CSKA Mosca – Maccabi Electra Tel Aviv 67-68

MILANO – Deve averci preso gusto il Maccabi alle rimonte impossibili al Mediolanum Forum. A un mese dall’impresa in gara 1 dei quarti di finale contro l’EA7 Milano, la prima partita delle Final Four 2014 vede una gara sostanzialmente controllata dal CSKA per quasi tre quarti, ma ribaltata nell’ultimo periodo da un altro mezzo miracolo della squadra di Blatt, che rimonta dal -15 e va a vincere di misura negli ultimi istanti davanti al tripudio di migliaia di tifosi israeliani che hanno colorato gli spalti di giallo.

Devin Smith, presente nei momenti decisivi (Foto: Savino Paolella)

Devin Smith, presente nei momenti decisivi (Foto: Savino Paolella)

La gara inizia, un po’ a sorpresa, nel segno di Sasha Kaun, che domina l’area segnando 10 dei primi 12 punti del CSKA. Il problema, per i russi, è paradossalmente proprio questo: solo il loro big man riesce ad andare a canestro, mentre gli esterni sparano a salve da fuori (0/4 da tre nel primo quarto) e faticano a costruire il gioco, anche a causa della buona difesa del Maccabi. I gialloblu, infatti, consci delle difficoltà iniziali degli avversari, provano a sfruttarle e, dopo il 10-4 segnato da Kaun dopo tre minuti e mezzo, piazzano un parziale di 0-8 grazie soprattutto all’ingresso in campo di Schortsanitis, che mette due canestri di fila appena entrato, spegnendosi però subito dopo, e alla reattività difensiva, che porta a palle recuperate e contropiedi, come quello di Hickman per il pareggio, in cui subisce anche fallo e sbaglia dalla lunetta il libero del sorpasso.
I gialloblu, però, pur in un ottimo momento e sospinti dal loro pubblico, non riescono ad approfittare delle difficoltà dei russi, che, dal canto loro, riescono comunque in qualche modo a fare punti: Micov, Khryapa e Weems chiudono il primo quarto sul +3, e quando al ritorno in campo Jackson segna il +5 in tap-in acrobatico il CSKA inizia a prendere fiducia. Da fuori la palla continua a non entrare (la prima bomba sarà quella, con fallo, di Teodosic al 16º minuto), ma almeno in difesa qualche miglioramento si vede; o, forse, è il Maccabi che sta piano piano esaurendo la sua verve iniziale. Fatto sta che gli israeliani restano a galla in apertura di secondo periodo solo grazie a due triple di Blu e una di Ohayon (27-25), prima appunto che Teodosic infili 4 punti in un’azione sola e che lo stesso play serbo e Vorontsevich amplino il divario dalla lunetta, poco dopo (35-27 a 2 minuti dall’intervallo). Rice prova a mettersi in proprio per ricucire, ma la seconda tripla del CSKA (2/11 dopo 20 minuti), di Fridzon, manda le due squadre negli spogliatoi con 8 punti di distacco (38-30).

Gara da dimenticare per Sonny Weems, 2/13 dal campo (Foto: Savino Paolella)

Gara da dimenticare per Sonny Weems, 2/13 dal campo (Foto: Savino Paolella)

Nella ripresa i russi vanno subito a +10 con una schiacciata al volo del ritrovato Kaun; Blu risponde dalla lunga distanza, ma Teodosic e compagni sembrano in pieno controllo, tanto che, nel finale del terzo quarto, toccano addirittura il +15 con una tripla di Fridzon, 4 punti di Hines e Krstic e il primo canestro dal campo di Weems (55-40). Blatt chiama timeout, e dà i suoi frutti: Rice e Hickman confezionano un 5-0 nell’ultimo minuto che ridà fiducia ai tifosi gialloblu. E non solo: in apertura di quarto periodo, infatti, è ancora Rice a suonare la carica, seguito da Tyus, che ne mette 4 in fila riportando i suoi a -6. Ma è la tripla di Hickman a 4 minuti dalla sirena (62-57) a riaprire completamente i giochi: al CSKA iniziano a tremare le gambe, i tiri da fuori continuano a non entrare e la palla circola in cerca di qualcuno che si prenda la responsabilità di tirare, piuttosto che per trovare l’uomo libero, mentre il Maccabi sembra essere nel suo “ambiente naturale”, quello della rimonta disperata.

Tyrese Rice, ancora una volta decisivo nel finale (Foto: Savino Paolella)

Tyrese Rice, ancora una volta decisivo nel finale (Foto: Savino Paolella)

Un malinteso tra Weems e Krstic porta a una palla persa, punita dalla penetrazione di Rice per il -3. Krstic si fa perdonare, ma a poco più di 1 minuto dalla fine Tyus prima stoppa sonoramente Weems (con Teodosic che sbaglia successivamente la tripla del +8), e poi segna il nuovo -3. Ancora Weems è protagonista in negativo, con un 1/2 dalla lunetta che comunque dà due possessi di vantaggio ai suoi, ma il Maccabi è perfetto a trovare un canestro rapido con Devin Smith (65-63), a 42 secondi dalla sirena. La palla decisiva viene data comunque, inspiegabilmente (visto il suo 1/11 dal campo), a Sonny Weems, che, però, stavolta non tradisce, infilando il 67-63 che, a 19 secondi dalla fine, sembra chiudere la gara. E, invece, mai dire mai con questo Maccabi: al rientro dal timeout, i russi concedono una tripla forse troppo facile a Blu (67-66 a 13 secondi) e, in quello che dovrebbe essere l’ultimo possesso, Khryapa perde palla, Rice si invola in contropiede e segna il sorpasso (67-68) e Weems, dopo la rimessa veloce, sbaglia la tripla della vittoria sulla sirena, mentre i tifosi israeliani sono già pronti a invadere il campo.
Dopo il dispiacere dato al pubblico milanese, il Maccabi “punisce” un altro italiano, Ettore Messina, buttandolo fuori dalle Final Four forse nel modo peggiore, con una rimonta beffarda quando, e qui sta il problema, i russi probabilmente già pregustavano la vittoria.

CSKA Mosca – Maccabi Electra Tel Aviv 67-68 (19-16, 19-14, 17-15, 12-23)
CSKA: S. Kaun 14, M. Teodosic 12, V. Khryapa 9. Rim (43): V. Khryapa 10. Ass (12): S. Weems 6.
Maccabi: D. Blu 15, T. Rice 13, R. Hickman e A. Tyus 10. Rim (30): D. Smith 9. Ass (9): Y. Ohayon 4.