Panathinaikos Atene – EA7 Emporio Armani Milano 90-63

Una disfatta del genere in pochi se l’aspettavano, ma è bastato vedere i primi minuti della partita per capire che il rischio c’era, ed era anche piuttosto alto: Milano cade ad Atene come peggio non potrebbe, giocando una partita tanto molle da apparire a tratti imbarazzante, contro un Panathinaikos che ha dimostrato che non serve per forza una squadra infarcita di campioni per vincere.

(Foto Savino Paolella 2014)

(Foto Savino Paolella 2014)

Di campione, in effetti, ne basta uno, e si chiama, se ci fosse bisogno di dirlo, Dimitris Diamantidis, che chiuderà la sua partita con soli 6 punti (con un solo tiro tentato, e segnato), ma con 7 rimbalzi, 8 assist e un significativo 24 di valutazione. Il veterano greco è il faro di una squadra forse meno dotata di talento rispetto agli anni scorsi, ma che sta facendo crescere dei giovani già in grado di fare la differenza (soprattutto Pappas e Giankovits, autore di un ottimo primo tempo), circondati da stranieri di sicura efficacia; una squadra che parte forte bombardando da tre (13-5 dopo tre minuti e mezzo) e che chiude il primo quarto già in doppia cifra di vantaggio.
Milano non riesce a trovare il bandolo della matassa né in difesa né in attacco, dove sopravvive solo grazie a giocate individuali di Ragland e Samuels, autori di 12 dei primi 13 punti milanesi. È lo stesso Ragland, in apertura di secondo periodo, a ridare speranza ai tifosi milanesi: con i big greci a rifiatare in panchina, i padroni di casa si bloccano, e l’EA7 reagisce con un break di 2-11, chiuso dalle triple di Ragland e Moss per il -4. Ma quella che potrebbe essere l’inizio della riscossa biancorossa è in realtà la fine della partita: Ivanovic rimette subito Diamantidis, e il Pana si rimette a giocare. Il controparziale è di quelli che tagliano davvero le gambe; un 20-4 propiziato da un Esteban Batista che, servito al bacio in area, è letteralmente inarrestabile.
All’intervallo il tabellone dice 44-30; sulla carta, non un divario insormontabile, ma lo è per questa Olimpia, assolutamente incapace di costruire alcunché in attacco. Se il punteggio si muove, per i milanesi, è esclusivamente grazie a Samardo Samuels, l’unico a trovare canestri con una certa regolarità nell’arco dei 40 minuti (18 punti, 7/8 da due). Ma nel frattempo il Panathinaikos va al triplo della velocità: Slaughter mette 7 punti quasi in fila per il +22, e di fatto la partita finisce qui. Gli ultimi 15 minuti sono di puro garbage time, che permette a MarShon Brooks di raggiungere la doppia cifra a buoi ormai scappati e che si conclude con la tabellata da tre sulla sirena di James Gist, che aggiunge un’ulteriore beffa all’umiliazione ateniese dell’EA7.
Perdere ad Atene con il Panathinaikos ci sta; essere asfaltata come lo è stata stasera l’Olimpia un po’ meno, se davvero si hanno ambizioni “europee”: un Alessandro Gentile da 0 punti con un solo tiro tentato in 20 minuti è tanto incomprensibile quanto inaccettabile, così come sono inaccettabili i soli 23 rimbalzi catturati e, soprattutto, la totale assenza di fluidità offensiva. Anche perché, anche quando Milano ha provato a rientrare in partita, all’inizio del secondo quarto, quasi tutti i canestri sono stati figli di iniziative personali, piuttosto che di una costruzione corale dell’azione. Il lavoro da fare è ancora parecchio, ma il tempo passa, e servono vittorie per continuare a pensare realisticamente alle Top 16.

MVP. Detto di Diamantidis, vero leader in grado di dominare una partita pur tirando una sola volta dal campo, citiamo anche Esteban Batista, che mostra muscoli e tecnica in area scavando quasi da solo il divario che, nella seconda metà del secondo quarto, mette già quasi al sicuro la vittoria: 15 punti con 6/10 al tiro e 4 rimbalzi in 19 minuti per il centro uruguaiano ex Atlanta Hawks.

Panathinaikos Atene – EA7 Emporio Armani Milano 90-63 (23-13, 21-17, 27-13, 19-20)
Panathinaikos: E. Batista 15, A. Slaughter e N. Pappas 11. RIm (37): D. Diamantidis 7. Ass (23): D. Diamantidis 8.
EA7: S. Samuels 18, J. Ragland 13, M. Brooks 11. Rim (23): S. Samuels, N. Melli e S. James 3. Ass (15): J. Ragland 7.

Pagelle
Panathinaikos: Charalampopoulos sv, Slaughter 7, Bochoridis 5, Giankovits 7, Fotsis 6,5, Pappas 6,5, Mavrokefalidis 6, Diamantidis 8, Gist 6, Batista 7,5, Blums 6,5, Wright 6,5.
EA7: Ragland 6,5, Brooks 4,5, Gentile 4, Melli 4, Meacham sv, Kleiza 4, James 4, Hackett 5, Samuels 7, Moss 5,5.