatto decide la gara, prima che Valencia provi una timida rimonta nel finale, che si ferma fino al -13.

 (Foto Savino Paolella 2014)

Finalmente una serata tranquilla per Pablo Laso (Foto Savino Paolella 2014)

Come previsto il Real torna a divertirsi in Europa dopo due giornate in cui ha rischiato grosso, salvato solo dai suoi fenomenali giocatori. Contro il Nizhny si rivede il tiro al bersaglio dall’arco (un irreale Carroll da 32 punti con 7/9 da dietro l’arco), gli alley-oop ed il dominio totale. La gara dura lo spazio di 25 minuti, fino a quando cioè il NIzhny riesce a tenere alte le percentuali restando in scia, fino al 64-55 di inizio terzo quarto. Poi Nocioni, Llull e Fernandez firmano il 10-0 che chiude la gara.

MVP: E’ vero Jaycee Carroll lo supera in valutazione, ma per il peso specifico della gara, soprattutto per il Maccabi dopo l’imbarcata di Mosca, si merita la palma di migliore di giornata Brian Randle, una  iradiddio alla O2 Arena. L’ex Maccabi Haifa, che già aveva battezzato Siena lo scorso anno in Eurocup, mette in scena una prestazione monstre a Berlino, guidando l’attacco del Maccabi in un primo tempo quasi perfetto, chiudendo con 25 punti, 8/9 dal campo, con 3/3 da 3, a cui aggiunge anche 5 rimbalzi, 2 assist e 3 stoppate, per un 34 finale di valutazione.

LVP: Era stata l’arma in più del Fenerbahce nelle prime due giornate ma l’aria pesante dell’OAKA gli è rimasta indigesta, così come a tutto il Fenerbahce affondato sotto la pioggia torrenziale di triple del Pana. Eppure Andrew Goudelock avrebbe potuto fare di più, che pensare al proprio tabellino, peraltro scarno. Gli 0 assist a referto sono il segno evidente delle sue difficoltà nel coinvolgere e mettere in ritmo i compagni in una serata decisamente storta.

ON FIRE: Fischer (Unics, 11 pti, 6/7 da 2 pt, 9 rim), Sanders (Sassari, 18 pti), Ulanovas (Zalgiris, 19 pti, 7 rim, 23 val), Krstic (Efes, 22 pti, 25 val), Milaknis (Zalgiris, 14 pti, 4/5 da 3pt), Marjanovic (Crvena Zvezda, 16 pti, 9 rim, 3 ass), Van Rossom (Valencia, 12 pti. 3 rec), Redding (Alba, 15 pti, 3 ass), Randle (Maccabi, 25 pti, 8/9, 34 val), Slaughter (Olympiakos, 23 pti, 7/10 da 3pt), Vesely (Fenerbahce, 13 pti, 8 rim), Carroll (Real, 32 pti, 7/9 da 3pt, 37 val), Rochestie (Nizhny, 23 pti, 8 ass)

The Unexpected –   Senza ombra di dubbio Edgaras Ulanovas, ala piccola classe ’92 ennesimo prodotto del basket lituano, fino a stasera 2 punti in 2 partite e protagonista di una gara da cinema nella vittoria dello Zalgiris all’Abdi Ipekci. Nel primo tempo è protagonista dell’allungo a fine secondo quarto, che mette pressione all’Efes, nel secondo tempo si guadagna viaggi in lunetta compresi i liberi della staffa a 12” dalla sirena. Chiude con 19 punti, 70% al tiro e 7 rimbalzi, per un 23 totale di valutazione.

Ups – Tutti i pronostici e tutti i ranking stilati alla vigilia li davano dietro, nel Gruppo A, non solo a Real ed Efes, ma anche all’Unics ed in ballottaggio con Sassari per il passaggio del turno. Ebbene dopo 3 giornate il rinnovato, e sempre più autoctono, Zalgiris Kaunas di Krapikas sta facendo cose grandiose e la vittoria di Istanbul, arrivata a valle di una partita sempre in controllo, ne è la dimostrazione. In una serata in cui la batteria di lunghi stenta e James Anderson gioca la prima gara della stagione sopra il par, ci pensano il giovane Ulanovas e il veterano Milaknis a far volare in alto i lituani. Con la benedizione di Sua Maestà Sarunas Jasikevicius dalla panchina.

Non proprio entusiasta della prestazione dei suoi coach Sasa Obradovic (foto Hector Juan Sanmartin)

Sicuramente poco soddisfatto Sasa Obradovic per la partenza in Europa dell’Alba (foto Hector Juan Sanmartin)

Downs – Sicuramente deludente fin qui il cammino dell’Alba Berlino, soprattutto se paragonato a quello che la squadra di Obradovic sta facendo in patria. E’ vero che il calendario non era favorevole, visto che i tedeschi hanno incontrato già le 3 squadre potenzialmente più forti del girone, ma le gare interne contro CSKA e Maccabi sono state abbastanza deludenti per chi non più tardi di un mese fa era salito agli onori della cronaca per aver battuto i San Antonio Spurs

Comeback – Non un vero e proprio comeback, ma sicuramente il 52-27 del secondo tempo tra Unics e Sassari, unito al parzialone di 16-2 a metà del terzo quarto, ha di fatto segnato la gara dei sardi, che al rientro in campo dagli spogliatoi non hanno più visto il canestro e subito le scorribande di Jerrells, White e Kaimakoglou, oltre al solito fosforo di Nikos Zisis.

Stat of the Night: E’ stata senza dubbio la serata del tiro da 3. Ha iniziato lo Zalgiris con un 6/11 (marchiato tutto Milaknis) che ha permesso ai lituani di risolvere il rebus di lunghi poco prolifici. Ha continuato il Maccabi che nel primo tempo fa 7/11 per volare sul +17 dell’intervallo, che indirizza la gara della O2 Arena, ma nel frattempo alla O.A.K.A si stava riscrivendo la storia dell’Eurolega. Il Panathinaikos, in stagione 28,3% da 3 punti, rientrava negli spogliatoi con 10/12 da dietro l’arco, che diventava 14/18 a metà terzo quarto fino al 18/26 finale, che ha fatto tremare il record di 19 triple messe a segno dalla Montepaschi Siena contro il Prokom nella stagione 2012/2013.

Milestones: Gli serviva un solo assist per raggiungere quota 1000 nella storia dell’Eurolega (ovviamente primo all-time nella relativa classifica), Dimitris Diamantidis dopo 3′ minuti della sfida contro il Fenerbahce aveva già scollinato con 3 assist a referto, per chiudere la gara con 10. Giocatore che non ha più il passo di un tempo, ma che con la palla in mano sa ancora far innamorare tutti quelli che amano questo sport. Chapeu.

Vi ricordiamo che ogni sabato alle ore 17.00 è possibile seguire sul Canale 520 del bouquet di Sky,  sul 73 del Digitale Terrestre (Emilia Romagna, Marche ed Umbria) e in diretta streaming su www.dailybasket.it  il programma Pick&Roll, condotto da Pietro Arcide con la collaborazione di Gherardo Resta e con ospite fisso in studio Alberto Bucci, completamente dedicato alla setitmana di Eurolega.


Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati