A punteggio pieno resiste solo il Fenerbahce, in fuga nel Gruppo E, mentre alle sue spalle arriva anche la Stella Rossa e resta ancora senza vittorie il Darussafaka. Nel Gruppo F prova ad allungare il Khimki e restano in scia Real, Vitoria e CSKA Mosca, mentre per l’Olympiakos arriva la terza sconfitta consecutiva.

(Foto di Savino PAOLELLA 2015)

Altra gran partita di Bourousis a Barcelona (Foto di Savino PAOLELLA 2015)

UNA VITORIA PER IL PARADISO – La gara della settimana è senza dubbio il derby spagnolo tra Barcelona e Vitoria, deciso dopo un overtime e meritatamente conquistato dai baschi, che continuano la loro corsa e ormai non possono più essere considerati una sorpresa. I blaugrana, che cercavano la vittoria della conferma dopo il successo di Madrid, pagano la serata negativa di Navarro, le percentuali da 3 (5/24) ed un Tomic da schiaffi, letteralmente sopraffatto da Bourousis (24 punti, 8 rimbalzi e 3 assist), ma non è una novità, ma anche da Shengelia. Vitoria ha la partita in mano nel terzo quarto, quando si sveglia Abrines (21 punti, segnati praticamente tutti nell’ultimo quarto e nell’overtime) che insieme alle giocate di Vezenkov manda tutti all’overtime. Qui però Vitoria è lucida ed ha un Adams in più, che fa letteralmente ammattire Satoranski, e guida i baschi al successo.

In paradiso ci finisce anche la Stella Rossa che batte il Lokomotiv Kuban e si installa al secondo posto del Gruppo E, in compagnia proprio della squadra di Bartzokas. Gara intensa e molto combattuta ma che, ironia della sorte, si decide praticamente nel primo perfetto quarto dei serbi e di Quincy Miller. L’ala americana mette insieme 14 dei suoi 24 punti (4/5 da 3, 5 rimbalzi e 3 recuperi) nei primi 10 minuti in cui la squadra di Radonjic vola in doppia cifra (33-21). Da lì in poi ci pensano Zirbes (18+9) e Kinsey (19 punti con 7/11 da 2) a tenere a distanza i tentativi di Randolph e Claver di riportare nel match Kuban.

(Foto Savino Paolella 2014)

Plaza e Malaga in difficoltà (Foto Savino Paolella 2014)

CRISI PER DUE – Momento difficile per due squadre che avevano disputato una brillante prima fase e che adesso si ritrovano a fare i conti con infortuni e piccole flessioni fisiche. Malaga e Olympiakos arrancano nei rispettivi gironi, con gli spagnoli alla seconda sconfitta consecutiva, la prima alla Martin Carpena dove finora era passato solo il CSKA, mentre i greci sono alla terza in fila ed in apprensione per l’ennesimo infortunio questa volta toccato a Daniel Hackett, costretto a restare fuori per almeno due settimane. Una vera disdetta, soprattutto ora che il ragazzo di Forlimpopoli sembrava sempre più dentro il sistema di gioco di Sfairopoulos. A Madrid i biancorossi restano in partita per 22′ fino a quando Rodriguez e Llull si inventano un paio di giocate che scavano un solco in doppia cifra che non sarà più ricucito. Tornando a Malaga, la squadra di Plaza sembra vittima del suo stesso sistema, in grado di produrre gioco e punti da parte di tutti ma incapace di andare oltre le difficoltà di un finale in cui la difesa dell’Efes toglie fluidità all’attacco avversario tenendo per quasi 5′ gli spagnoli senza canestri dal campo.

Feldeine (Foto R.Caruso 2015)

Ottima gara per l’ex canturino Feldeine nello fondamentale vittoria del Pana (Foto R.Caruso 2015)

BRUTTA, SPORCA E CATTIVA – Non c’è altro modo per definire il successo del Panathinaikos, privo di Diamantidis, contro il Darussafaka. Una vittoria che non poteva sfuggire agli uomini di Djordjevic e che Calathes e compagni hanno pescato nella spazzatura di una partita brutta ma intensa, in cui il massimo vantaggio è stato di 9 punti per i greens ad inizio terzo quarto e con il Darussafaka che si è trovato avanti di 2 punti quando si è entrati megli ultimi 120″, grazie ad una tripla di Jamar Gordon (26 punti con 4/7 da 3). Da lì in poi solo un canestro dal campo per i greci con un ottimo Raduljica (17+8 per lui) e poi la capacità di attaccare il ferro di Feldeine e Calathes per raccattare giri in lunetta e portare a casa il match.

Nando De Colo, glaciale ai liberi con un 12/12 (Fabrizio Stefanini 2015)

Torna De Colo ed il CSKA torna a volare (Fabrizio Stefanini 2015)

LE ALTRE – Ancora a punteggio pieno il Fenerbahce di un Datome sempre più leader, ormai non più silenzioso, che ne mette 19 con 7/9 al tiro e 3/3 da 3 punti per uscire dalle secche di una gara che i turchi hanno in controllo per oltre 20′ per poi subire il rientro del Cedevita e deciderla con un ultimo quarto da 24-12. Insiste in vetta al Gruppo F il Khimki di un Tyrese Rice quasi immarcabile, che griffa una prestazione da 20 punti con 5/8 da 3, 11 assist e 2 recuperi, per rifilare 30 punti allo Zalgiris di Jasikevicius, che resta in partita 10′ prima di imbarcare acqua e andare a fondo. Infine torna al successo il CSKA Mosca sempre più De Colo-centrico che impiega 10′ minuti a prendere le misure al Bamberg, prima di scappare nel secondo quarto trascinata proprio dal rientro del francese (19 punti con il 70% al tiro, 6 rimbalzi e 3 assist per lui).

Rice 1(Foto R.Caruso 2015)

Prestazione mostre di Rice contro lo Zalgiris (Foto R.Caruso 2015)

MVP – Il premio dell’Eurolega va alla prestazione di Tyrese Rice, ma a noi sembra doveroso premiare Quincy Miller, soprattutto per l’importanza del match e per il livello dell’avversario. Miller ha attaccato alla giugulare il Lokomotiv sin dalla prima palla a due, mettendo 14 punti in un primo quarto perfetto da 2/2 da 2 punti, 3/3 da 3, 1 rimbalzo e 2 palle recuperate. Da lì in poi una gara giocata al gatto con il topo, mettendo punti importanti ogni volta che il Lokomotiv provava ad avvicinarsi, come l’ultima tripla a poco più di un minuto dal termine per ricacciare a -13 i russi.


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