UPS:
Georgios Printezis: Ormai veterano dell’Olympiacos e della massima competizione europea, il giocatore greco classe ’85 non sembra ancora essersi stancato di dominare il palcoscenico continentale. Il suo è un gioco piuttosto “essenziale”, fatto di grande intensità sui due lati del campo, di ottime capacità di lettura in campo, di buonissima tecnica sia lontano che vicino al canestro, con quel mezzo gancio ormai diventato marchio di fabbrica e “brevettato” ormai da anni (ci ha vinto un Eurolega, ad esempio, con quel tiro). A tutto questo uniamoci il senso di appartenenza per la maglia dell’Olympiacos, di cui è ormai bandiera e idolo e non solo per i canestri e rimbalzi. Certo la produttività che sa garantire sul campo aiuta e in una squadra abituata ai tiri decisivi e alle grandi giocate di Spanoulis, all’esplosività dei propri lunghi e alla grande aggressività difensiva, avere sul rettangolo di gioco un ala che supera di poco i due metri, in grado di segnare da tre punti, nel pitturato, di subire falli, andare a rimbalzo e difendere su tutti, si può dire che aiuta.
Printezis è esattamente questo, un giocatore totale a cui coach Sfairopoulos non vorrebbe mai rinunciare. In settimana per la formazione greca è arrivata un’altra importante vittoria, questa volta ai danni del Khimki Mosca, battuto grazie ad un’altra solida prestazione di squadra, alle giocate di Spanoluis e al carattere di Daniel Hackett (14 punti e 3 assist in 23’), ma lo zampino più pesante è certamente quello di Printezis. Ha chiuso la partita con 30 punti e 9 rimbalzi in 27’ sul parquet, frutto di un 9/13 da due, 3/5 da tre e 3/3 dalla lunetta, per un +37 di valutazione finale che lo eleggono, senza molti rivali, mvp dell’ultima giornata di Eurolega.
Borse Bamberg: Probabilmente stiamo correndo il rischio di diventare banali e ripetitivi, ma è necessario e doveroso fare i conti con la realtà dei fatti. La realtà dei fatti parla di una squadra che un paio di anni fa non era ai vertici nemmeno nella tanto criticata (e col senno di poi anche qui forse qualche errore di valutazione è stato commesso) lega tedesca, e che oggi, con al petto cucito lo scudetto vinto nella passata stagione, continua a sorprendere in Eurolega. Alla banda di Trinchieri non è bastato conquistare la qualificazione alle Top16 dimostrando grande organizzazione e spirito di squadra, adesso anche tra le migliori d’Europa, in un girone sulla carta di ferro, il Bamberg vola. La classifica oggi parla di tre vinte e tre perse e la conquista dei play-off, da sogno impossibile è ora obiettivo alla portata. L’ultima impresa è arrivata proprio la scorsa settimana e la fotografia più bella, per noi italiani, è stato vedere Nicolò Melli, ormai leader della squadra e idolo dei tifosi, lasciarsi andare tra la folla in cori e feste con il proprio pubblico. Questa volta la “vittima” è spagnola ed è il Barcellona di Pascual, che in casa dei tedeschi viene lasciato a soli 70 punti segnati dal Brose, trascinato dal solito Melli (9 punti, 6 rimbalzi e 17 di valutazione) oltre ai canestri di Miller (15 alla fine), Strelnieks (16 a referto) e Theis (11 punti e 8 rimbalzi in 21’). Troppe buone partite, troppi risultati importanti per considerare il Bamberg come la cenerentola d’Europa. Oggi la squadra di Trinchieri è una formazione solida, che sa cosa fare sul campo, capace di soffrire, stringere i denti ma anche offrire ottima pallacanestro e batterli sembra essere sempre più complicato.
DOWNS:
Unicaja Malaga: Per molto tempo Malaga è stata un po il Bamberg di spagna, ovvero una squadra sempre all’ombra delle grandi potenze come Barcellona e Real Madrid, ma capace di costruire annate di grande livello, sia in terra spagnola sia in Europa. Oggi le cose non sono più così positive e in settimana la squadra di coach Plaza ha subito la terza sconfitta consecutiva, forse la più dolorosa. Un -18 casalingo che ha fatto male anche al pubblico, che con fischi e contestazioni ha fatto decisamente notare il proprio dissenso nei confronti dei giocatori, apparsi in evidente difficoltà emotiva ancor prima che tecnica o tattica. Il Lokomotiv Kuban si trova in questo momenti ai piani alti del girone con 4 vittorie e 2 sconfitte, dimostrandosi ormai un’autentica certezza di questa competizione. Dall’altra parte però è stato troppo arrendevole l’atteggiamento degli spagnoli, in partita per 20’ ma che si sono sciolti come neve al solo al primo cenno di difficoltà. Quando i russi hanno messo la freccia per il vero sorpasso non si sono più guardati indietro per Malaga è stata notte fonda, senza carattere, personalità e senza mai dare l’impressione di avere le energie necessarie per rimettere in piedi il match. Coach Plaza ci ha provato in tutti i modi, con time-out motivazionali anche a gara ormai compromessa, ma quando le cose vanno male il rischio è che possano anche andare peggio.