Prova solida per Daniel Hackett (Foto: Savino Paolella)

Prova solida per Daniel Hackett (Foto: Savino Paolella)

EA7 Emporio Armani Milano
Cerella: 6,5. Tanto impegno in difesa e sulle palle vaganti, si vede poco in attacco ma non è il suo lavoro.
Melli: 6,5. Condizionato dai falli a inizio gara, spara due triple importanti nel secondo tempo, compresa quella nel finale che chiude definitivamente i giochi.
Hackett: 6,5. Grande aggressività sul portatore di palla, presenza a rimbalzo e qualche canestro compensano le polveri bagnate dall’arco (0/4).
Kangur: 4. Giocatore da recuperare mentalmente, non è accettabile che un tiratore designato continui a collezionare 0/4 da tre punti.
Langford: 9. Partita pazzesca da 29 punti con 10/14 dal campo e pochissime forzature; e, per di più, si fa sentire anche in difesa e a rimbalzo.
Samuels: 7. Partita di sostanza da 10 punti e 7 rimbalzi. Attacca con decisione in post basso contro il più lento Stimac e l’addormentato Vázquez; se non sbagliasse così spesso da 2 cm e confezionasse qualche canestro e fallo in più (anziché solo fallo) farebbe davvero un bel salto di qualità.
Wallace: 4. Una comparsata da 6 minuti in cui, praticamente, non combina niente.
Lawal: 5. Con lui in campo Stimac sembra Shaq: troppo leggero per un avversario del genere, non sposta neanche in attacco, dove sbaglia una schiacciata e chiude con 1/5 al tiro.
Moss: 6. Solito lavoro in difesa, preoccupantemente assente in attacco.
Jerrells: 7. Va sempre a sprazzi, ma nello “sprazzo” giusto è capace di mettere canestri difficili in momenti caldi della gara; chiude con 13 punti e 3/6 da tre.

dragic

Per Zoran Dragic prestazione tutto sommato deludente (Foto: Savino Paolella)

Unicaja Málaga
Sabonis: 5. Il giovanissimo figlio di Arvydas (17 anni) dimostra tutta la sua inesperienza nei 5 minuti in campo. Ma era il caso di metterlo in campo in una gara così delicata?
Vidal: 5,5. Meno di 5 minuti per mettere un po’ di pressione sulle guardie in difesa, ma non brilla particolarmente.
Calloway: 4. Non combina assolutamente niente per 16 minuti; anzi, perde 3 palloni e non segna nemmeno un punto, né serve un assist, né dà l’impressione di sapere cosa fare con la palla in mano.
Suárez: 6. Inesistente per tre quarti, ha il merito di essere uno dei protagonisti del tentativo di rimonta nell’ultimo periodo.
Granger: 5. Sbaglia parecchio (1/7), ma almeno non è dannoso nelle scelte come il suo compagno di reparto Calloway.
Vázquez: 4. Vaga in campo senza sapere bene cosa fare; a tratti imbarazzante.
Toolson: 5,5. Condizionato dai falli precoci, gioca poco e si innervosisce.
Kuzminskas: 5. Parte in quintetto, non combina granché e Plaza lo tiene in panchina per tutto l’ultimo quarto. Un motivo ci sarà…
Dragic: 5,5. La sua carica agonistica c’è, i contatti in difesa ai limiti (se non oltre) del fallo, pure. Eppure, contro Hackett trova pane per i suoi denti. Avrebbe potuto dominare una gara del genere, invece finisce con l’autoeliminarsi.
Hettsheimeir: 5. In 3 minuti una tripla e una banale palla persa nei pressi del canestro. Ah, sarebbe un centro…
Caner-Medley: 7,5. Dotato di una tecnica sopraffina, mette in mostra ciò che sa fare… quando i compagni gli danno la palla. Cosa che non succede spessissimo, specie nella prima metà di gara. Chiude comunque con 18 punti (6/12 al tiro), 4 rimbalzi, e la sensazione che avrebbe potuto fare molto di più.
Stimac: 7. Protagonista a sorpresa nel primo quarto, quando abusa di Lawal in area e segna 9 dei suoi 13 punti totali. Poi si spegne un po’, ma a rimbalzo si sente (11, di cui 4 in attacco).