(Foto Savino PAOLELLA 2015)

Vitoria potrebbe essere stata l’ultima fermata per Repesa (Foto Savino PAOLELLA 2015)

Milano è in rottura prolungata e anche a Vitoria la serata europea va come nelle previsioni anche se, toccato il fondo (-21 a fine terzo quarto), la squadra ha reagito rientrando in partita prima che Causeur (22 punti con 9 tiri dal campo) completasse la sua magica serata chiudendo la sfida con un paio di magate difensive.

Sconfitta pesante che sa di addio anticipato alla corsa alle Top16, anche se la vittoria dell’Olympiakos a Zagabria tiene ancora accese residue speranze. Milano, sempre priva di Macvan, prova a metterci un pò di intensità e a mischiare le carte con accenni di match-up ma Vitoria è una macchina da dietro l’arco (9/10 in avvio, 10/14 all’intervallo lungo) e spinta da un Causeur da percorso netto nel primo quarto (14 punti, 3/3 da 3, 21 di valutazione) dilata subito il vantaggio già in doppia cifra dopo la prima pausa. Milano ha molto da Barac (chiude con 16 punti e 12 rimbalzi, di cui 5 in attacco) e molto poco da McLean, Lafayette e da un irritante Simon. Anche Gentile è molto nervoso e prova a risolvere i problemi da solo, ovviamente con scarsi risultati, tanto che Repesa preferisce partire senza di lui in avvio di terzo quarto, cambiando idea quando Vitoria, quasi senza spingere, vola fino al +20 che diventa +21 poco prima di fine terzo quarto. Ed è proprio il capitano, insieme ad un combattivo Cerella, che regala l’unico e ultimo sussulto di Milano, che firma un pazzesco 21-5 in meno di 6′ che la riporta sul -5, prima che Causeur e due triple di Adams e Bourousis la riportino sulla doppia cifra di distacco e chiudano il match.

LABORAL VITORIA-EA7 MILANO 94-82 (28-19, 24-18, 20-17, 22-28)

VIT: Causer 22, Adams 20, James 18

MIL: Gentile 24, Barac 16, McLean 13

PAGELLE

Bruno Cerella, idolo del Forum (Foto: Alessia Doniselli)

Brunito ci mette il solito cuore (Foto: Alessia Doniselli)

Gentile 6.5 – Partita in chiaroscuro per il capitano milanese, che parte piano cercando di coinvolgere i compagni poi, quando Vitoria allunga, cerca di mettersi in proprio senza troppa fortuna iniziando ad innervosirsi. Repesa prova a farlo rifiatare e quando rientra in campo trascina Milano fino al -5, poi però perde due palloni e i baschi scappano di nuovo.

Jenkins 5.5 – Prova ad alzare i ritmi in attacco ma non ha nè il passo nè tanto meno la leadership per spingere la squadra. Si perde nel terzo quarto e non rivede più il campo

Cinciarini 6.5 – Finalmente una gara decente per il play della nazionale, che gioca con il piglio giusto nel primo tempo, provando anche qualche iniziativa personale, attività finora sconosciuta in stagione. Limitato dai falli nel primo tempo, a cavallo tra terzo e ultimo quarto prende fiducia e finalmente è in campo con la faccia dei giorni migliori ed è tra i protagonisti della inutile rimonta.

McLean 5.5 – Ancora una serata tra alti e bassi, in cui spesso è costretto a giocare da “5” con risultati non sempre positivi. Cerca di ritrovare il passo della scorsa stagione ma forse in questo momento è meglio dare una mano alla squadra piuttosto che provare ad uscire dal proprio tunnel personale.

Barac 7 – Il migliore di Milano fino a quando l’energia lo ha sorretto. Presente a rimbalzo sia in difesa che in attacco, gioca bene il pick&roll facendosi trovare sempre pronto sugli scarichi. Nel finale paga la fatica e deve cedere il passo ma, con Macvan ancora fuori, la sua partita è decisamente la notizia più bella per i tifosi Olimpia.

Hummel 6 – Stasera ritrova anche il tiro e poi riesce anche a fare molte cose utili per la squadra, lottando a rimbalzo e provando a cercare le giuste spaziature per dare fluidità all’attacco.

Simon 4 – Irritante è probabilmente un termine forte ma non fa nulla per farci ricredere. Gioca con sufficienza su entrambe le metà del campo cercando di mettersi in partita con tiri senza senza logico e tattico. Repesa prova a scuoterlo in avvio di terzo quarto lanciandolo in quintetto ma senza sortire alcuna reazione.

Lafayette 4.5 – Un filo meglio di Simon, ma solo perchè da lui ci si aspetta molto di meno. Confusionario in attacco, trasparente in difesa.

Magro s.v. – Piccolo cammeo per far respirare Barac.

Cerella 6.5 – Brunito ha tutti i suoi limiti in attacco ma, a differenza di molti compagni, ci mette la garra e basta e avanza in questa serata, perchè è proprio così che Milano ha una scossa in avvio di ultimo quarto e rientra quasi inaspettatamente in partita.

Repesa 5.5 – Le voci che danno Pianigiani già sulla porta non sono sicuramente il massimo per dare serenità a lui e alla squadra ed in campo, purtroppo si vede. Alle prime difficoltà ecco la faccia triste, vista spesso in Europa in questo mese. Neanche negli spogliatoi riesce a dare la scossa giusta ma quando la squadra è sul baratro si affida all’orgoglio italiano (Gentile, Cinciarini e anche Cerella) che produce il break che rimette in partita la squadra. Qui gli arbitri gli fischiano un tecnico, forse nell’unico momento in cui sta incitando la squadra a difendere, ma probabilmente non era il caso di entrare due metri in campo per farlo. Vitoria potrebbe essere stata la sua ultima fermata anche se con Venezia alle porte sarebbe forse il caso di aspettare, tanto l’Europa è andata e magari per il campionato vale la pena fare qualche riflessione in più.


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