Maccabi Tel Aviv – Khimki Mosca 80-79 (Stats) (Highlights)

Hickman in versione monstre abbatte il Khimki

Hickman in versione monstre abbatte il Khimki

Maccabi e Khimki si incontrano a Tel Aviv in una partita fondamentale per le sorti del Gruppo B, con i russi in vantaggio di una vittoria e gli israeliani alla ricerca di un successo che potrebbe cambiare il proprio destino europeo dopo l’addio al lungo Malcolm Thomas da poco approdato in NBA per vestire la maglia dei Golden State Warriors e quindi con le rotazioni sotto canestro un po’ accorciate.

Si comincia all’insegna del più totale equilibrio, con le due squadre impegnate nel scambiarsi canestri vicendevolmente puntando soprattutto sulle rispettive guardie. Da una parte è subito Hickman a prendere il proscenio segnando 8 punti e trascinando i suoi con diverse conclusioni dal perimetro, mentre per gli ospiti a mettersi in evidenza è Planinic, che risponde con 6 punti e tanta leadership. La chiave di questa prima parte di gara è la presenza a rimbalzo del Khimki, soprattutto con Loncar, quasi inesistente in fase di conclusione ma importantissimo nell’opporre il suo corpo alla frontline avversaria. Il piano di coach Kurtinaitis funziona fino a un certo punto, visto che ad aggiudicarsi il primo vantaggio del match è il Maccabi che va al riposo sul 19-18.

Il secondo quarto vede gli ospiti continuare nella loro opera di demolizione a rimbalzo con i lampi di Augustine e talvolta di Paul Davis, una delle migliori coppie di lunghi in Europa che di fatto spazzano via gli ospiti, quasi impotenti con il solo James sotto canestro. Il Maccabi però non si arrende e continua a giocare sugli esterni, approfittando della regia pulita di David Logan e dei punti di Devin Smith, che si aggiunge ad un Hickman in pausa per 10 minuti. Non potendo contare su un Eliyahu al massimo della forma i padroni di casa soffrono molto la fisicità avversaria e così, guidato dal solito Planinic il Khimki conclude il primo tempo avanti di 4 (40-36).

Sembra poter essere la svolta della partita, e invece i ragazzi di coach Blatt tornano in campo carichi, ma soprattutto rientra in partita l’ex Casale Hickman, che mette in scena un vero e proprio show dominando in lungo e in largo l’attacco dei suoi, i quali si affidano quasi unicamente a lui come terminale offensivo. Solo saltuariamente Smith si sostituisce al play-guardia col numero 7, che sembra voler smentire il vecchio adagio secondo il quale il basket sia uno sport di squadra. Sul fronte russo il dominio a rimbalzo viene un po’ ridimensionato grazie all’attività di Nick Caner-Medley, che mette in campo tanta sostanza permettendo ai suoi di non crollare e anzi di tornare sopra di 4 vincendo il terzo parziale 24-16.

La partita è intensa, nessuna delle due squadre vuole sbagliare, ma è proprio in questi momenti che emerge tutto il talento di Ricky Marciano Hickman, come sanno bene i tifosi della già citata Casale e di Pesaro, testimoni in passato di molte giocate decisive nel quarto quarto. Come in Legadue e in Serie A anche l’Eurolega non fa eccezione e così gli ultimi dieci minuti diventano il suo terreno di caccia. Il Khimki cerca di rientrare puntando sempre sui suoi lunghi, ma ogni volta viene ricacciato indietro. Nell’ultimo minuto i russi sembrano poter assestare il colpaccio esterno, ma l’ultimo tiro sul punteggio di 80-79 viene sputato dal ferro e così il match si conclude con il Maccabi che ringrazia uno straordinario Hickman da 30 punti e il Khimki che incassa una sconfitta dura ma che non compromette il suo cammino europeo, soprattutto vista la solidità e la forza fisica mostrata anche in questa occasione.

Maccabi Tel Aviv – Khimki Mosca 80 – 79 (19-18; 17-22; 24-16; 20-23)

MAC (Hickman 30, Smith 16, James 9) Rim (38, Smith 7) As (13, Ohayon 6)

KHI (Fridzon 16, Davis 13, Rivers 11) Rim (36, Augustine 9) As (19, Planinic 9)