MECCANICA NOVA BOLOGNA – SERNAVIMAR MARGHERA 52-50

BOLOGNA – Si può vincere archiviando il proprio scout con un 25% da due contro il 42% della squadra avversaria, magari condendo percentuali così scarse con 29 palle perse? Sì, si può, se poi nel finale la testa c’è e i cambi orchestrati dalla panchina sono quelli giusti. Ecco, la Meccanica Nova è riuscita a raccontarla giocando una partita non bella, matando una Sernavimar buona (ma non di più) per almeno25’, poi le venete sono cadute davanti a una zona che le ha confuso le idee per poi arrivare agli ultimi 5’ con le batterie scariche. Si sarà mangiato le mani coach Iurlaro, ma le colpe del suo quintetto confinano con i meriti di un avversario tenace e dal sangue freddo, che ha prima inventato una rimonta che ai più sembrava impossibile e poi ha chiuso la pratica con un finale di partita autoritario.
Il match inizia con le 10 giocatrici in campo che si sfidano dai 6,75: le esterne bombardano da tre che è una bellezza ma non basta. Di certo non basta a una Meccanica Nova che dalla media e dall’area pitturata comincia a mostrare i propri limiti, dei qualila Sernavimar approfitta per mettere il muso in avanti. E al 18’44’’ è già 21-29, con le bolognesi che fanno a pugni col canestro. Qualche numero? Il primo tempo le padrone di casa lo chiudono con un 2/13 da due, pari a una percentuale del 15%, e nel secondo quanto entrano dentro solo un paio di triple e niente più! La partita sembra segnata quando le venete, a inizio ripresa, raggiungono il +12 (22-34 al 22’30’’) grazie a 4 punti consecutivi di un’ispirata Savelli, prologo della prima reazione bolognese, che torma a zona e si fa viva con un parziale di 9-0 con Costi che, dall’arco, insacca il canestro del 33-37 quando il cronometro segna il 28’30’’. Marghera resiste ancora qualche minuti, quando arriva Nannucci che con una tripla agguanta la parità (42-42 al 35’45’’) e subito dopo, da fuori, trova il vantaggio interno (44-43 al 36’45’’). E a quel punto, tra lo stupore generale, Piatti cambia proprio l’artefice del recupero per rimettere sul parquet Zanoli Risultato? La numero 7 bolognese insacca subito un tiro pesante (47-45 al 38’08’’), poi, dopo un tiro dalla lunetta firmato da un’ottima Denti (antisportivo fischiato a Granzotto) si inventa l’uno contro uno che vale il 50-45. La Sernavimarha ancora qualche cartuccia da sparare: Savelli dai 6,75 e due tiri liberi di Fabris valgono la parità (50-50 a-18’’), la pivot veneta, però, commette fallo su Zanoli, ancora lei, che, a -4’’ dalla sirena, fa il pieno dalla linea della carità (52-50). 360’’ sono pochi per Marghera che non riesce a organizzare un’azione d’attacco degna di tale nome, per la felicità di una Meccanica Nova che esulta quasi senza poterci credere.

MECCANICA NOVA: Zanoli 12, Landi, Leva 3, Costi 15, Denti 10, Ruffo, Nannucci 9, Cigliani 3, Cesnaviciute. N.e.: Bosio. All. Piatti.
SERNAVIMAR: Gorla 4, Savelli 24, Granzotto 5, Brunelli 9, Rimpova 4, Fabris 4, Pellegrino, Paties. N.e.: Striulli, Marchioni. All. Iurlaro.
ARBITRI: Braga, De Simone.
PARZIALI: 15-16, 21-29, 35-41.
RIMBALZI – B 40 (11 Costi ), M 32 (6 Fabris).
RECUPERI – B 22 (7 Denti), M 20 (5 Gorla).
ASSIST – B 7 (2 Nannucci, Landi, Costi), M 7 (1 Paties, Rimpova, Fabris, Gorla, Granzotto, Savelli, Brunelli).
MVP: DENTI – Nannucci è la protagonista principale della rimonta, Zanoli insacca i canestri decisivi nel finale, quelli che tengono a bada Marghera, Costi è quella che segna di più. E Denti? Chiude in doppia cifra (10+10) arpionando 7 rimbalzi offensivi e, soprattutto, archivia i suoi 27’ di permanenza sul parquet con ben 7 recuperi e 28 di valutazione. Lavoro oscuro ma determinante.

Giuseppe Catani