Assigeco_LogoCODOGNO – L’Assigeco Under 17 inciampa nella “maledizione” dei quarti di finale alle finali nazionali, così come i più grandi dell’Under 19 un paio di settimane prima, abbandonando il percorso che avrebbe potuto concludersi perlomeno alla finalissima a causa di un canestro subito all’ultimo secondo del supplementare.

C’è sicuramente un bel carico di rammarico dalle parti del “Campus” nel vedere l’Armani Junior Milano, vincente in extremis sui rossoblu venerdì scorso, conquistare il titolo ieri contro la Virtus Siena (58-55), battuta dai lodigiani nel girone. «Chi va alla Finali Nazionali sa bene che certi epiloghi sono possibili – spiega Marco Andreazza, coach dei “baby” rossoblu -. La sfortuna è stata la sconfitta di Milano con Loano nel girone che ha anticipato ai quarti un confronto che in teoria avrebbe potuto arrivare in finale. In pratica usciamo dopo tre vittorie e un “pari”. Il rammarico è per la lunga serie di episodi negativi degli ultimi 2′ del supplementare. Diamo però merito a Milano che ha vinto, accettando il verdetto».

Il 19/40 ai liberi registrato contro Milano pesa parecchio: «Certo, ma quello è più un aspetto tecnico e di tensione – continua il 38enne tecnico di Montebelluna -. Meglio concentrarsi sui fattori positivi. Abbiamo portato due squadre, Under 17 e 19, fra le prime otto d’Italia, tre giocatori in prima squadra e diversi nelle nazionali giovanili. Premesso che avremmo voluto giocarci la finale per provare a vincerla, è riduttivo valutare la bontà del vivaio dal numero di vittorie: è la crescita dei giocatori che conta. L’Assigeco è tornata fra le realtà più importanti nel panorama nazionale e noi siamo pronti l’anno prossimo a continuare a lavorare duro per continuare a migliorare».

Luca Mallamaci (Il Cittadino di Lodi)


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