foto di fabrizio Stefanini

Sergio Llull (foto di Fabrizio Stefanini)

Sergio LLULL (Real Madrid) – Un premio alla stagione di un giocatore che in questa stagione ha fatto pentole, coperchi ed anche qualcosa di più, per sopperire alle lacune, dovute ad infortuni e stato di forma, dei suoi compagni Rodriguez e Rudy Fernandez. A Bamberg, in una gara che nascondeva molto più di una insidia, partita di grande solidità in regia ma soprattutto un 6/7 da 3 punti che ne hanno fatto il vero pericolo pubblico numero uno per la difesa di Trinchieri. Canestri trovati tutti in momenti importanti, come in avvio quando il Brose è provato a scappare, e nell’ultimo quarto per tenere a distanza i tedeschi.

Milos TEODOSIC (CSKA Mosca) – Premio che andrebbe diviso con Nando De Colo, che lo ha messo in ritmo, ma i canestri da dietro l’arco, per un 6/9 complessivo, sono tutti suoi. In una gara importante, in cui le difese hanno faticato tantissimo, Milos si è mosso come spesso gli capita quando è in giornata, disegnando le sue parabole. Nella sua gara da 27 di valutazione, anche 3 rimbalzi e 3 assist, per un giocatore che al fianco di De Colo, che gli toglie molte responsabilità, sta disputando una delle migliori stagioni degli ultimi anni. Vedremo cosa succederà ai playoff, ma non può sempre andar male. O no?

(Foto Savino Paolella 2014)

Milos Teodosic (Foto Savino Paolella 2014)

Luke HARANGODY (Darussafaka Istanbul) – Seconda vittoria nelle Top16 per la squadra di Mahmuti trascinata dal tiro e dalle giocate di Harangody, contro un Malaga decisamente impreparato ed in rottura prolungata. L’ala americana ha avuto vita facile, colpendo indifferentemente da dietro l’arco ed in avvicinamento, chiudendo una gara da 21 punti con 8/12 al tiro ed 8 rimbalzi con 26 totale di valutazione, con 15 punti messi nella seconda parte di gara quando i turchi hanno preso il sopravvento e non si sono più voltati indietro.

Anthnoy RANDOLPH (Lokomotiv Kuban Krasnodar) – 28 punti, , 13 rimbalzi, 5 assist, 6 falli subiti, 43 di valutazione e premio di MVP di giornata oseremmo dire più che meritato. Il prodotto di LSU era considerato, alla vigilia dell’Eurolega, come uno dei potenziali crack della stagione. Un infortunio lo ha tenuto lontano dal campo per tutta la prima parte della stagione ma in queste Top16 sta ampiamente dimostrando che le attese erano ben riposte. Il fatto che il Lokomotiv pur senza di lui abbia fatto grandi cose è la dimostrazione della forza della squadra, a cui però un giocatore come Randolph può decisamente far fare il definitivo salto di qualità.

Joey DORSEY (Barcelona Lassa) – Un rientro migliore al Palau Blaugrana non poteva chiederlo. In una gara fondamentale per il proseguo della stagione europea, Dorsey fa il suo ingresso in campo nel secondo quarto, con i blaugrana in difficoltà contro i soliti ritmi compassati dell’Olympiakos. La sua fisicità sotto canestro spacca in due la partita e dà il là al break interno che di fatto tra secondo e terzo quarto spacca in due la partita. Chiude con 12 punti (con 6/8 al tiro) ed 8 rimbalzi (di cui 5 in attacco), ma un impatto devastante per la difesa greca.

Grande chance per Radonjic che approda alla Stella Rossa

Grande stagione per Radonjic e la Stella Rossa

Sesto Uomo: Ioannis BOUROUSIS (Laboral Vitoria) – Solita giornata in ufficio per il greco la cui ennesima doppia-doppia da 16 punti ed 11 rimbalzi, non fa quasi più notizia in quella che è ormai la sua miglior stagione in Eurolega della carriera. Eppure la gara con lo Zalgiris, molto facile sulla carta, si stava trasformando in una bella trappola quando i lituani si sono trovati anche sopra di 8 alla fine del terzo quarto. Ioannis ne mette 9 nell’ultimo quarto, di cui 5 in fila in avvio di ultima frazione per ritornare ad un possesso di distacco e dare, da vero leader, nuova fiducia ai compagni.

Allenatore: Dejan RADONJIC (Crvena Zvezda Belgrado) – Vittoria pesantissima per i serbi che si involano verso i playoff, battendo l’Efes, lasciandolo a 2 gare di distanza e con lo scontro diretto a favore. Un’altra, l’ennesima, prova di squadra per un Crvena che si sta dimostrando, settimana dopo settimana, una squadra sempre più solida, costruita sull’estro di Jovic, la classe di Miller e la solidità di Zirbes, intorno ai quali ruotano tanti buoni giocatori, in grado di fare sempre la cosa giusta. Poi a Belgrado andare a vincere è sempre molyo complicato.


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