Lokomotiv Kuban Krasnodar – Laboral Kutxa Vitoria 85 – 84(Stats) (Highlights)

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Altro buzzer-beater per Simon (euroleague.net)

Folle, pazza partita quella giocata dal Lokomotiv Kuban e dal Laboral Vitoria. Un match bellissimo che non ha mai avuto un unico padrone per tutti i quaranta minuti. Grandi parziali da una parte e dall’altra, cambi di scenari e colpi ad effetto hanno caratterizzato la gara alla Basket Hall di Krasnodar. Mancano 2 minuti e 41 secondi alla sirena finale. Thomas Kelati ruba palla sulla rimessa degli avversarsi, segna il terzo tempo e conduce il team spagnolo sul +8. “Mamma butta la pasta” avrebbe detto Dan Peterson se avesse commentato il match perché la partita sembra davvero ai titoli di coda. Ma non è così. Manca il colpo di scena finale. Un canestro da due di Hendrix e uno dalla lunetta di Marcus Williams riportano la formazione di Pashutin a 4 lunghezze di svantaggio. Dall’altra parte Kelati segna solo un tiro libero dei due a disposizione e nell’azione successiva Hodge combina un pasticcio difensivo enorme. Sul +5 il giocatore americano commette un fallo stupido sul tiro da tre di Williams, il quale non perdona dalla linea della carità, facendo 3 su 3. Scariolo chiama timeout all’uscita del quale Vitoria ha la possibilità di mettere la partita in ghiaccio. Heurtel, dopo un pick&roll con Pleiss, ha un mismatch contro Hendrix che, però, decide di non sfruttare fino in fondo e si prende un tiro dalla lunga distanza. La conclusione del giocatore francese non trova il fondo della retina e con 15” il Lokomotiv ha la possibilità di pareggiare e addirittura di vincere con un tiro da dietro l’arco. Williams, con una grande lettura di gioco, serve un passaggio favoloso a Krunoslav Simon che si trova libero in angolo. L’ala croata scocca la freccia e trova il bersaglio grosso. E’ la tripla che vale la partita perché Hodge sbaglia un buon tiro all’ultimo secondo. Può partire la festa a Krasnodar per la quarta sinfonia del Lokomotiv. A Scariolo non resta che mangiarsi le mani per l’occasione buttata al vento perché vincere in Russia avrebbe significato molto in chiave qualificazione. Sicuramente l’assenza nel finale di Andres Nocioni, costretto ad uscire per infortunio, si è fatta sentire soprattutto in termini d’esperienza e gestione delle situazioni.

Sergio Scariolo (foto S. Paolella 2013)

Sergio Scariolo (foto S. Paolella 2013)

Derrick Brown è indubbiamente il protagonista del primo tempo. Per il numero 5 del Lokomotiv 16 punti con un solo errore al tiro e 21 di valutazione al termine delle prime due frazioni. Dopo una partenza equilibrata è l’atletismo del giocatore americano e del connazionale Marcus Wiliams a firmare un primo parziale di 11-2 a favore dei padroni di casa. I canestri di Hodge riecono a riportare Vitoria a 8 lunghezze di distanza.

Nel secondo periodo Scariolo decide di provare la zona per fermare l’attacco russo. Si rivelerà una scelta azzeccatissima quella dell’ex coach di Milano. Difatti la zona costringe il Lokomotiv a una serie di palle perse e, grazie alle realizzazioni dalla lunga distanza da parte di Bjelica e Hodge, il team basco si risolleva a -1 (30-29). I canestri di Pleiss e Heurtel valgono rispettivamente il pareggio e il vantaggio esterno al termine dei secondi dieci minuti di gioco.

Inizia meglio il Laboral al rientro degli spogliatoi. Tibor Pleiss inizia a far valere i suoi centimetri sotto le plance e da’ un piccolo strappo alla partita con i suoi rimbalzi e i suoi punti (48-56). A questo punto è determinante per il morale dei padroni di casa la tripla messa a referto da parte di Simon. Ecco allora un parzialone di 17-2 che ancora una volta ribalta la situazione questa volta a favore di Brown e soci. Vitoria all’inizio dell’ultimo periodo alterna ancora la zona alla difesa a uomo e con la caparbietà di Nocioni e i canestri di un ottimo Heurtel torna avanti. A questo punto il match è molto equilibrato e ai canestri di Brown rispondono le segnature di Bjelica che tengono avanti gli ospiti. Vitoria capitalizza con 4 punti l’antisportivo fischiato a Simon e con la palla recuperata da Kelati scappa via. Ma è solo un illusione.

MVP: Senza dubbio la giocata finale sull’asse Williams-Simon vale la partita per il Lokomotiv. Per il playmaker americano una signora partita, impreziosita da 9 assist, mentre per l’atleta croato 19 punti e 20 di valutazione. Ma il migliore giocatore del match è sicuramente Derrick Brown. Oltre ai primi due quarti giocati in maniera mostruosa, ha il merito di avere messo i canestri che hanno tenuto a galla il team russo nel finale. Conclude le ostilità con 23 punti, 5 rimbalzi, solo 2 tiri sbagliati e una valutazione da top player (29).

Lokomotiv Kuban Krasnodar – Laboral Kutxa Vitoria 85 – 84 (21-13, 19-29, 21-16, 24-26)

Lokomotiv: Brown 23, Simon 19, Williams 13 RIM 37 (Hendrix 9) ASS 27 (Williams 9)

Laboral: Bjelica 16, Nocioni 15, Pleiss 15 RIM 28 (Pleiss 10) ASS 19 (Heurtel 6)


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