Qui Avellino – Dare continuità al successo con Milano e metter a segno il primo successo in trasferta. La Sidigas Avellino si prepara al match di Capo D’Orlando ripartendo dai progressi visti in campo nel posticipo di lunedì sera contro l’EA7. La Scandone, attualmente la miglior retroguardia del torneo, cercherà di inanellare la terza vittoria della sua storia sul parquet siciliano su cui ha vinto già nel 2007 e nel 2008. “La partita contro Capo D’Orlando – dice in conferenza stampa coach Vitucci – rappresenta un altro step importante per la nostra crescita dopo la prestazione di lunedì e siamo chiamati a confermare il trend nell’aspetto del gioco e provare a raccogliere un risultato che potrebbe esser importante. In trasferta valgono più di una semplice vittoria. Devo dire che ci stiamo allenando, con concentrazione dopo aver smaltito  alcuni acciacchi dei primi giorni della settimana che erano prevedibili vista l’intensità della lunedì”. La panchina è chiamata a dare il proprio contributo, a cominciare da Junior Cadougan: “Da questi ragazzi qualcosa in più la si pretende. Credo che quella in Sicilia possa essere per loro la giusta occasione. Su Junior  vale il discorso degli altri. Lui gioca in un ruolo più delicato, quindi ci vuole un attimino in più di pazienza e forse sente più responsabilità. Posso dire che è un ragazzo serio e che si sta impegnando”. Secondo Vitucci per raggiungere la migliore condizione c’è ancora tanto da lavorare: “Non piace indicare una linea Maginot  su quando si potrà vedere la vera consistenza della squadra. Posso dire che siamo al 70 % della condizione dal punto di vista del gioco e atletico. Ci sono delle situazioni di gioco in cui avvertiamo di sentirci pronti. In altri aspetti del gioco dobbiamo ancora lavorare molto. Per fare un esempio è come se andiamo bene in matematica ma in latino abbiamo ancora qualcosa da recuperare”.

(Davide Baselice da Avellino)

Austin Freeman, guardia americana dell'Upea (Foto: Carmelo Signorino 2014)

Austin Freeman, guardia americana dell’Upea (Foto: Carmelo Signorino 2014)

Qui Capo d’Orlando – L’Orlandina, dopo essersi finalmente sbloccata con la vittoria di Cremona, cerca la prima W davanti al pubblico amico. Al PalaFantozzi arriva Avellino, squadra in un buon momento di forma, reduce da due vittorie consecutive dopo un brutto inizio di campionato. “Vogliamo ripetere davanti ai nostri tifosi quanto di buono fatto a Cremona – dice coach Griccioli -. Abbiamo di fronte una squadra costruita molto bene, con un quintetto di alto livello e una panchina ben attrezzata. Noi dobbiamo sfruttare il fattore campo, per questo confido che il calore dei tifosi ci spinga ad affrontare al meglio un avversario difficile”. Nonostante l’avvio difficile coach Griccioli ha sempre sentito la fiducia della società: “Alla fine della partita con Cremona mi è venuto naturale andare a festeggiare con il presidente. Lui e tutto lo staff societario mi sono stati vicini nell’iniziale momento di difficoltà e sono contento di aver portato a casa una partita storica per la società, una vittoria nella massima serie dopo molti anni, adesso non vogliamo certo fermarci qui”.

Uno degli artefici della vittoria su Cremona è stato sicuramente Austin Freeman. La guardia americana, top scorer della prima vittoria stagionale, si è subito ambientato in serie A: “Vincere a Cremona è stato molto importante. Abbiamo realizzato nel secondo tempo che non potevamo farci sfuggire un’altra occasione e ognuno ha fatto del suo meglio per vincere la partita. La serie A, rispetto ai campionati che ho giocato in precedenza, è molto più difficile. Si incontrano squadre preparate sotto ogni punto di vista, per questo bisogna andare in campo sempre concentrati”. Con l’assenza di Flynn, Freeman si è dovuto adattare ad alcuni minuti da playmaker: “Ho giocato precedentemente in carriera nel ruolo di point guard, non è il mio ruolo preferito ma se c’è necessità sono pronto ad alternarmi con Pecile e Basile”.

La partita tra Upea Capo d’Orlando e Sidigas Avellino si giocherà domenica alle ore 18.15. Arbitreranno i signori Lanzarini, Biggi e Quarta.


Foto: Carmelo Signorino 2014