Dopo le prime due gare di Madrid nessuno pensava che l’Olympiacos riuscisse a tornare in Spagna, per difendere il doppio titolo in gara-5, con quel Real Madrid che, nonostante tutto, sembra ancora il principale candidato a sostituire i greci sul trono di Europa. Ecco cosa le gare di Atene hanno detto, in attesa della resa dei conti di domani.

UPS

Bryant Dunston

Bryant Dunston (foto euroleague.net)

BRYANT DUNSTON (centro, Olympiakos): dopo gara-1 molti lo avevano messo sul banco degli imputati e con lui la dirigenza dell’Olympiacos, che aveva puntato sul centro ex-Varese per riempire l’area. Già in gara-2 aveva dato segni di risveglio, ma al Pireo ha tirato fuori tutta la sua forza dirompente (in attacco) e tutta la sua intimidazione (in difesa). Bartzokas gli ha dato una mano affiancandogli gente che non si facesse battere facilmente in 1vs1, lasciando Petway marinare in panchina, ma il resto l’ha fatto lui cancellando dalla sfida Bouroussiss. 17 punti, 9 rimbalzi, 3 assist ed 1.5 stoppate a partite, i numeri della settimana, con cui torna a Madrid per completare il lavoro.

L'enorme catino della Peace and Friendship Arena vuoto, come sarà anche per la gara (foto stadia.gr)

Mancherà all’Olympiacos l’atmosfera della Peace and Friendship Arena  (foto stadia.gr)

PEACE&FRIENDSHIP ARENA: si è sempre fantasticato sulla capacità di questo impianto nel trasformare i giocatori di casa, facendoli diventare quasi imbattibili. Gara-3 e gara-4 sono state un esempio di questa fantasia, un clima di passione e amore, con la giusta intimidazione per avversari e (in parte) arbitri. I tifosi hanno letteralmente spinto oltre l’ostacolo l’Oly in gara-3, quando il Real sembrava sul punto di portare via partita e coppa, ed hanno alzato il volume di diversi decibel in gara-4 durante gli attacchi decisivi del Real, annebbiando la vista ai blancos. Per l’Olympiacos giocare a Madrid sarà difficile soprattutto perchè mancherà l’atmosfera del Pireo.

DOWNS

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Nikola Mirotic, il grande assente di gara-3 e gara-4 (foto euroleague.net)

NIKOLA MIROTIC (ala, Real Madrid): difficile salvare qualcuno nel Real, dopo la due giorni di Atene. A turno tutti hanno giocato sotto le loro possibilità, ma chi sicuramente ha fatto peggio è proprio la talentuosa ala della cantera. Si è praticamente nascosto non riuscendo ad incidere in attacco nè tanto meno a coprire a rimbalzo nella metà campo difensiva. Da fantastica arma tattica si è trasformato in peso per Laso, che spesso ha preferito rinunciare a lui per riuscire ad avere maggiore copertura difensiva. 14 punti, 7 rimbalzi e 8 di valutazione…non i numeri di gara-4 ma quelli della settimana. A Laso e al Real servirà il miglior Mirotic tra 24 ore.

Una strordinaria utlima frazione ha permesso a Rodrìguez e compagni di conservare l'imbattibilità (ACB Photo: E. Estrada)

Un suo errore dalla lunetta nel finale ha segnato gara-3 (ACB Photo: E. Estrada)

I LIBERI DEL REAL: mentre leggiamo gli ups&downs le squadre sono in volo verso Madrid, un volo che probabilmente avrebbe preso solo il Real se la mano di Rodriguez e Llull, negli ultimi secondi di gara-3, non fosse tremata davanti al muro di folla della Peace&Friendship Arena, facendogli sbagliare due liberi sanguinosissimi, che hanno dato all’Olympiacos la possibilità di giocarsi gara-4. Ma è il 65% di tutto il Real in gara-3 che grida vendetta e che costringe i blancos ad un effort ulteriore per riuscire a raggiungere le Final Four.


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