Euroleague-LogoDue mesi di Eurolega, sette partite giocate, cinque squadre già qualificate alle Top16, un girone in cui è ancora tutto aperto (gruppo A) ed un altro in cui sono in corsa 5 squadre per 3 posti (gruppo D). Nessuna squadra ancora matematicamente eliminata (anche Sassari, in teoria, ha qualche chance). Vediamo nel dettaglio, gruppo per gruppo la situazione e cosa potrà succedere da qui al 19 dicembre quando si chiuderà la fase a gironi.

GRUPPO A

Efes Istanbul (5-2) – Sotto tanti punti di vista una delle sorprese della manifestazione. Il mercato aveva portato un nome pesante in panchina e tanti ottimi giocatori in roster, anche se la chimica sembrava difficile da trovare. Non ha sempre brillato ma ha lanciato dei segnali importanti, primo fra tutti che in Europa si può anche vincere lanciando i giovani e facendoli giocare da protagonisti senza riservargli solo spazio nel garbage-time. Osman, Korkmaz ma soprattutto Dario Saric sono stati spesso e volentieri protagonisti. Serve una vittoria per le Top16, mentre per il piazzamento c’è addirittura il rischio di arrivare terzi con le trasferte di Kaunas e Madrid all’orizzonte.

 (Foto Savino Paolella 2014)

Pablo Laso ed il Real con qualche problema di troppo in questa fase a gironi (Foto Savino Paolella 2014)

Real Madrid (5-2) – Decisamente una delle sorprese in negativo di questi primi due mesi. La partenza di Mirotic sembra aver lasciato un vuoto impossibile da colmare, oltre alla mancanza per infortunio di Rudy Fernandez che evidentemente ha minato nelle fondamenta gli equilibri di una squadra che lo scorso anno viaggiava ad una media di 20 punti di scarto, mentre quest’anno fatica a vincere e nell’ultimo turno ha subito una pesantissima sconfitta interna (nel punteggio e sul piano dell’atteggiamento). Non sono in dubbio le Top16 (qualificazione che potrebbe arrivare già settimana prossima a Novgorod) ma al momento se dovessimo scommettere 1 €, non li spenderemmo certamente per i blancos.

Zalgiris Kaunas (4-3) – La sconfitta interna con il Real, per come è arrivata, poteva lasciare strascichi in un gruppo comunque giovane. La risposta è arrivata a Novgorod con una vittoria di carattere e difesa, maturata in un secondo tempo di grande intensità. I lituani, dopo la non brillante ultima stagione, si stanno riprendendo il loro posto nel panorama europeo e lo stanno facendo mettendo in mostra come al solito i prodotti di un vivaio locale inesauribile (Dimsa, Lekavicius, Gudaitis) guidati dall’esperienza dei vari Javtokas e Jankunas, oltre alla classe di James Anderson. La qualificazione va conquistata, ma con due gare interne crediamo che possano farcela agevolmente.

Unics Kazan (3-4) – La squadra della settimana. La vittoria di Madrid è il primo squillo suonato da una formazione che in molti alla vigilia davano come una delle grandi protagoniste, ma che finora aveva decisamente fatto male. Troppo leggera sotto canestro e troppi “mangia-palloni” nel backcouort, con il solo Zisis ha portare un pò di fosforo e ordine. Pedoulakis liquidato e Pashutin chiamato a risollevarne le sorti, a Madrid è avvenuto il miracolo. Sicuramente più cattivi in difesa, bisognerà capire se il risultato in terra spagnola sia figlio di una inversione di tendenza oppure agevolato da un Real al limite dell’indecenza. Banco di prova la trasferta di Sassari, anche se c’è il rischio di giocarsi la qualificazione nel derby a Novgorod.

Nizhny Novgorod (3-4) – Alla fine il solo Taylor Rochestie non poteva bastare e nonostante l’ex-senese continui a fare pentole e coperchi (primo per punti segnati, secondo nell’index rating, quarto per falli subiti), nell’ultima settimana è arrivata a domicilio una sconfitta interna pesantissima che potrebbe pregiudicare una fase a gironi finora sopra le aspettative. Con Real e la trasferta di Istanbul all’orizzonte il rischio è di doversi giocare tutto all’ultimo turno contro Kazan, dove al Nizhny potrebbe non bastare difendere il +6 dell’andata.  

Banco Sardegna Sassari (1-6) – La prima corsa nell’Europa dei grandi si sta rivelando un calvario per la Dinamo che non è mai riuscita a mettere in campo, se non per pochi sprazzi, il suo gioco. Troppi isolamenti, troppo esasperata la ricerca del tiro da fuori per risolvere i problemi offensivi, un Dyson in evidente involuzione tecnico-tattica, e soprattutto una difesa che in Europa continua a fare acqua. Eppure Sassari ha ancora un minima chance di qualificarsi. Ma per farlo dovrà battere Kazan nel prossimo turno e ribaltare il -23 dell’andata. Mission impossible?

PRONOSTICO DAILYBASKET.IT: Real Madrid, Efes Istanbul, Zalgiris, Kazan

GRUPPO B

CSKA Mosca (7-0) – La versione di Itoudis è una squadra in missione, che sta aggredendo l’Eurolega con la bava alla bocca. L’unico interrogativo è se questa cattiveria agonistica durerà fino a maggio e soprattutto come i russi sapranno reagire alle difficoltà che strada facendo incontreranno verso le Final Four di Madrid. A parte qualche batticuore a Zagabria, sette vittorie senza incontrare quasi mai resistenza, con le due perle degli schiaffoni rifilati al Maccabi, quasi a voler ribadire che quest’anno i russi vogliono arrivare fino in fondo.

Maccabi Tel Aviv (4-3) – Due pesanti sconfitte con il CSKA, un’altra interna contro il Cedevita, il Maccabi che non vince alla Nokia Arena dal 16 ottobre (!) è comunque vicino alla qualificazione grazie soprattutto ai successi pesanti ottenuti a Malaga e Berlino. La squadra è ovviamente un gradino (ma forse anche due o tre) sotto quella della scorsa stagione, ma attenzione perché anche la versione di Blatt aveva faticato tanto, troppo, fino ai play-off. Mai dare per morto il Maccabi, anche perché finora ha pagato molto l’assenza e le precarie condizioni fisiche di Tyus.

Unicaja Malaga (4-3) – Bella partenza con tre vittorie, poi le sconfitte con le altre big del girone hanno un pò ridimensionato il cammino dell’Unicaja, mentre la sconfitta di Berlino grida vendetta per come la squadra non sia riuscita a gestire il vantaggio nell’ultimo quarto. La squadra sembra soffrire la mancanza di un leader come Zoran Dragic, soffrendo spesso nei finali l’assenza di un vero go-to-guy. Il passaggio del turno non è ovviamente in discussione ma fare strada nelle Top16 in queste condizioni sembra quanto meno complicato.

foto di Savino Paolella@2014

Sonny Weems sta cercando di dimenticare la semifinale della scorsa stagione (foto di Savino Paolella@2014)

Alba Berlino (3-4) – I tedeschi partiti con grandi aspettative, soprattutto dopo la sorprendente vittoria contro gli Spurs in pre-season, hanno faticato tantissimo nelle prime settimane ma adesso viaggiano con un record di 3-1, con importanti successi a Zagabria e nell’ultima giornata con Malaga. Soprattutto il successo, largo (+13), in Corazia li ha messi nelle condizioni di potersi giocare il passaggio del turno alla O2 Arena nell’ultimo turno, proprio contro i ragazzi di Repesa. E non crediamo possano fallire.

Cedevita Zagabria (2-5) – I crosti hanno alternato prestazioni poco convincenti (come la sconfitta di Limoges) ad altre gare decisamente positive, come il semi-colpaccio contro il CSKA o il sacco di Tel Aviv, mancando però il passaggio fondamentale nella sfida diretta con l’Alba, che probabilmente costerà la qualificazione. Il calendario è contro di loro (a Mosca, in casa contro Maccabi) e probabilmente non riusciranno a presentarsi a Berlino con ancora qualche chance di qualificazione.

Limoges (1-6) – Come Sassari, peggio di Sassari. Al Limoges serve più di un miracolo per entrare nelle Top16 e quasi sicuramente la sfida di settimana prossima in casa contro Malaga sarà decisiva. La squadra francese ha disputato comunque una positiva fase a gironi, perché con mezzi limitati è comunque riuscita a lottare contro tutti, sfiorando anche il successo a Malaga e mettendo in grossa difficoltà per oltre 3 quarti il CSKA. Però i limiti strutturali per questo livello sono evidenti e alla fine dovranno accontentarsi di continuare la loro avventura in Eurocup.

PRONOSTICO DAILYBASKET.IT: CSKA Mosca, Maccabi Tel Aviv, Unicaja Malaga, Alba Berlino

GRUPPO C

 (Foto Savino Paolella 2014)

Goudelock sta guidando il Fenerbahce (Foto Savino Paolella 2014)

Barcellona (7-0) – La solita fase a gironi del Barça, o forse no? La squadra spagnola ha giocato con il coltello tra i denti e con grande personalità le sfide che riteneva più importanti (trasferte ad Istanbul e Milano), e giocando con meno pressione altre. Finora è comunque percorso netto e soprattutto c’è un qualcosa di nuovo, visto che la squadra catalana non sembra più Navarro-dipendente. Anzi. Pascual sta in un certo modo cambiando modo di giocare e soprattutto sta dando molto spazio ad Abrines ed Hezonja, che stanno rispondendo presente. Attenzione però, quando il gioco si farà duro Re Juan Carlos dovrà riprendersi in mano la squadra.

Panathinaikos (5-2) – Risultati alla mano il nuovo corso dei greens sta pagando dividendi altissimi. Se escludiamo il passaggio a vuoto di Monaco, la squadra sta giocando un grande basket e Ivanovic sta facendo un grandissimo lavoro sia sulla testa dei giocatori che dal punto di vista tecnico-tattico. Diamantidis non è più l’ago della bilancia e la squadra si sta dimostrando molto profonda e in grado di garantire tanta intensità per tutti i 40′. Qualificazione raggiunta e un futuro che potrebbe regalare belle sorprese anche fino a primavera inoltrata.

Fenerbahce (5-2) – La nuova creatura di Obradovic, ancora poco squadra di Obradovic, è già qualificata pur giocando una fase a gironi non certo esaltante. E le sconfitte contro le dirette avversarie sono lì a testimoniarlo. Eppure Goudelock ha dato quei punti che McCalebb non era riuscito a garantire negli ultimi due anni, Hickman garantisce minuti importanti e può giocare al fianco dell’ex-Lakers, Bjelica sembra più leader e poi Bogdanovic dopo un inizio un pò così sembra si stia prendendo sempre più responsabilità. E poi a tratti si è visto l’atteggiamento difensivo che tanto piace al coach slavo. Ci rivediamo in primavera per capire dove potranno arrivare

 (Foto Savino Paolella 2014)

Sicuramente positivo l’apporto di Hackett alla Milano europea (Foto Savino Paolella 2014)

EA7 Milano (2-5) – L’eterna incompiuta. Potremmo definire così la stagione europea di Milano, fino a questo punto della stagione. L’Olimpia non ha giocato due gare, quella interna con il Barça e la trasferta dell’OAKA, ma con il Fener potevano arrivare due vittorie, se si fosse giocato il finale con più intensità (ad Istanbul) e non si fosse buttato via un tempo (a Desio). E poi l’ultima amarissima sconfitta di Barcellona, dopo aver dominato per lunghi tratti. Nelle ultime settimane la squadra ha mostrato segnali positivi ma giovedi si giocherà il passaggio del turno contro il Bayern ed un fantasma del passato, Bo McCalebb.

Bayern Monaco (1-6) – Squadra decisamente diversa rispetto alla scorsa stagione, sta pagando l’assenza di Delaney e anche di Troutmann come ricambio per i lunghi. Schaffartzik e Gavel, nonostante l’impegno, non riescono a dare garanzia per tutto l’arco della gara, mentre Savanovic sta giocando a corrente alternata, così come Bryant. L’esordio di McCalebb ad Atene è stato positivo ma l’ex-senese dovrà tirarsi via un pò di ruggine prima di essere decisivo, sempre che possa ancora esserlo dopo le ultime deludenti stagioni sul Bosforo. Ma non c’è tempo, perché giovedi a Milano ci si gioca tutto e non basterà solo vincere, perché i tedeschi dovranno provare anche a ribaltare il -7 subito a domicilio-

PGE Turow (1-6) – I polacchi hanno provato a fare qualcosa, lottando con le armi a loro disposizione su tutti i campi. Mardy Collins e Wright hanno dato un pò di imprevedibilità ma è stato soprattutto il prodotto locale Kulig ad impressionare. Calato un pò nelle ultime due settimane, ha girato alla boa del girone d’andata viaggiando a quasi 20 punti di media, artefice del successo interno sul Bayern, unica gioia al momento, e mettendo in difficoltà sia Barcellona che Fenerbahce con la sua capacità di uscire fuori dall’area e trovare agilmente il tiro da fuori (45% da 3 con 19 tiri tentatiti). Le speranze sono ridotte al lumicino, perché bisognerà battere sia Bayern che Milano, ribaltando la differenza canestri, ma non sarà facile per le altre squadre affrontarli.

PRONOSTICO DAILYBASKET.IT: Barcellona, Panathinaikos, Fenerbahce, Milano

GRUPPO D

Olympiakos (6-1) – Con la crisi tecnica di inizio anno, con la rinuncia a Bartzokas, l’interregno di Tomic e infine il testimone passato a Sfairopoulos, è un grande risultato essere già qualificati per la Top16 ed in modo abbastanza agile. Bisogna però riconoscere che i biancorossi si sono giovati di un girone decisamente abbordabile, forse il può povero tecnicamente del lotto, soprattutto per la contro-prestazione delle presunte avversarie dirette. Ed anche il cammino dei greci non è stato privo di insidie, vincendo agilmente solo la gara interna con il Galatasaray. Note positive, oltre ad uno Spanoulis che si conferma tra i migliori d’Europa, un ottimo impatto da parte di Othello Hunter ed il solito lavoro oscuro di Lojeski e Mantzaris.

Marco Crespi (foto Fabrizio Stefanini 2013)

Marco Crespi ha pagato per tutti a Vitoria (foto Fabrizio Stefanini 2013)

Crvena Zvezda (4-3) – Tra le sorprese di questa prima fase, i biancorossi di Belgrado hanno decisamente raccolto meno di quanto seminato. Strada facendo manca almeno una vittoria, quella di Istanbul, ma anche contro l’Olympiakos in casa, con un pizzico di fortuna, potevano arrivare i due punti. Attenzione allo Stella Rossa, perché i pregi della squadra arrivata in semifinale nell’ultima Eurocup non sono stati minati, ma piuttosto sono stati aggiunti dei fattori in più. Il primo tra tutti è Marcus Williams che dopo l’ottima stagione in Russia si sta confermando su livelli d’eccellenza. Ma il vero punto forte è il gigante Marjanovic, centro-boa di 221 cm che all’altezza associa due mani educatissime e grande timing a rimbalzo. Sta viaggiando in doppia-doppia facendo le fortune di Radonjic. Li attendiamo alle Top16 come banco di prova.

Laboral Kutxa Vitoria (3-4) –  L’esonero di Marco Crespi, le cui motivazioni rimangono molto misteriose, ha dato una piccola scossa alla squadra, anche se tutto il via vai di giocatori delle ultime settimane ha creato non pochi problemi nel permettere alla squadra di trovare una sua identità, con l’unica certezza in Thomas Huertel e l’immortale San Emeterio. I baschi rischiano di pagare a carissimo prezzo la pesantissima sconfitta interna contro la Stella Rossa e la trasferta di Istanbul, di settimana prossima diventa un crocevia fondamentale. Infatti vincendo si eviterebbero conti complicati in chiave qualificazione, visto il -10 subito all’andata a Valencia.

Galatasaray (3-4) – Dopo la bella campagna europea di 12 mesi fa e dopo una importante (forse troppo, viste le voci di stipendi non pagati) campagna acquisti, ci si aspettava decisamente di più dai leoni di Galata che, al contrario della Stella Rossa, hanno raccolto decisamente di più del dovuto, basti pensare alla vittoria in over-time proprio contro i serbi. Ataman non è riuscito a dare una fisionomia alla squadra e fatica a trovare una collocazione tattica ad alcuni giocatori, in primis Aradori addirittura accusato pubblicamente proprio dopo la vittoria con la Stella Rossa. Calendario alla mano, con due impegni casalinghi e la trasferta di Klaipeda, è candidato al passaggio del turno, ma in queste condizioni raggiungere i play-off sarà un’impresa.

Neptunas Klaipeda (3-4) – Idoli in 3,2,1… I lituani sono ormai seguiti da tutti in Europa e il loro basket, semplice ma tremendamente efficace unito ad una difesa con il coltello tra i denti, ha raccolto subito le simpatie di molti. Forse, e soprattutto, perché nessuno avrebbe scommesso qualcosa anche solo su una vittoria nella fase a gironi. Invece, un gruppo anziano anche se con poca esperienza europea, con le nostre vecchie conoscenze Gailius e Benson, sta stupendo tutti anche se la strada verso la qualificazione è abbastanza in salita e passa attraverso un’impresa esterna ad Atene oppure a Valencia. Sperare, però, non costa nulla.

Valencia (2-5) – Situazione abbastanza strana quella del Valencia, che oggi occupa l’ultimo posto nel girone ma che, guardando il calendario, potrebbe essere la favorita per l’ultimo posto a disposizione. Battere in casa Stella Rossa e Neptunas (anche se servirà sicuramente ribaltare il -7 dell’andata) è abbastanza alla portata degli uomini di Perasovic, così come andare a difendere a Vitoria il +10 dell’andata, e perché no provare a vincere. L’inizio non è stato dei più promettenti, ma lentamente la squadra si sta riprendendo e nelle ultime due giornate (vittoria sfiorata ad Atene e successo interno con il Gala incluso differenza canestri a favore) ha lanciato un segnale importante alle altre concorrenti.

PRONOSTICO DAILYBASKET.IT: Olympiakos, Stella Rossa, Galatasaray, Valencia


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