CRVENA ZVEZDA BELGRADO-CSKA MOSCA 71-78 (0-3)

Milos Teodosic

Un Milos Teodosic a corrente alternata, piazza un paio di bombe che spaccano in due la gara nel terzo quarto (foto di Claudio Devizzi)

Sporca, brutta e (un pò) cattiva. Piena di talento, forse non abbastanza per arrivare in fondo ma il CSKA Mosca è la prima squadra a staccare il biglietto per le Final Four di Berlino, passando anche nella infuocata Kombank Arena e chiudendo la serie con un coraggioso e ammirevole Crvena Zvezda. E pensare che quella di stasera è la versione migliore della squadra di Itoudis che abbiamo visto nella serie. Una squadra che continua a vivere del suo talento, a parlare con lo specchio e a chiedere chi é la più bella del reame, ma che per una sera ha dovuta anche e soprattutto sporcarsi le mani e mettersi a studiare per superare l’ostacolo Stella Rossa. Perché tornare a giocare nella bolgia di Belgrado tra 48 ore sarebbe stato molto pericoloso.

Itoudis fa vedere di aver fatto i compiti a casa nel weekend, proponendo da subito Hines e Vorontsevich in quintetto contro Zirbes e la mossa funziona perché i russi riescono a limitare molto bene il gioco interno del Crvena Zvezda, limitando non solo Zirbes ma anche un molto più volenteroso Stimac (12 punti, 8 falli subiti, tra i migliori dei suoi), tenendo meglio anche al rimbalzo in difesa (saranno 10 i rimbalzi offensivi per i serbi, meno dei 15 di gara-1 e dei 12 di gara-2). La difesa del pitturato del CSKA è anche la chiave su cui Itoudis costruisce la vittoria, perché gli esterni non sono costretti a collassare e lasciare tiri aperti come successo negli altri due episodi della serie. Ed è così che i serbi faticano a trovare ritmo in attacco, non riuscendo ad aprire l’area con il tiro da 3 (4/18 alla fine) e dovendo giocare un basket che poco si addice alla squadra di Radonjic, soprattutto in una serata in cui Kinsey (3/9 e -11 di plus/minus) fatica ad entrare nel match, tanto che sarà panchinato a metà terzo quarto per non vedere più il campo, Jovic non trova ritmo anche per colpa dei falli (già 3 nei primi 15′) ed il solo Miller riesce a sostenere i vari Stimac, Dangubic e Simonovic. Nonostante tutto, il Crvena partendo dalla difesa tiene botta ed ha l’inerzia in mano nella prima parte di gara, costringendo il CSKA a fare molta confusione in attacco, entrando nel match con un improbabile 1/7 e 4 palle perse in 6 minuti ed a nulla serve questa volta l’ingresso di un Teodosic molto confusionario, che perde 4 palloni nei primi 20 minuti segnando solo dalla linea della carità.

Eppure, quando dopo 14 minuti alzi gli occhi al tabellone il punteggio recita 25-25 ed alla pausa lunga è +1 CSKA, con la strana sensazione che il Crvena Zvezda questa volta cederà le armi molto prima. I serbi provano a mettere in campo tutta la loro aggressività, ma il prezzo da pagare sono il terzo fallo di Miller ed il terzo e quarto di Dangubic, che mandano i padroni di casa in bonus in poco più di tre minuti dall’inizio del terzo quarto. Qui la gara gira definitivamente, soprattutto con la carta Aaron Jackson, che Itoudis si gioca insieme a Teodosic. L’americano smazza due-tre cioccolatini che i compagni trasformano in una serie di triple (5/7 nel terzo quarto, 8/16 nei secondi 20 minuti per il CSKA) che spaccano in due la partita, con un break di 21-7 esterno negli ultimi 6 minuti del terzo quarto che spingono i russi oltre la doppia cifra di vantaggio per la prima volta in tutta la serie. La gara finisce qui, nonostante Miller (15 punti e 5 rimbalzi) e Simonovic diano un ultimo sussulto alla Kombank Arena, riportando addirittura sul -1 il Crvena e poi ancora sul 68-70 a poco più di 2′ dalla sirena finale. Ma due triple in un amen di Kurbanov e De Colo mandano i titoli di coda. Onore al Crvena Zvezda per la bellissima stagione, per il CSKA l’appuntamento è a Berlino ma per arrivare in fondo servirà molto di più di questa versione riveduta e corretta.

Nando De Colo, glaciale ai liberi con un 12/12 (Fabrizio Stefanini 2015)

Un positivo Nando De Colo, dopo le opache prestazioni dei primi due episodi della serie (Fabrizio Stefanini 2015)

MVP – Difficile trovarne uno nella gara del CSKA Mosca. Gran partita difensiva (e decisiva) di Hines su Zirbes, così come è stata importante la gestione di Jackson nella metà del terzo quarto, per non parlare della efficienza di Kurbanov (12 punti, con 6 tiri, più 6 rimbalzi). Vogliamo però premiare Nando De Colo (20 punti, 7/9 da 2, 3 rimbalzi, 2 assist e 9 falli subiti) e per due motivi. Il primo perché nella prima parte di gara ha sostenuto l’attacco fin troppo evanescente e scontato del CSKA Mosca. In secondo luogo perché è stato molto (e giustamente) criticato dopo le prime due gare per un atteggiamento un pò passivo e rinunciatario, senza mostrare quella intensità che in gare di playoff è assolutamente necessaria. Oggi aveva una faccia ed un linguaggio del corpo diverso, e la tripla finale dall’angolo che ha messo i chiodi sulla bara sta lì a dimostrarlo.


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