EA7 Emporio Armani Milano – FC Barcelona 63-78

MILANO – Dura meno di un quarto la partita dell’EA7 contro la corazzata Barcelona, che non si è nemmeno accorta dell’assenza tra le sue file del veterano Navarro e ha trovato, neanche a farlo apposta, nel giovane Álex Abrines il mattatore della squadra di casa.

Álex Abrines, incubo per la difesa milanese (Foto: Savino Paolella)

Álex Abrines, incubo per la difesa milanese (Foto: Savino Paolella)

L’Olimpia parte bene, giocando con pazienza in attacco, alternando penetrazioni di Gentile e Hackett agli scarichi per Samuels in area. I blaugrana, invece, non ingranano nemmeno dopo aver buttato via i primi due palloni giocati («Abbiamo iniziato molto molli nei primi 5 minuti», ha dichiarato coach Pascual), e rimangono a galla solo grazie alle triple di DeShaun Thomas: è lui infatti a riaccorciare le distanze dal -8 (massimo vantaggio milanese) al -2. E qui Milano si blocca, mentre il Barcelona prende il volo.
Altre due triple, di Abrines e Doellman, fanno chiudere agli ospiti in vantaggio il primo quarto (17-20), mentre nel secondo è ancora il giovane spagnolo a punire i padroni di casa, protagonista in un break di 5-23 che fa volare il Barça a +18 a 4 minuti e venti dall’intervallo. E non è un caso che Milano cali quando Banchi inizia a ruotare gli uomini: su tutti, il grande “assente”, ancora una volta, è stato MarShon Brooks, il neoacquisto più “chiacchierato” di questo inizio di stagione. La guardia ex Lakers è parsa veramente un pesce fuor d’acqua, tirando ogni cosa che gli passasse per le mani, come dimostrano i due tiri subito sbagliati nei primi istanti sul parquet, a cui ha poi aggiunto una palla persa e una stoppata subita nemmeno un giro di lancette dopo. Se i numeri non mentono, l’1/9 dal campo e il -9 di valutazione in 9 minuti e mezzo sono piuttosto indicativi di quanto il suo inserimento sia ancora parecchio in salita. Il problema, però, non è ovviamente solo Brooks: se il bicchiere mezzo pieno è dato dalla solidità di Samuels in area (pur con qualche saltuaria dormita), dalla verve offensiva di Hackett e dalla capacità di Gentile di essere pericoloso anche quando il tiro proprio non va (3/13, ma anche 7 rimbalzi e 8 assist), quello mezzo vuoto è costituito dall’evanescente Ragland, da un Moss ben poco incisivo, e dagli incostanti Kleiza e James, che hanno mostrato solo qualche fiammata nel finale, a gara virtualmente ormai chiusa.

Non è bastato un buon Samardo Samuels sotto canestro per Milano (Foto: Savino Paolella)

Non è bastato un buon Samardo Samuels sotto canestro per Milano (Foto: Savino Paolella)

Il Barcelona invece, dopo aver preso in mano le redini della gara a cavallo tra primo e secondo quarto, non le ha più mollate, respingendo senza nemmeno troppi problemi un paio di timidi tentativi di rientro da parte dei biancorossi. Anche perché sicuramente tirare oltre il 50% sia da due che da tre e trovare 37 punti dalla coppia Abrines-Pleiss (13/14 al tiro in coppia), quando i tuoi avversari sparacchiano con un tremendo 3/21 dall’arco, aiuta, e non poco. E sono stati proprio Abrines e Pleiss a chiudere i conti: dopo il -8 faticosamente raggiunto da un viaggio in lunetta di Gentile, due triple dello spagnolo intervallate da un canestro del tedesco sulla sirena del terzo quarto hanno riportato i catalani a +16, divario invalicabile per Milano stasera.
Banchi, però, vuole guardare positivo e ripartire da quanto ha visto di buono nonostante la sconfitta: «Siamo partiti col giusto atteggiamento, ma lo sforzo deve essere continuo per poter giocare alla pari una partita di questo livello. Il Barcelona è stato spietato nel creare una distanza difficilmente colmabile. Abbiamo prodotto comunque una buona pallacanestro nel secondo tempo, ma le difficoltà al tiro, contro le percentuali incredibili degli avversari, e soprattutto di Abrines, non ci hanno di certo aiutati a rientrare. Voglio ripartire dal fatto che nonostante la loro fisicità e aggressività abbiamo avuto un numero contenuto di palle perse e siamo stati combattivi, come testimoniano falli subiti e rimbalzi d’attacco».

MVP. Sarebbe di sicuro Tibor Pleiss (16 punti, 6/6 al tiro, 6 rimbalzi), se non fosse che Álex Abrines ha giocato una partita ancora “più perfetta”: 21 punti, 2/3 da due, 5/5 da tre in 23 minuti. In poche parole, ha prodotto punti praticamente con ogni pallone che gli è capitato tra le mani.

EA7 Emporio Armani Milano – FC Barcelona 63-78 (17-20, 15-25, 18-18, 13-15)
Milano: D. Hackett 15, A. Gentile e S. Samuels 11. Rim (42): A. Gentile, S. Samuels e S. James 7. Ass (13): A. Gentile 8.
Barcelona: A. Abrines 21, T. Pleiss 16, D. Thomas 12. Rim (35): T. Pleiss 6. Ass (20): T. Satoransky 6.