Gara incredibile al Forum tra EA7 Milano e Maccabi Tel Aviv, nella gara-1 dei play-off Eurolega. Milano domina per 38′, dimostrando di avere molte più armi a propria disposizione, poi si spegne la luce ed il Maccabi con tutta l’esperienza del suo roster porta la gara all’overtime, con un parziale di 15-3 negli ultimi 2 minuti. Ecco le pagelle di questa rocambolesca sconfitta.

EA7 MILANO

Gani Lawal, inarrestabile nel secondo quarto (Foto: Alessia Doniselli)

Gani Lawal, inarrestabile nel secondo quarto (Foto: Alessia Doniselli)

Cerella 5.5: quando entra in campo il Forum alza il volume di qualche decibel, segno dell’ormai indiscutibile ruolo di nuovo idolo del popolo biancorosso. Purtroppo Brunito da Bahia Blanca questa volta non riesce ad incidere come altre occasioni, provando a metterci la solita intensità difensiva ma senza i picchi delle gare precedenti.

Melli 6+: non ha un compito facile, opposto al talento smisurato di David Blu. Soffre in difesa, ma in attacco nel primo tempo è l’anima del primo break Olimpia, facendo la voce grossa a rimbalzo su entrambe le metà del campo. Cala un pò alla distanza e nel finale è lo sfortunato protagonista del fallo antisportivo che permette al Maccabi di agganciare l’Olimpia sullo striscione di arrivo.

Hackett 5.5: gara da montagne russe per Danny-boy. Parte piano ma lentamente ingrana le marce alte, soprattutto nella metà campo difensiva, dove un paio di furti innescano la transizione biancorossa che alimenta il break del secondo quarto. Si rabbuia quando Banchi lo sostituisce a fine secondo quarto, dopo un fallo ingenuo su Hickman, e nella ripresa fatica a rientrare nel match, prima di tirare fuori gli attributi nell’ultimo quarto attaccando il canestro e trovando i punti che sembrano della tranquillità. Sulla sua coscienza i liberi sbagliati nel finale e la sensazione che la squadra abbia giocato peggio quando era da solo a gestire l’attacco.

Kangur 6.5: al netto uno dei migliori dell’Olimpia, quando entra porta in campo tutta la sua intensità difensiva e grande presenza a rimbalzo (5 in totale di cui 2 in attacco), e quando ne ha la possibilità mette anche una tripla che sembra spaccare definitivamente la gara. Banchi sa cosa può dargli e lo utilizza con grande oculatezza come agente speciale.

Langford 6: gara dai due volti per il grande ex. Parte piano cercando di non forzare, mette i primi punti sul buzzer del primo tempo e da lì mette in mostra una ripresa da 16 punti, in cui gioca per sè ma anche per i compagni (5 assist). Macchia però la sua prestazione con un finale di partita in cui forza troppo, perdendo una sanguinosa palla che permette al Maccabi di mettere la testa avanti, ma soprattutto sbagliando i liberi che potevano valere il vantaggio nella serie. Ma doveva essere per forza lui, senza tante energie, il go-to-guy?

Samuels 7.5: il migliore dell’Olimpia insieme al compagno di reparto Lawal. Banchi lo manda in campo a fronteggiare Schortsanitis, soffre qualcosa in difesa ma nella metà campo offensiva manda fuori giri Big Sofo, segnando da tutte le posizioni, compresa la ormai classica tripla frontale, e catturando 7 rimbalzi. Sempre più indirizzato verso la strada che lo potrebbe portare a diventare un centro dominante in Eurolega.

Lawal 7.5: stesso discorso fatto per il compagno di reparto. Banchi li utilizza in modo perfetto, facendo si che Lawal si accoppi a Tyus, giocatore più malleabile per lui. Il lungo nigeriano sciorina un secondo quarto forse tra i migliori della sua carriera, tra schiacciate, rimbalzi e stoppate, tenendo lontani dal canestro gli esterni del Maccabi. Cala un poco nella ripresa, in concomitanza con la crescita di Tyus, ma se Milano aveva le mani sul match grande merito era suo.

Moss 7: chirurgico. Prende 6 tiri, quelli che il flusso della gara gli concede, tutti dalla sua amata mattonella mettendone 3, tutti in momenti importanti della partita. Il solito uomo ovunque in difesa dove limita a guardare la partita tutti gli uomini a cui è accoppiato. La solita solida partita del vero collante di questa squadra.

Jerrells 5.5: guardi il tabellino e pensi che Curtis sia stato uno dei migliori, ed effettivamente il suo impatto nel secondo quarto sembra spaccare la partita e far prendere il volo a Milano. Nel finale però ha grandi responsabilità, quando tiene ferma la palla, facendo morire tre azioni offensive con il suo continuo palleggiare sul posto per cercare poi la disperata conclusione personale.

Coach Banchi 6: il voto è la media tra il 7 dei primi 38′ ed il 5 del resto della gara. In conferenza stampa pre-gara aveva parlato di atteggiamento giusto con cui approcciare la gara e la sua squadra lo ha seguito con grande abnegazione, facendo la partita e disinnescando qualsiasi tentativo di Blatt di mischiare le carte. Nel finale però sono venuti fuori vecchi fantasmi, forse errori di inesperienza a questo livello (era anche la sua prima partita da capo-allenatore in un play-off Eurolega), fatto sta che la sua squadra ha smesso di attaccare, segnando solo dalla lunetta negli ultimi due minuti e permettendo al Maccabi di vincere una gara che forse aveva già dato per persa. Anche nel supplementare ha mancato di lucidità, non trovando soluzioni a Hickman e Rice e dando ad un Langford chiaramente stanco le chiavi dell’attacco.

MACCABI TEL AVIV

Tyrese Rice, decisivo nel finale (Foto: Alessia Doniselli)

Tyrese Rice, decisivo nel finale (Foto: Alessia Doniselli)

Rice 8: si potrebbe discutere che per oltre 35 minuti la sua partita era da mal di testa, come più o meno tutta la sua stagione. Improvvisamente si accende, diventando praticamente immarcabile per qualsiasi giocatore Olimpia. Mette insieme 13 punti tra il finale di partita e l’overtime guidando i compagni all’insperata vittoria. La frase di un giornalista israeliano in sala stampa è emblematica “Crazy game, it’s a game for Tyrese Rice“.

Smith 5+: non è stata una grande stagione per l’ex-Benetton, la gara del Forum lo conferma. Si muove lento sul campo, cercando di accendere la fiamma ormai spenta del talento. Se poi sulla sua strada trova un Moss in forma, l’impresa diventa difficile. Ha quanto meno il merito di capire che non è serata, limitandosi a giocare di sponda, prendendo solo 5 tiri in 24′.

Hickman 8+: insieme a Rice l’uomo che ha girato la gara. Si guadagna qualcosina in più del compagno perchè, a nostro avviso, ha cercato nel corso di tutta la gara di mettere in ritmo i compagni eseguendo il piano partita del suo allenatore. Quando si è trovato spalle al muro, ha deciso di prendere in mano il comando delle operazioni e non si è più fermato. Mette insieme 19 punti tra ultimo quarto e overtime, tirando con il 70% (!) dal campo e soprattutto facendo percorso netto dalla linea della carità. Il suo amico ed ex-compagno Daniel Hackett probabilmente se lo sarà sognato per tutta la notte.

Ingles 6.5: non sta dando più l’apporto della prima parte di stagione, ma resta un giocatore chiave nello schema tattico di Blatt ed anche in gara-1 dimostra, a tratti, questa sua attitudine. Ci mette la solita intensità difensiva, riuscendo ad essere più efficace di Blu, aiutando molto a rimbalzo.

Tyus 6.5: punzecchiato dai tifosi Olimpia per i suoi trascorsi a Cantù, subisce per larghi tratti Lawal e non sembra in grado di dare a Blatt quel cambio credibile di Schortsanitis, di cui il tecnico americano avrebbe bisogno. Però sale piano piano di intensità e nel finale è l’unico, oltre a Rice e Hickman, a fare canestro garantendo anche un punto di riferimento sotto canestro che farà la differenza a conti fatti.

Pnini 5.5: giocatore indecifrabile che rappresenta un arma tattica importante per Blatt, ma quando si nasconde nelle pieghe del match diventa poco utile. Ieri era una di quelle sere, la sua presenza passa inosservata ai più.

Ohayon 5+: vedi sopra. La talentuosa point-guard israeliana non accende la squadra e sparacchia dall’arco (1/6) senza dare nulla al suo allenatore. In difesa patisce il primo passa di tutti gli esterni biancorossi e nel finale Blatt, quasi per disperazione, gli preferisce l’agilità di Rice.

Blu 6: inizia la partita portando a scuola Melli nella metà campo offensiva, con i suoi movimenti eleganti ed il suo morbidissimo tiro, che è un piacere per gli occhi. In difesa però subisce tanto, troppo, soprattutto a rimbalzo, non garantendo l’adeguata copertura. Blatt lo congela in panchina fino all’inizio dell’ultimo quarto quando prova ad affidarsi alla sua esperienza, ma senza reali risultati.

Schortsanitis 7: trasforma in due punti quasi tutti i palloni che tocca (7/9, 17 punti in 15 minuti di utilizzo), mette in grossa difficoltà Samuels che proprio non riesce a contenerlo. Ma è anche vero che in difesa, al secondo cambio e al terzo ribaltamento, ha la lingua che tocca terra e non riesce più a seguire gli avversari, subendo di conseguenza anche a rimbalzo. Un fattore ma con autonomia più che ridotta.

Coach Blatt 7: il voto più che alla partita è alla stagione, perchè con un Maccabi così arrivare ai play-off ed essere anche in vantaggio nella serie è più che un miracolo. E lui ne è l’artefice. Non ha grandi armi per sfidare Milano, lo sa e fa di necessità virtù, affidandosi a Big Sofo nei pochi minuti che riesce a tenerlo in campo, per il resto prova diversi quintetti per mischiare le carte e far pensare Milano, ma soprattutto sa che i suoi giocatori hanno una grande esperienza internazionale, ne hanno vissute tante e saranno sempre dentro il match, anche quando si trovano sotto di 12 a due minuti dalla fine. Ha la fortuna di buttare dentro per disperazione (verso Ohayon) Tyrese Rice nel momento giusto.


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