Finisce nel peggior modo possibile il trittico consecutivo di gare lontano dalle mura amiche per la Liomatic Umbertide. La formazione di coach Serventi rimedia la 3° sconfitta in questo terribile avvio del girone di ritorno, una in più dell’intera prima parte di campionato. I pressapochisti dello sport, al solito battaglieri, sentenziano che tutto ciò non è altro che il rovescio della stessa medaglia di quanto visto nel girone di andata (3 vittorie sul filo, condite da in pizzico di buona sorte). Magari è così, al netto però di un’evidente approssimazione. La verità, secondo noi, sta nel mezzo. Umbertide, a circa 2/3 del cammino, è stabilmente nel gruppo delle migliori. Umbertide, come le altre contendenti, ha tutto sommato i punti che merita (per nulla pochi) e l’attuale score di 9 vinte-5 perse sarebbe stato sottoscritto alla presenza di un qualsiasi notaio ad inizio stagione. Umbertide è andata sotto a Pozzuoli (piuttosto che a Lucca e Cinisello Balsamo) perché sono avversarie di valore. Insomma, perché ci può stare. Quello sul quale ci sarebbe da interrogarsi, è semmai riconducibile alla metamorfosi che colpisce le umbre nel corso dei 40 minuti. Nella sfida di sabato, alla pari di quanto visto settimana prima in Toscana, Umbertide ha subìto il break decisivo (tremendo) proprio quando sembrava in controllo e con la famosa inerzia (se c’è) dalla sua parte. Pesanti cali di concentrazione, errori banali delle singole. La Liomatic è vittima dei cronici alti e bassi di una stagione vissuta fin qui sull’altalena, pur nobilitata da risultati oltremodo soddisfacenti. Che poi certi match li puoi vincere o perdere per alcuni dettagli, è un altro discorso. Tuttavia le umbertidesi finiscono per pagare questo stato di cose in maniera esasperata. Tornando alla sfida del “PalaTrincone”, coach Serventi opta in avvio per uno starting-five che prevede Ohlde unica lunga, Cinili da “4”, Zara in cabina di regia, Martinez e Modica esterne. La scelta dà subito frutti. Modica e Martinez siglano le triple del 6-0 iniziale. Umbertide gioca bene e comanda la sfida, le padrone di casa si affidano a Ward per muovere il tabellino. Dopo il primo time-out, un’altra tripla di Modica permette alle umbre di allungare ancora sul +6 (9-3). Capitan Mazzante (MVP alla fine) e Vilipic tengono Pozzuoli in linea di galleggiamento. La 4° tripla della Liomatic, stavolta griffata Cinili, scrive il 18-13 della prima sirena. La sensazione, rimarrà tale, è che alle locali sia andata di lusso. Nel secondo periodo le flegree reagiscono, aumentano il ritmo e si affidano al tiro dalla lunga distanza. La Liomatic è viva, ma deve fare i conti con la sua imprecisione offensiva. Cinili, top-scorer umbertidese, infila la nuova tripla del +3 (28-25), ma Pozzuoli ritrova l’immediata parità con la stessa moneta firmata Mazzante. I tiri da oltre l’arco della giocatrice americana, 5 alla fine, saranno una delle chiavi del match. Si va alla pausa lunga con il primo vantaggio locale (31-28), ancora protagonista la formidabile guardia di coach Palumbo. Le ospiti, al solito, tengono in difesa ma non segnano (quasi) mai. Quando si riprende, Umbertide sembra cambiar marcia. Subito 4-0, con Zara a menare le danze. La gara continua ad essere molto intensa, Pozzuoli fatica. Stansbury duella con Vilipic, la limita e segna canestri pesanti. Umbertide sembra scappare, con il massimo vantaggio (43-36) del minuto 26. Jovanovic (soprattutto, 2 volte) e Martinez sbagliano incredibilmente il (probabile) ko. Tanto basta per entrare nel tunnel. Pozzuoli respira con Vilipic (38-43), ma è solo l’inizio. La Liomatic, proprio nel momento migliore, va in rottura prolungata e subisce un terrificante 17-0 a cavallo dell’ultima frazione. Le viaggianti spariscono dal campo e non vedono la retina per 8 lunghissimi minuti. Tutto questo in un campionario di “air-ball”, palle perse, disattenzioni davvero banali. Coach Serventi è costretto a chiamare 2 time-out nel breve volgere di qualche secondo, ma non basta. Kelly Mazzante (25 p.ti alla fine) è l’artefice del parzialone che indirizza la gara (53-43 al 35’). Quando Umbertide si desta, lo fa con il carattere di Martinez. Due “bombe” consecutive dell’ex Valencia rimettono tutto in discussione (53-49 al 38’). Pozzuoli, forse memore di quanto visto in Umbria, perde una paio di palloni e sbanda. La Liomatic fiuta il colpaccio e Jovanovic trova l’unica fiammata della sera, piazzando la tripla del -1 (53-52, con 51” sul cronometro). Le padrone di casa si affidano alla solita Mazzante, glaciale dalla lunetta (55-52, chiuso il break di 0-9). Dall’altra parte, Zara fallisce la tripla frontale del pareggio e Vilipic, sul ribaltamento, mette in cassaforte la vittoria. L’incontro si chiude sui liberi di Ward. Finisce 59-54, con le campane che festeggiano il ritorno al successo dopo un lungo digiuno. Umbertide incassa la 3° battuta d’arresto consecutiva, si interroga sulla scarsa lucidità nei momenti clou e paga un dazio pesantissimo all’insufficiente rendimento di alcune giocatrici chiave. Al termine, “Lollo” Serventi analizza la sfida con il consueto equilibrio:
“Oggi (sabato ndr) -attacca Serventi- potevamo decisamente fare di più. Bisogna ritrovare lucidità, stare uniti, compattare gruppo e ambiente, continuare a lavorare duramente. Le ricette sono note, fare le cose che si preparano e prestare la massima attenzione ai particolari. Su la testa e fiducia nelle nostre possibilità, perdere a Pozzuoli con le campane al completo non fa scandalo. Guardiamo avanti”.
Domenica prossima si torna (finalmente) al “PalaLiomatic”, ma l’avversario è di quelli da far tremare i polsi. Davanti alle telacamere di RaiSport, Umbertide riceverà la visita del Cras Taranto, senza dubbio regina del torneo. Si giocherà alle ore 19:00 per esigenze televisive. La speranza è che la Liomatic torni ad indossare l’abito che si riserva per le occasioni importanti. Lei può.


Lorenzo Spantini – A.S. Liomatic Umbertide