Libertas Bologna

“Queste vanno giù come dei sassi..” Parafrasando, ma forse neanche eccessivamente, era più o meno questo il pensiero comune che all’inizio del campionato serpeggiava tra molti addetti ai lavori e non, riguardo alla Meccanica Nova. Si parlava di squadra indebolita, di mancanza di peso sotto canestro, di età media troppo bassa e di conseguenza di troppa poca esperienza per farcela, a scanso di miracoli. Lo sapevano tutti, e lo sapevano soprattutto coach Scanzani e le sue ragazze, che non se lo sono mai dimenticato ma, anzi, ne hanno fatto motivo di sfida e di stimolo lungo tutto l’arco della stagione. Non a caso “we believe in.. miracles!” (crediamo nei miracoli) è stato l’urlo di battaglia che ha accompagnato le rossoblù in ogni allenamento e in ogni partita fino a qui. Premessa doverosa e dovuta, perché a guardare la classifica oggi a qualcuno non venisse da pensare che questo sia un risultato come tanti altri.

Centrare i play off è un risultato miracoloso” conferma infatti il coach bolognese a fine gara. “E lo abbiamo conquistato in trasferta, con tre giocatrici del quintetto infortunate o in via di recupero, con tanta pressione addosso ma smentendo tutto e tutti. Non può che essere un momento di immensa soddisfazione per tutto l’ambiente. Ora affronteremo il resto della stagione con l’obiettivo di toglierci più soddisfazioni possibili e soprattutto di far crescere ancora questo gruppo e tutte le nostre giovani che anche stasera sono state straordinarie, con una menzione speciale per tutto il blocco delle under 19 che soprattutto in difesa, anche quando i canestri non arrivavano, hanno lavorato alla grandissima.” A ulteriore conferma arrivano pure le parole del patron Landi: “Risultato straordinario. Le prossime partite saranno un meritato palcoscenico per far crescere ulteriormente le nostre giovani.

Libertas Ferrara

La storia del match: si parte subito con le marce alte, con Crudo e Tassinari da una parte e Miccio e Aleotti dall’altra a lavorare di botta e risposta nei primi due minuti per il 4-4. Bologna allunga la difesa e prova subito la fuga con due canestri di De Pretto (cresciuta moltissimo per personalità ed efficacia nella seconda parte di stagione) e uno di Crudo e Landi, ma Ferrara non tarda a rispondere e con Denti e la solita Aleotti trova il primo vantaggio sul 13-12. Gli arbitri dirigono “all’inglese” lasciando correre da una parte e dall’altra in più di un’occasione, Crudo segna il suo settimo punto per il 14-13 ma poi, dopo la tripla di Mini, per la Libertas cala il buio più fitto e negli ultimi due minuti le estensi piazzano un 8-0 che ribalta completamente il match. A nulla serve il time out di Scanzani perché la sua squadra perde lucidità in attacco e in difesa, concedendo continui viaggi in lunetta alle avversarie che grazie a un eccellente 7/8 si ritrovano alla sirena sul 22-14.

Sembra sinistramente il copione visto a Broni: buon avvio, brutto parziale, difficoltà contro la zona 2-3 e doppia cifra di svantaggio. Bologna però oggi ha un’altra faccia e una Tava senza problemi di falli che segna i primi liberi delle ospiti dopo 1’40”, aggiungendo tre rimbalzi e tre recuperi nel quarto. Ferrara però allunga ancora con Mini e Coraducci raggiungendo il massimo vantaggio (26-16) al quarto minuto dopo un airball di Cabrini, prima che un gioco da tre punti di Santarelli che si iscrive finalmente alla partita e una tripla ancora di Crudo riportino Bologna sul 26-22. Aleotti chiama di nuovo da tre, Crudo risponde da due. La partita sembra salire di colpi, ma trova invece un’autentica palude in cui le due squadre si affossano letteralmente, producendo errori anche clamorosi da sotto e palle perse a catena (8 della PFF Group, 4 per la meccanica Nova). Gli arbitri ci mettono del loro fischiando meno che ai playground del Bronx, dove finchè non c’è sangue, non c’è fallo. Ne fa le spese (per fortuna solo tra virgolette) Landi, che in meno di due minuti finisce a terra più di Stallone nel primo episodio di Rocky, che deve uscire un po’ frastornata. In mezzo a questo prolungato momento di scarsa qualità cestistica (eufemismo) Bologna alza la testa e si ritrova a meno tre, grazie soprattutto a Santarelli che, con Tassinari in panchina per quasi tutto il quarto con la caviglia ancora dolorante, guida una rimonta silenziosa ma inesorabile. Ferrara recrimina moltissimo sulle 15 palle buttate al vento nel primo tempo (6 di Mini, ma solo Laffi delle giocatrici entrate ha uno zero in questa voce statistica) mentre Bologna, con rotazioni più ampie, sembra avere superato il momento peggiore grazie soprattutto a Crudo (11) e Santarelli (7).

Ferrara Bologna

Nella ripresa Bologna cambia quintetto, lasciando ancora Tassinari e Landi in panchina per Santarelli e Cabrini. La giovane (come se poi ce ne fossero di NON giovani tra le rossoblù..) guardia di Bordighera colleziona un altro airball e un errore da sotto che per fortuna Crudo riesce a correggere per tornare a meno uno. Cabrini va a sedersi in panchina con un desolante 0/6 dal campo e si rivede di nuovo Tassinari, ma questo è il quarto di Sara Crudo ed Eleonora Laffi. La bolognese ne mette otto con un rimbalzo, due stoppate e un assist. La lunga ferrarese risponde pure lei con otto punti, tre rimbalzi e quattro recuperi. Bologna pareggia a 38 ma non sorpassa mai, anzi è Ferrara a prendere di nuovo il largo con un break di nove punti spezzato solo da una tripla di De Pretto per il 47-41 finale. Qualche palla persa in meno e il 4/5 di Laffi che segna anche allo scadere del quarto sembrano riportare l’inerzia della gara tutta dalla parte estense. Bologna ha 1/16 complessivo da Landi, Tassinari, Cabrini e Tava e rimane in scia solo grazie ai 18 di Crudo e soprattutto all’intensità difensiva molto alta di tutte le sue giocatrici.

Ad inizio ultimo quarto la tensione è palpabile, vista la posta in gioco. Nessuna delle due squadre vuole portarsi il peso della qualificazione (che vuol dire anche salvezza assicurata) fino all’ultima giornata, e la qualità della gara ne ha fin qui risentito. Sulla stessa falsariga inizia l’ultimo quarto. I primi cinque tiri vedono solo il ferro, Laffi è in panchina a rifiatare e il primo “gol” arriva quando si sblocca Tava con un canestro da due e uno da tre a cui risponde Denti per il 49-46 dopo tre minuti. Crudo esce per Cabrini, Nori piazza il suo primo canestro su assist sempre di Tava che a seguire recupera una palla che la stessa Cabrini trasforma in sottomano nel canestro del primo vantaggio bolognese dopo il 14-13 del primo quarto. La gara resta ancora in equilibrio con Denti che risponde a Tava per il 52-52, poi la svolta. Alessia Cabrini indossa mantello e maschera dell’eroina che non ti aspetti, e dopo aver passato la serata a tirare quasi letteralmente ai piccioni, in un amen piazza due triple consecutive che spaccano la partita e fanno esplodere letteralmente la panchina e i tifosi felsinei, anche ieri sera numerosissimi al seguito della squadra. Roba da tiratori veterani, alla faccia dei suoi 17 anni. Coach Piatti non chiama ancora time out, nonostante il parziale del quarto reciti ora 17-5 Bologna, ma vi è costretto dopo l’ennesima palla persa della sua squadra (con Mini che arriverà a quota 10 sulle 27 totali) a 2’23” dalla fine. Dopo la sospensione, una palla persa a testa e cronometro che corre inesorabile verso la fine. Quando manca un minuto e Cabrini lascia il posto a Crudo, il pubblico non può che dedicarle una meritatissima ovazione. Con 40” da giocare Ferrara non ricorre al fallo sistematico, e Crudo, pur restando a secco nell’ultimo periodo, mette la sua firma con un assist per Nori che segna col fallo e chiude la partita. Ferrara segna e poi recupera anche palla, ma con ancora 15” da giocare preferisce gestire l’ultimo tiro, conservando una eventuale differenza canestri favorevole per la poule promozione che però dovrà conquistare nell’ultima partita della stagione, cosa che Bologna ha invece fatto in questa giornata con pieno merito, meritandosi dal primo all’ultimo tutti gli applausi del pubblico. Da stasera, a credere nei miracoli, ci sarà probabilmente qualche buon’anima in più.


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