CSKA Moscow-Real Madrid 81-72 (Stats) (HIGHLIGHTS)

Clamorosa prova di forza dell’Armata Rossa che annienta Madrid sotto diversi aspetti del gioco, in particolare quello fisico, dove la superiorità degli uomini di Messina appare davvero chiara su tutte le frontline di Euroleague.

Il Cska inizia il match come meglio non potrebbe, subito protagonisti Weems e Teodosic, imprendibili per gli uomini di Laso; Weems in posizione di 2 è “fisicamente illegale” per la difesa ospite, ma la sensazione è che il Real faccia una fatica enorme ad accoppiarsi in tutti e 5 i ruoli, sicuramente da un punto di vista fisico. Va detto che la serata del Real non è stata certo una di quelle da ricordare, Llull e Carroll in chiara serata no e lo stesso Rodiguez non sono stati all’altezza. Elevato il numero di extra possessi garantiti alla squadra di Messina, capace di andare all’intervallo avanti di 16, nonostante un misero 1/8 dall’arco; difficoltà estrema di andare al ferro per gli spagnoli, la presenza dei lunghi russi è stata davvero ingombrante in questo senso.

La sensazione e il paragone infine, tra Teodosic e le guardie spagnole che si sono alternate, è stato, almeno questa sera, davvero irriverente. Ciò detto grande merito alla tenacia di Madrid che nel secondo tempo non ha mai mollato, ed è andata molto vicina al difendere la differenza canestri dell’andata.

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CRONACA: La partenza degli uomini di Messina è al fummicotone, perfetta nelle esecuzioni e nelle geometrie, Weems e Teodosic sono imprendibili per i bianchi di Madrid; la scelta di alzare il quintetto iniziale con Erceg e il conseguente spostamento spostamento di Khyrapa in posizione di 3, evidenzia ancor di più il dominio fisico dei moscoviti. Il primo allungo è segnato dallo strabordante Weems, 9-3, sono 2 conclusioni dall’arco di Suarez a risvegliare i blancos, 13-6; il primo quarto si chiude sul 24-15, con il match indirizzato sui binari dell’armata rossa.

Madrid sembra davvero a terra, l’espressione dei volti è fin troppo chiara, la prepotenza dei rossi è davvero penetrante. L’ingresso in campo della coppia Rodriguez/Slaughter scuote un minimo Madrid che è comunque costretta a ricorrere, l’allungo è inesorabile, 34-19 con l’ingresso in campo di Kristic. Il centro serbo è l’ennesimo rebus per la difesa di Laso, i moscoviti allungano pericolosamente 40-22; i blancos riescono a chiudere il quarto sul 44-28.

La ripresa si apre con la bomba di Weems e il Cska che tocca il massimo vantaggio, +19, ed è proprio qui che il Real ha un moto di orgoglio, aumentati i giri della difesa e trascinata da un ispirato Fernandez, i bianchi non mollano e accorciano toccando addirittura il -9 sul 51-42. Davvero coraggiosa la squadra di Laso a non mollare una partita che era sostanzialmente finita e mai iniziata da un punto di vista tecnico e tattico. Ma il Cska riparte di slancio chiudendo il quarto ancora in totale controllo, 63-47.

L’ultimo quarto della sfida vale per la differenza canestri, i bianchi sono trascinati da Fernandez e da un eroico Reyes, e non riescono davvero per pochissimo a ribaltare la stessa, si chiude sul 81-72.

 

 


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