Fernando San Emeterio: uno dei pochi di Vitoria a crederci fino alla fine. (ACB Photo: J. Izarra)

Fernando San Emeterio: uno dei pochi di Vitoria a crederci fino alla fine. (ACB Photo: J. Izarra)

UNICAJA MALAGA – LABORAL KUTXA VITORIA: 93-84

Clamoroso al Martin Carpena di Malaga: il Laboral Vitoria perde con l’Unicaja e dice addio all’Eurolega.

E pensare che la serata era cominciata bene per gli uomini di Navarro. Pochi minuti prima della palla due, infatti, era arrivata la notizia che tutti i tifosi del Laboral aspettavano: il successo del Fenerbahce sull’Efes. La sconfitta di Krstic e compagni rappresentava l’unica possibilità per i baschi di potersi ancora giocare il passaggio del turno, a questo punto contando solo sulle proprie forze.

Il Baskonia, però, non aveva fatto i conti con l’orgoglio di Malaga. L’Unicaja, anche se già eliminata, a fare da sparring partner non ci sta. L’opportunità di fare lo sgambetto a un’altra squadra spagnola è l’unico stimolo che anima i ragazzi di Plaza (il palazzetto semi vuoto lo testimonia), ma tanto è bastato per rovinare la festa agli avversari di serata.

 (Foto Savino Paolella 2014)

Ottima prestazione per Granger (Foto Savino Paolella 2014)

La sensazione è che il Laboral abbia convissuto, sin dalla palla a due, con una maledetta paura di perdere. Lo si è letto negli occhi di Navarro; lo hanno testimoniato le incertezze che i suoi hanno messo sul campo: 8 palle perse nel solo primo tempo, spaziature rivedibili e conclusioni forzate. Al contrario, i padroni di casa se la sono giocata a cuor leggero, ma non per questo con meno concentrazione. La difesa di Malaga è stata aggressiva, l’attacco fluido.

A 3’30” dal termine del primo quarto è parità sul 12; poi i padroni di casa scappano via. Il Laboral rientra solo a metà seconda frazione, quando il capitano San Emeterio, che con Causeur è l’unico dei suoi veramente in partita, propizia il parziale di 9-0 che vale il 28-28.

Equilibrio che dura poco: Carlos Suarez realizza un paio di bombe e Malaga ricomincia a correre. Al contrario, Vitoria ripiomba nella sua atarassia difensiva, concedendo agli avversari conclusioni ad alta percentuale e una marea di tiri liberi (ben 19 nel primo tempo). All’intervallo è 43-36.

Il vantaggio degli uomini di Plaza tocca la doppia cifra dopo 5’ di ripresa (54-44). Buona parte del merito è di Jason Granger. L’uruguayano segna da ovunque, Toolson lo segue a ruota e i compagni non sono da meno. Malaga è molto simile alla sua versione migliore, quella vista in Liga ACB: transizioni veloci, circolazione di palla e fiducia al tiro. L’ennesimo canestro inventato da Toolson vale il 66-53 a 2’ dalla fine del terzo quarto. Vitoria non sprofonda del tutto per pochi e lampanti motivi: il fuoco agonistico di San Emeterio, la serata di grazia di Causeur e la buona prestazione a rimbalzo (al termine saranno 16 i rimbalzi offensivi).

Si arriva agli ultimi 10’ sul 70-59. Tutti si aspettano una fiammata di Vitoria, ed è normale che sia così: ci sono in ballo i play-off. E invece nulla, è sempre e solo Unicaja. Lo scippo più schiacciata di Kuzminskas che vale il +17 a 4’30” dal termine sembra chiudere il match. Causeur e San Emeterio, sempre loro due, riaccendono improvvisamente le speranze con 9 punti consecutivi (85-77 a 2’ dal termine), ma ormai è troppo tardi. Lo psicodramma Laboral può avere inizio.

Unicaja Malaga – Laboral Kutxa Vitoria: 93-84 (20-16; 23-20; 27-23; 23-25)

Unicaja Malaga: Toolson 17, Granger 15. Rimbalzi (33): Vazquez e Thomas 5. Assist (23): Granger 6, Toolson 5.

Laboral Kutxa Vitoria: Causeur 21, San Emeterio 16. Rimbalzi (39): Iverson e San Emeterio 8. Assist (16): James e San Emeterio 5.


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