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Non una gran partita per Mirotic  (euroleague.net)

Partizan NIS Belgrade – Real Madrid 64 – 80 (Stats) (Highlights)

Nemmeno l’inferno di Belgrado ha fermato la corsa del Real Madrid, che continua a tenere aperta l’impressionante striscia di vittorie accumulate dall’inizio della stagione, sbancando la Kombank Arena in una partita tutt’altro che facile. Il Partizan ci ha provato, con orgoglio e sospinto dalla bolgia prodotta dai 20000 presenti, rimontando fino al -5 dopo l’ottimo avvio ospite (+12), imbrigliando la squadra di Pablo Laso nel terzo periodo dove i padroni di casa hanno avuto per quasi 3 minuti la palla del possibile -3, prima di capitolare a 6′ dal termine quando il Real ha cambiato marcia, chiudendo ogni spazio in difesa e trovando in Dontaye Draper e soprattutto in Rudy Fernandez gli uomini della provvidenza. Arrivano dalle loro mani le due triple che chiudono il break di 0-10 che decide la contesa, compresa la sanguinosa tripla dell’ex Toronto che indirizza la gara verso Madrid.

Bastano i primi 10 secondi per capire l’indirizzo che prenderà la gara, con Fernandez a segnare un canestro in faccia all’avversario di rara bellezza e rara antipatia. I 20000 della Kombank Arena provano a spingere il Partizan, ma con un Rudy così spietato, con i rimbalzi e i canestri di Bourousis ed il solito Mirotic il Real impiega poco a creare un divario che già al minuto 8 divide le due squadre di 10 punti. I padroni di casa cercano di contrastare la fuga dei blancos appoggiandosi ai canestri di Tarence Kinsey e ai numerosi viaggi in lunetta conquistati, ma il flebile equilibrio mantenuto strenuamente (13-18) viene spazzato via in un amen, con la tripla di Felipe Reyes a terminare il parziale di 4-11 che chiude il primo quarto (17-29).

Ma l’orgoglio del Partizan è davvero smisurato, portando i serbi a sfidare a viso aperto le torri di Pablo Laso affidandosi ai propri lunghi e a penetrazioni che portano sì a stoppate di Mejri e Bourousis, ma anche a far crescere il conto falli per la squadra ospite e a molti tiri liberi, che riducono notevolmente il distacco tra le due compagini. Il Real non riesce più a segnare anche a causa della 1-3-1 impiegata dai padroni di casa, sbaglia deciamente più dei suoi standard e soprattutto non riesce più a prendere un rimbalzo, consentendo ai padroni di casa di arrivare fino al -4 (35-39). E col palazzo trasformatosi in una bolgia, con l’inerzia della partita che sembra essere girata, ecco che gli imbattuti calano lo 0-5 che costringe Velimir Gasic al timeout per non vanificare lo sforzo prodotto dai suoi (35-44). Scelta che paga, perché il Partizan si risolleva tornando a -5, prima che una tripla al limite del legale di Rodrìguez da 9 metri mandi le squadre al riposo lungo sul 39-47.

Pausa che però sembra raffreddare ambiente e soprattutto squadre, che nei primi 5′ della ripresa collezionano un solo canestro per parte, non trovando soluzioni offensive valide tenendo bloccato il punteggio sul 41-49. La squadra di casa lascia molto spazio ai tiratori del Real che non trovano fortuna dall’arco, così come il Partizan che pur avendo per quasi 3 minuti il pallone del potenziale -3 non riesce a concretizzare, permettendo agli ospiti, con fatica, di riportare in doppia cifra il distacco con un canestro pazzesco di Fernàndez (45-56). Kinsey accorcia, ma Slaughter risponde: 49-58 all’ultimo mini-break.

Nel momento più difficile della gara, è Sergio Rodrìguez a prendersi carico dei suoi, trovando però la risposta di Bogdanovic dall’arco e delle solite penetrazioni del Partizan, che trova in Lauvergne il suo miglior interprete (57-63). Ed è a questo punto che la partita si spacca definitivamente, con il Real a calare il colpo del ko con le triple di Draper e Fernandez, che firmano il parziale di 0-10 che porta i padroni di casa sotto di 16 con meno di 5′ da giocare (57-73), infliggendo ai serbi una mazzata terrificante dal quale non riusciranno a sollevarsi. A questo punto alla squadra di Pablo Laso non resta che controllare le sfuriate di Bogdanovic e compagni, che grazie alla devastante difesa di Bourousis e Mirotic in area, alla poca precisione dall’arco del Partizan ed alla freddezza ai liberi dei blancos, vale la vittoria numero 26 della stratosferica stagione dei campioni di Spagna. Finisce 63-80.

MVP Rudy Fernàndez: Con la squadra imbrigliata, cala una tripla pazzesca che vale gioco, partita e incontro. Non sbaglia mai quando la palla pesa, aggiunge intensità in difesa e punti fondamentali alla causa dei suoi.

Partizan NIS Belgrade – Real Madrid 64 – 80 (17-29, 22-18, 10-11, 15-22)

PAR: T. Kinsey 17, B. Bogdanovic 15, J. Lauvergne 13; Rim(41): J. Lauvergne 13; Ast(12): T. Kinsey e B. Bogdanovic 3

RMA: R. Fernàndez 16, S. Rodrìguez 16, I. Bourousis 15; Rim(38): I. Bourousis 9; Ast(13): S. Rodrìguez 5


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