FENERBAHCE ULKER-PANATHINAIKOS ATENE 77-72 (Stats) (Highlights)

Obradovic deve ringraziare le sue stelle per aver portato a casa una partita non bella ma sicuramente intensa e di importanza capitale per la stagione europea dei turchi. Il Fenerbahce scommette sul tiro da fuori del Panathinaikos che tira 4/24 fino al terzo quarto, ma poi sempre con il tiro rientra e supera nell’ultimo quarto, prima che Kleiza in attacco e Bjelica in difesa mettessero i mattoni per la prima vittoria dei gialloblu. Il Panathinaikos può solo recriminare di non aver cercato soluzioni diverse al bombardamento dall’arco (10/40 da 3 alla fine) e di aver concesso forse troppo all’interno del pitturato.

Partenza sprint del Fenerbahce che decide di mettere tantissima pressione sul portatore di palla raddoppiando Diamantidis sul pick&roll per non concedere i giochi a due con Lasme, lasciando però spazio al tiro da fuori che il Pana si prende con anche troppa confidenza, sbagliando i primi 7 tiri. In attacco gli uomini di Obradovic non sono impeccabili ma basta una fiammata di McCalebb (8 punti nel primo quarto, e poi quasi nulla per lui)  e un Preldzic da 10 punti e 4/5 dal campo nel primo tempo per allungare fino al 23-11 della prima sirena e poi sul 32-19 a metà secondo quarto, quando anche Kleiza si iscrive al match. Pedoulakis chiama time-out e butta nella mischia Curry e Bastos che, stimolato dal suo status di ex, fa sentire il fisico a Vidmar e Zoric. I due producano da soli il 7-2 esterno che riporta i greci in linea di galleggiamento, prima che Bogdanovic suoni un colpo per il 39-28 dell’intervallo lungo.

E’ ancora Bogdanovic protagonista ad inizio ripresa firmando i primi 8 punti del Fener, mentre il Panathinaikos insiste nel cercare di risolvere i suoi problemi con il tiro da fuori, andando sotto fino al 49-35. Qui inizia una nuova partita, perché il Fener insiste a giocare isolamenti per Bogdanovic o Preldzic, che tengono fermo l’attacco e permettono al Panathinaikos di recuperare palloni e correre in transizione, producendo un 9-0 in meno di due minuti che li riporta in partita sul 56-50 all’ultimo intervallo, nonostante il 16/44 dal campo e il 4/24 da 3. Ma quello che il tiro da 3 toglie, il tiro da 3 restituisce, improvvisamente la circolazione di palla guidata da Diamantidis diventa poesia, o forse i gialloblu non riescono più a scalare  difensivamente come fatto per oltre 30’ ed è così che proprio il play greco, tra canestri dall’arco e un cioccolatino per Lasme, firmi quasi da solo l’8-0 che impatta il match a 5’ dalla sirena. Altri due missili di Bramos e una bomba estemporanea di Fotsis fanno scendere il gelo sulla Ulker Arena, con il Panathinaikos per la prima volta avanti nel match di 3 punti e con 2’30” sul cronometro. Ma quando l’inerzia sembra girata definitivamente è l’eroe che non ti aspetti, Omer Onan, a trovare immediatamente la tripla del pareggio. Il finale è tutto di Kleiza che mette 5 punti di puro talento e regala a Obradovic la prima gioia delle Top16.

MVP:  Non è facile trovare l’MVP in un match che ha vissuto molto sulle iniziative dei singoli ma in cui nessuno ha dominato il match dall’inizio alla fine. Forse il più meritevole è Nemanja Bjelica che è stato il leader difensivo del Fenerbahce e, finchè le gambe lo hanno sorretto, ha coperto tutti i buchi che il pressing sulla palla ordinato da Obradovic producevano nella metà campo difensiva. A questo lavoro di retrovia ha comunque aggiunto un buon contributo offensivo, risultando alla fine forse il più continuo tra i suoi, chiudendo con 13 punti, 4/8 dal campo, 2 recuperi e 1 assist.

FENERBAHCE ULKER-PANATHINAIKOS ATENE 77-72 (23-11; 16-17; 17-22; 21-22)

FEN: Bogdanovic 15, Bjelica 13, Kleiza 13. Rim 30 (McCalebb 7); Ass10 (Bogdanovic 3)

OLY:.Curry 14, Mavrokefalidis 11, Diamantidis 9, Bramos 9. Rim 36 (Gist 10); Ass 17 (Diamantidis 8)


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