UNICS KAZAN – ASVEL VILLEURBANNE 88-79

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Finalmente una prova convincente di James White (fonte euroleague.com foto di filip vanloocke)

L’Unics Kazan si era presentato a Ostenda con i galloni di grande favorita, forte di una squadra che ha oggettivamente poco a che fare con il livello di questo Qualifying Round (ASVEL escluso). Ancora una volta però, come accaduto nei quarti e in semifinale, i russi hanno dovuto sudare le proverbiali sette camice per avere la meglio su un ASVEL Villeurbanne che ha destato un’ottima impressione e che sembra una squadra molto quadrata e che può decisamente puntare al titolo francese, oltre che provare a fare strada in Eurocup.

Ai francesi non è bastata una prova d’annata di David Andersen (24 punti e 9 rimbalzi), che banchetta sulla povertà sotto canestro di Kazan, mettendo assieme 11 punti in un secondo quarto in cui i francesi segnano 33 punti e vanno al riposo sul 53-39, allungando in apertura di terzo quarto sul 60-41 spinti dalle triple di Jackson. Con le spalle al muro, però, è venuto fuori tutto il talento degli uomini di Pedoulakis. Con Langford in serata negativa al tiro (2/9 però 6 assist e 4 rimbalzi) ma al servizio della suadra, ci hanno pensato ancora Jerrells e D’Or Fischer (18+8 per l’ex Bamberg), insieme a un Kaimakoglou finalmente efficace, a piazzare un terribile break di 20-0 che ribalta la gara come un calzino. Come se non bastasse in apertura di ultimo quarto si è finalmente visto anche James White (21 punti, 7/12 al tiro, 6 rimbalzi), che con le sue triple ha allungato il break del Unics fino al 37-8, portando i suoi avanti di 10. A nulla sono serviti nel finale i tentativi ancora di Andersen e Taurean Green, gli ultimi ad arrendersi all’inevitabile 88-79 finale per l’Unics.