Alba Berlino – Real Madrid 61-79

Dal nostro corrispondente

Sergio Llull e Gustavo Ayon (ACB Photo)

Sergio Llull e Gustavo Ayon (ACB Photo)

BERLINO – La specialità dell’Alba Berlino, forse la principale rivelazione dell’Eurolega 2014/2015, è riuscire a far giocare male qualsiasi avversario, mettendola sul piano dell’intensità, di un basket equilibrato, non sempre spettacolare ma efficace anche contro i massimi calibri, come ha dimostrato il sorprendente successo all’esordio in Top 16 contro il Barcelona. Ci hanno provato anche contro il Real Madrid, gli intrepidi uomini di Sasa Obradovic, ma non sono riusciti a portare a termine l’impresa come invece era riuscito loro contro gli “acciaccati” catalani. La vittoria, come da pronostico, è andata ai blancos, che l’hanno legittimata (pur se non nell’ampia misura) con superiorità tecnica, fisica e soprattutto in quel gioco astuto, “sporco” al limite del regolamento, che distingue sensibilmente l’Eurolega dai campionati nazionali. E le grandi come il Real da squadre di seconda fascia come i berlinesi.

Quintetti base
Alba: Hammonds, Renfroe, Giffey, McLean, Banic
Real: Llull, Rivers, Fernandez, Reyes, Ayon

Per circa metà del primo quarto la miglior squadra in campo è l’Alba, che pressa a tutto campo e attacca con raziocinio trovando un incoraggiante 10-5 con un paio di guizzi di Niels Giffey. La reazione delle merengues non si fa attendere: quando dalla panchina entrano Rodríguez, Carroll, Nocioni e Bourousis, del resto, una squadra molto meno profonda come l’Alba deve per forza pagare dazio in qualche modo. In questo caso, subendo un lento ma inesorabile parziale di 0-10 che ribalta la situazione, prima che un sussulto d’orgoglio dei berlinesi ristabilisca un sostanziale equilibrio alla prima sirena (15-16).

Quando sembra che il Real possa iniziare a guadagnare terreno con un ottimo K.C. Rivers, però, l’Alba si conferma squadra tenace come poche, e trova addirittura il controsorpasso rimanendo in vantaggio (pur se risicato) per gran parte del secondo quarto. Il Real gioca duro e gli arbitri lo puniscono con un antisportivo a Rodríguez, ma Chacho e compagni ne approfittano per lavorarsi gli arbitri traendone profitto nel resto della gara (pesante il terzo fallo fischiato a Marko Banic al 17′, soprattutto in virtù dell’assenza del centro di riserva Wohlfarth). Gli uomini di Pablo Laso faticano ad aggiustare la mira di fronte alle tentacolari marcature gialloblù, ma anche i padroni di casa, con Leon Radosevic anello debole non solo in difesa, non fanno meglio, e tenta e ritenta il Real riesce a mettere la freccia a ridosso dell’intervallo lungo (34-36).

L’occasione per riprendere le redini dell’incontro si presenta all’Alba a inizio ripresa, e dopo quasi 200” di retine “inviolate” (con capitan King sacrificato anche da “4”) ecco il temporaneo sorpasso tedesco. Giusto il tempo di aggiustare la mira e il Real, con tre triple consecutive, inizia a prendere il largo (40-47 al 27′) costringendo coach Obradovic a un doveroso time-out. I vicecampioni di Germania provano a reagire nuovamente, ma l’allungo madrilista è di quelli “decisi” e nemmeno gli strepiti del pubblico berlinese hanno effetto. Anzi: Rudy Fernández, stuzzicato da alcuni spettatori a bordo campo, reagisce di personalità e firma un +9 che, rincarato dal +11 griffato Sergio Llull, sa di punto di non ritorno.

E infatti, mentre Laso dà fondo alla propria panchina mantenendo alta l’intensità a scapito della produttività offensiva, l’Alba va fisiologicamente spegnendosi, con l’evidente sintomo di numerose palle perse e pesanti errori di lucidità sotto le plance che vanificano gli encomiabili tentativi di rimonta guidati da Banic e Alex Renfroe. Alex King, a dire il vero, ha la palla del potenziale -7 a 150” dalla sirena finale, ma l’errore di un giocatore solitamente glaciale come il capitano biancoblù conferma che la partita è andata, e il Real ne approfitta per arrotondare il bottino. Con entrambe le squadre, tutto sommato, soddisfatte: l’Alba perché cade con onore di fronte a una candidata al titolo di campione d’Europa, il Real perché può continuare senza intoppi – per ora – il suo cammino verso l’obiettivo di cui sopra.

Alba Berlino – Real Madrid 61-79
Alba: A. Renfroe 13, J. McLean 12, N. Giffey 8.
Real: S. Llull 13, S. Rodríguez 12, K. Rivers 11.