Anadolu Efes Istanbul – EA7 Emporio Armani Milano 61-60 (Stats) (Highlights)

Cosa c’è di peggio che perdere per un tiro da ben oltre la metà campo? Non si può che definire come “beffa” quanto accaduto stasera a Istanbul, dove al termine di una gara con tanti alti e bassi ma tutto sommato equilibrata, la bella rimonta milanese degli ultimi minuti viene vanificata da due errori dalla lunetta, problema ancora irrisolto della squadra di Luca Banchi e, soprattutto, dalla preghiera lanciata da Zoran Planinic sulla sirena da oltre 20 metri.
Tiri circensi a parte, il problema di Milano contro l’Efes, incontrato svariate volte negli ultimi anni, è sempre stato lo strapotere fisico in area dei turchi, soprattutto a rimbalzo d’attacco. E, anche questa volta, Gonlum e soci si fanno sentire fin dall’inizio (6-2), ma a poco a poco la pressione difensiva milanese riesce a mascherare questo handicap, costringendo i turchi a stare lontani dall’area. Dall’altra parte, tutto si basa su Samardo Samuels, che, ben servito dai compagni, segna 8 punti nei primi dieci minuti (e qui si fermerà), compresi i due canestri di fila che danno il +3 (14-17) al termine del primo quarto. All’inizio del secondo, cambia il protagonista, ma non l’inerzia: Curtis Jerrells, appena entrato, piazza 8 punti in fila in poco più di tre minuti (e anche lui qui si fermerà) e Milano tocca il +10 (15-25). Poi, però, qualcosa si blocca: un paio di triple sbagliate e un paio di palle perse tengono fermo il punteggio dei biancorossi e ridanno vigore ai turchi, che con un break di 9-0 con Gonlum e Vasileiadis protagonisti si riportano a -1. Milano capisce che deve ripartire dalla difesa per fermare l’emorragia, e così accade: Moss recupera palla e Langford concretizza in contropiede, e nell’azione successiva è lo stesso Moss a infilare la tripla del +6, che torna a essere +8 con due liberi di Hackett (24-32). Il finale del secondo quarto, però, è di nuovo turco, con Batuk e Bjelica a fissare il -4 (30-34) su cui si va negli spogliatoi.
Il rientro in campo è positivo per la squadra ospite, che torna subito a +7 con un tiro da tre di Melli, ma il momento positivo dura poco. Per l’Efes si sveglia infatti Dusko Savanovic, che dopo un primo tempo da 0 punti ne segna 8 nel solo terzo quarto e contribuisce in maniera determinante alla rimonta dei padroni di casa. Milano prova a giocare ancora la carta della difesa, e per un po’ funziona, con Planinic e Gordon costretti a prendersi tiri forzati; ma anche l’Efes inizia ad aumentare pressing e fisicità, e l’Olimpia fa davvero fatica a fare canestro. Balbay segna così in contropiede dopo una brutta palla persa di Gentile e poi, nel finale del quarto, una tripla del redivivo Planinic e un canestro di Savanovic riavvicinano l’Efes a -2 (43-45).
E i turchi non si fermano: Balbay, Bjelica e di nuovo Savanovic chiudono il parziale di 17-2 che dal -9 porta l’Efes a +6 (51-47) con poco più di 7 minuti sul cronometro. Milano è nel pallone, ma ha il merito di non darsi per vinta, e, ripartendo ancora una volta dalla difesa, ribalta nuovamente la gara, recuperando palla con Wallace e costringendo Planinic all’infrazione di 24 secondi, mentre in attacco arrivano finalmente punti con due liberi di Wallace e due triple di fila dello stesso Wallace e di Hackett, che segna il +2 con 27 secondi sul cronometro. L’Efes va da Vasileiadis, che sbaglia la tripla, ma il solito Gonlum cattura l’ennesimo rimbalzo offensivo (8 su 14 totali) e lo converte in due punti. Banchi chiama timeout, ma sulla rimessa l’Efes sceglie di fare fallo, per giocarsi tutto in attacco; la scelta paga, perché Hackett fa solo 1/2, ma Savanovic, dall’altra parte, dopo essersi liberato al tiro lo sbaglia. Il rimbalzo è preda di Langford, che viene mandato in lunetta con soli 2 secondi sul cronometro. Sembra fatta, ma anche la guardia biancorossa segna solo un libero, il primo, e sul secondo arriva una delle beffe più clamorose della storia recente dell’Olimpia Milano: Planinic cattura il rimbalzo e lancia una preghiera sulla sirena dall’altezza del suo tiro libero. La palla prende il tabellone, entra e regala all’Efes la prima vittoria nelle Top 16.
Vittoria fortunata per i turchi, sconfitta amarissima per Milano, che nonostante le notevoli difficoltà del secondo tempo ha avuto il merito di crederci fino alla fine e di arrivare a un passo (anzi, a una ventina di metri abbondante) dal secondo posto nel girone.

Anadolu Efes Istanbul – EA7 Emporio Armani Milano 61-60
Efes: D. Savanovic 13, M. Bjelica 9, D. Balbay, K. Vasileiadis e Z. Planinic 8. Rim (40): K. Gonlum 14. Ass (14): J. Gordon 5.
Milano: K. Langford 18, S. Samuels e C. Jerrells 8. Rim (34): N. Melli 6. Ass (9): D. Hackett, K. Langford e D. Moss 2.


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