(fotografia di Savino Paolella)

(fotografia di Savino Paolella)

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO – OLYMPIAKOS PIREO 74-83

Archiviata la grande vittoria di campionato con Reggio Emilia, Milano era chiamata ad una vera impresa: battere l’Olympiakos Pireo e riaprire un girone di Eurolega chiuso con troppo anticipo. Un’impresa che non riesce, una Milano volenterosa, spesso garibaldina deve inchinarsi ad un Olympiakos migliore complessivamente e più lucido.

Inizia in salita per i ragazzi Luca Banchi. Nonostante sia ampiamente qualificato l’Oly vuole vincere, come dimostrano “D&D”, Darden e Dunston, arrivati ad Assago con intenzioni bellicose. I greci dominano sotto le plance e dopo pochi minuti  guidano 4-15. L’Olimpia viene svegliata dall’ingresso di Brooks, che al primo pallone toccato infila una tripla importante ed è sempre lui, qualche minuto più tardi, a tenere Milano a galla con il canestro e fallo che vale il 12-22, punteggio con cui si chiude il quarto.

Inizia con un 4-0 dei padroni di casa il primo tempo, un parzialino che Sfairopoulos vuole bloccare sul nascere e per questo ferma la partita con timeout. Una mossa che non basta: Milano è un’altra, il Forum è una bolgia e l’Olimpia torna a -1 sul 25-26. I padroni casa però pagano lo sforzo, l’Oly invece non si scompone e sul finire del primo tempo firma un parziale di 7-0 che potrebbe spaccare di nuovo la partita, potrebbe, ma non lo fa, perché dall’altra parte Ragland e Melli firmano un 5-0 che riporta Milano sul 32-37. Dopo 20 minuti il tabellone dice 32-42.

(Foto Savino Paolella 2014)

Non è bastato un ottimo Gentile a Milano (Foto Savino Paolella 2014)

Il secondo tempo inizia bene per Milano, prima con il canestro di Hackett, poi con un tecnico a Dunston che frutta ai padroni di casa un altro punto seguito da un canestro di Samuels.  Milano ci crede, Gentile è ispirato e Samuels sembra un altro rispetto a quello del primo tempo. Dall’altra parte Hunter e Spanoulis fanno e disfano a loro piacimento, senza che la difesa meneghina riesca a trovare un rimedio efficace. L’impressione è che i greci siano sempre in controllo e non a caso quando accelerano rimettono distanze importanti tra loro e Milano, come negli ultimi minuti del terzo periodo, che si chiude sul 56-66, dopo 30 minuti l’Olimpia deve rifare tutto.

Nell’ultima frazione il tema tattico con cambia, Milano attacca soprattutto con Gentile, eroe di serata, l’Oly mantiene il controllo sotto le plance con Hunter e colpisce con gli esterni, in particolare con Sloukas, immarcabile per lunghi tratti del quarto. Gli ultimi assalti di Gentile non servono, finisce 74-83.