cap-genova-logoTutte le squadre vittoriose nei propri impegni, ad eccezione dell’U19 che lotta a Casale ma soccombe nel finale.

Un fine settimana quasi perfetto per le compagini del CAP, che poteva terminare con la ciliegina sulla torta della vittoria dei ragazzi più grandi a Casale Monferrato, mancata per un soffio in una gara tirata dal primo al quarantesimo minuto. L’U17 vince ma non convince contro il fanalino di coda Varese, mentre l’U15 conquista i playoff vincendo la propria ‘’finale’’ stagionale, in una partita al cardiopalma e che ha regalato emozioni fino alla sirena finale. Per l’U14, nella fase ad orologio, prova di forza contro Loano, che l’anno scorso le impedì di ottenere la finale di categoria.

DNG U19
JUNIOR CASALE – CAP GENOVA 69-62 (13-11, 15-15, 22-13, 19-23)

JUNIOR: Valentini 7, Giovara 17, Sultani 2, Di Prampero 11, Puleo 12, Bergang 8, Sacchettini 2, Bialkowski 5, Ruiu 1, Ottone 4. All. Pansa
CAP: Macrì 7, Morando 7, Ferri, Baiardo 9, Giordano 11, Bianco 3, Lanzani 14, Caversazio, Meroni 5, Aldrighetti 5, Jancic, Baldini. All. Rocco

Manca il solito centesimo per fare un dollaro al Cap di Enrico Rocco, che nella ‘’gara del gemellaggio’’ con Casale, lascia il Palaferraris con una prestazione tutto sommato sufficiente ma che non basta per ottenere 2 punti sul campo di una squadra che come i genovesi, è stata competitiva da inizio stagione, ma ha faticato sul piano dei risultati. Pronti via e Genova fa 0-8, grazie ad un approccio alla gara aggressivo che porta intensità difensiva e buoni attacchi. Casale però entra in partita e reagisce, chiudendo il primo periodo avanti di 2 lunghezze. Nel secondo quarto sono i padroni di casa a prendere in mano la gara, Giovara è un difficile rompicapo per la difesa genovese, e nonostante un Di Prampero sottotono, la Junior piazza il primo break della gara raggiungendo la doppia cifra di vantaggio. Genova non ci sta, e grazie ad un Lanzani finalmente tornato a buoni livelli, torna sotto e riporta la gara in equilibrio all’intervallo. Al rientro dagli spogliatoi, la gara vive sul filo dell’equilibrio, ma inizia ad uscire il divario di talento tra le 2 squadre, con Genova che comincia a sporcare le proprie percentuali, mentre dall’altra parte Casale punisce. Nell’ultimo periodo Genova non riesce a rimettere in piedi l’incontro, nonostante una buona difesa è sempre l’attacco a mancare, specialmente i punti dei due ‘96 Baldini e Caversazio. Il rientro degli ultimi minuti non basta a ribaltare il match, Genova con questa partita fotografa perfettamente la stagione di una squadra intensa, volenterosa, ma con poco talento. Casale si toglie una soddisfazione che rende la stagione meno amara.

 

U17 ECC. LOMBARDIA
CAP GENOVA – ROBUR ET FIDES VARESE 62-54 (15-7, 16-15, 17-19, 14-13)

CAP GENOVA : Zaio 2, Muzzi, Mantovani 11, Prezioso 4, Galdiero, Caversazio 12, Ferri 11, Baldini 16, Jancic 2, Arrigoni, 2 Boddi 2, Giovannini.
ROBUR: Weijing 9, Vanoni 5, Rossi, De Vita 4, Ferretti 15, Pol 2, Papadopulos 3, Maruca 2, Porrini 2, Zanzi 2.

Basta un quarto a Genova per ipotecare il risultato con il fanalino di coda Varese, in una gara piuttosto mediocre dal punto di vista tecnico. Il Cap di Enrico Rocco guidato dal solito trio Ferri-Baldini-Caversazio a cui si aggiunge un prolifico Mantovani, scava il solco nei primi minuti e non permette mai all’avversario di rientrare in partita. L’intensità difensiva più che l’attacco è il fattore determinante. Da segnalare anche il positivo rientro di Prezioso, rimasto fermo ai box negli ultimi 2 mesi di campionato. Spazio per tutti o quasi per larghi tratti dell’incontro, con Varese che solo nel finale rende il passivo meno pesante. Per Genova arrivano due punti necessari per mantenere vive le speranze di Interzona.

 

U15 ELITE’ LIGURIA
CAP GENOVA – PALL. ALASSIO 61-60 (44-36)

CAP GENOVA: Signoretti, Bianco, Spina 5 Zejno O 15 Pincelli, Giacobbe 21 Sabbia, Millio 15 Martini, Saluci, D’Erba 5 Rebora.
ALASSIO: Sancimino 4 Revetria 27 Gandini 10 Barbaria 2 Anselmo, Scosceria, Radici 10 Pisano 6 Giromini 2 Cremonte.

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Quando una partita lottata e tesissima, dove ci si gioca la stagione, si decide a 2 secondi dal termine, viene rappresentata l’essenza della pallacanestro in tutta la sua potenza e bellezza. Genova ed Alassio, vincendo questa gara, avrebbero ottenuto l’ultimo piazzamento utile per raggiungere i playoff, era a tutti gli effetti una finale, ed entrambe le compagini l’hanno onorata lasciando in campo tutto. L’ha spuntata Genova, dimostrandosi forse più solida mentalmente, ma entrambe le squadre avrebbero meritato i playoff per quanto dimostrato durante la gara ed in stagione. L’avvio è tutto di marca genovese, Millio e Giacobbe scavano il primo solco, ma Alassio dimostra di avere intenzioni bellicose e grazie ad un indemoniato Revetria resta in partita. Gli attacchi viaggiano a ritmi forsennati, entrambe le squadre mostrano ottime individualità, con Genova più brava nel coinvolgere tutti i giocatori in campo, mentre gli ospiti si affidano alla verve dei propri giocatori di punta. All’intervallo il punteggio recita 44-36, tutto fa pensare ad una gara ad alto punteggio, ma è un’illusione. Al rientro dagli spogliatoi Genova raggiunge la doppia cifra di vantaggio, ha più volte l’occasione di allungare ma fallisce e così Alassio con le fiammate di Gandini e del solito Revetria rientra fino al –1. Spina e Revetria salutano per 5 falli a 2 minuti dalla fine, la situazione dovrebbe favorire i padroni di casa, ma ormai non fa più differenza, tanta è la tensione e la fatica accumulata. Con Alassio avanti, Giacobbe firma il sorpasso, dall’altra parte a 1.30 dal termine Radici risponde, e a 35 secondi dalla fine Alassio ha la palla per chiudere la partita. Genova però difende in maniera magistrale gli ultimi 2 possessi e a 2 secondi dal termine Millio subisce fallo e ha in mano i liberi della vittoria. Il play genovese è glaciale, dalla lunetta non trema e porta avanti i suoi, Alassio grazie al timeout può sfruttare i secondi rimanenti, ma ancora una volta Genova è perfetta difensivamente.
Vittoria sofferta, che sembrava scivolare via in diversi momenti della gara, ma inseguita e sofferta, e proprio la capacità dei ragazzi di Innocenti di non capitolare sul più bello ma di rimanere mentalmente sul pezzo anche nei momenti di difficoltà, è ciò che ha permesso al Cap di vincere questa finale. Ora, con i playoff raggiunti e diversi ragazzi ancora fermi ai box e pronti al rientro, Genova ha tutto il diritto di non porsi limiti e di giocarsi i quarti di finali con l’intenzione di non essere vittima sacrificale.

 

U14 ELITE’ LIGURIA
CAP GENOVA – BK LOANO GARASSINI 65-43 (38-21)

CAP GENOVA: Sciutto 2, Zejno, Bianco 4, Spina 7, Saluci 2, Pincelli 9, Signoretti 4, Millio 16, Castellani, D’erba 8, Martini 9, Rebora 4.
LOANO: Leoncini, Riccio 2, Maggioni 10, Volpi, Famizza 8, Formica 2, Mele, Vaccarezza 2, Stroppa 16, Baschina, Franco 3, Provaggi.

Il periodo migliore della stagione (il secondo conclusosi con il parziale di 19-6) consente al Cap Genova di ipotecare risultato e partita contro quella Loano che lo scorso anno eliminò in semifinale i genovesi e che questa stagione è stata sconfitta tre volte su tre. Una prova di forza che consente ai biancoblu di ipotecare il secondo posto e di avvicinarsi sempre di più alle semifinali senza bisogno di passare dal turno precedente. Tutti i ragazzi a referto hanno portato il proprio contributo alla causa, con i giocatori più utilizzati che, giocando tutti per una volta all’altezza delle loro possibilità, hanno consentito a tutti i compagni di prendere fiducia. La grande aggressività ed intensità difensiva ha consentito a Genova di limitare l’asso loanese Stroppa, e, specialmente nel secondo quarto, si è visto un attacco ai limiti della perfezione, fatto di contropiede e di un gioco a metà campo fluidissimo, fatto di tagli, penetra e scarica, extrapasses, ribaltamenti di lato. Il secondo quarto ha, per una volta, messo in mostra le potenzialità di una squadra in grado di esprimere un’ottima pallacanestro se i suoi leader mettono da parte i propri egoismi per coinvolgere tutti i compagni, come, peraltro, dimostra il tabellino. Prossima tappa: Arma di Taggia.

 

Giovanni Baiardo