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Juan Carlos Navarro, elemento chiave per il Barcelona (Foto: acb.com)

Juan Carlos Navarro, serata di grazia al tiro (Foto: acb.com)

FC BARCELONA REGAL – Cinque su otto dalla linea da tre punti. Cosi’ Juan Carlos Navarro ha regalato la prima vittoria di queste Top 16 al suo Barcelona, capace di battere in casa l’Anadolu Efes, una squadra piuttosto spenta e non pronta a questo livello. Il Barça invece, superata la regular season, si trova nel suo ambiente naturale e non tradirà le aspettative che ci sono su questi giocatori. Aspettiamoci di vederli fare molto meglio di quanto visto nel primo turno della competizione.

Spanoulis

Spanoulis

VASSILIS SPANOULIS – Qualcuno aveva storto la bocca quando a maggio era stato eletto MVP di Eurolega e lui per tutta risposta si era preso coppa e MVP delle Final Four. Questa stagione sta viaggiando in una specie di spazio parallelo da cui appare solo per mostrare la sua classe a chi ancora è miscredente. La gara contro il Fenerbahce è un manifesto della sua stagione. Primo tempo da onnipotenza cestistica, terzo e inizio quarto quarto in cui sembra imbrigliato dalle lunghe leve di Bjelica e Preldzic, finale in cui fa ciò che vuole con la palla in mano compresa una tripla finale che, se non l’avessimo vista dal vivo, sarebbe potuta sembrare un fotomontaggio. E giovedi sarà al Forum per deliziarci.

L'esultanza di Maciulis dopo il trionfo contro l'Olympiacos

L’esultanza di Maciulis

ATENE RIDE – Il basket greco è uscito con le ossa rotta dall’Europeo in Slovenia, fuori dal Mondiale e con la necessità di dover puntare alla wild card. L’inizio di Eurolega, soprattutto del Panathinaikos, sembrava confermare la teoria di un paese in recessione anche nella palla a spicchi. La prima giornata di Top16 ha spazzato via tutti i dubbi. L’Olympiakos ha fatto capire abbastanza chiaramente ad Obradovic che a Milano a maggio ci saranno anche loro, ma sono i greens di Bartzokas ad aver battuto un bel colpo, schiantando nella ripresa una EA7 scesa ad OAKA con intenti bellicosi. Quando il gioco si fa duro…

DOWNS

 (Foto Savino Paolella 2013)

Non bene l’esordio per Banchi e Milano (Foto Savino Paolella 2013)

EA7 MILANO – In un girone in cui Barcellona, Olympiakos e Fenerbahce dovrebbero monopolizzare i primi tre posti, la sfida di OAKA diventava già un crocevia importante per Milano, per arrivare a quei playoff che sono il necessario passaggio per poter sperare nel miracolo delle Final Four. Le aspettative erano altissime, soprattutto in considerazione del nuovo assetto tattico e della nuova convinzione che sembra pervadere le scarpette rosse. E invece dopo un buon primo tempo sono venuti fuori errori vecchi e una squadra che si è sciolta di fronte alle prime difficoltà offensive. Giovedi contro i campioni d’Europa al Forum è previsto un altro pienone, speriamo di vedere un’altra Milano.

Justin Dentmon, decisivo nel finale (Foto Savino Paolella)

Justin Dentmon (Foto Savino Paolella)

ZALGIRIS KAUNAS – Avevamo lasciato la banda Stombergas alla Brose Arena, vittoriosa con grande autorità in una partita in cui sembrava che i lituani avessero trovato la quadratura del cerchio. E invece l’inizio delle Top16 li ha riportati alla dura realtà di una Eurolega in cui il cammino sarà più complicato di quanto i figli di Jasikevicius speravano. Sotterrato dalle triple dei vari Schaffartzik, Benzing e Steiger, lo Zalgiris non è riuscito a rialzarsi andando a fondo in un terzo quarto imbarazzante. Cartina di tornasole le prestazioni di Dentmon e Lavrinovic che erano stati i trascinatori nella fase finale del girone e che invece hanno pagato tanto nel primo appuntamento della seconda fase.

ACB Photo: F. Martínez

Caner-Medley (ACB Photo: F. Martínez)

UNICAJA MALAGA – Il derby spagnolo, proposto dal primo turno di Top 16 Eurolega, tra l’Unicaja Malaga di Juan Plaza e il Laboral Kutxa di Sergio Scariolo, è andato agli ospiti di Vitoria che hanno strappato il favore del fattore campo a una squadra che prometteva di fare grandi cose ma che fino adesso deve ancora dimostrare di valere l’accesso alla Top 16. Malaga, una squadra che avrebbe tutto per fare bene, la giusta unione di giovani e giocatori esperti e un coach che sa come vincere dal grande carisma. Si può fare molto di più.

Fabrizio Quattrini

Federico Bobbio


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