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Per l’ultima del 2013 al PalaDonBosco Genova non poteva desiderare avversario migliore, l’Olimpia di Merlati e Fumagalli, una squadra di alto livello ma con cui i nostri sapevano di poter fare partita alla pari.
Anche l’ambiente l’ha percepito, ed infatti il PDB ribolliva di pubblico come non mai, pieno in ogni ordine di posto, pronto a sostenere la squadra e a godersi lo spettacolo.
Purtroppo il risultato sperato non è arrivato, e nonostante una partita gagliarda e un atteggiamento estremamente positivo, altri fattori hanno determinato la sconfitta, maturata nel secondo tempo.

Aprile Cap Genova – Armani Junior Milano 48 – 58 (17-15, 11-13, 4-10, 16-20)

CAP 48: Macrì 7, Ferri 3, Zaio n.e., Baiardo 12, Giordano 5, Coltro, Bianco 1, Meroni 2, Caversazio 13, Boddi n.e., Paloscia, Baldini 5. All: Rocco – Toselli – Pozzi

La partita comincia con un regalo natalizio, quello della società all’Olimpia, un cesto ricco di specialità del posto e prodotti natalizi, che il CAP ha tenuto a fare agli ospiti per l’occasione e per i buoni rapporti che legano le due società.
Ma dopo il momento di grande condivisione e gioia, le due squadre cominciano a battagliare sul campo.
Botte e risposte, ritmi alti, intensità, CAP – Olimpia è tutto ciò che ci si aspettava nel primo periodo, chiuso in vantaggio dai genovesi di due lunghezze.
Nel secondo quarto gli ospiti guidati da Merlati mettono il naso avanti, l’attacco biancoblu si spegne fino a riaccendersi a un minuto dal termine, sul -6, con due bombe di Baiardo e Baldini.
Al rientro dagli spogliatoi regnano la tensione e le difese, a segnare per prima e a rompere l’equilibrio dopo 3 minuti di secche offensive è l’Olimpia con Merlati, che segna un canestro che, per peso specifico e per il momento della partita, gira inevitabilmente l’inerzia dalla parte meneghina.
Aprile fatica tantissimo a costruire in attacco, Milano difende ottimamente e toglie ogni soluzione ai giochi del team di coach Rocco, che a 5 secondi dalla fine di ogni azione si ritrova spesso e volentieri con Macrì a otto metri da canestro costretto ad inventare.
La scarsa forma del play genovese (in recupero da un infortunio) condiziona anche l’attacco dei padroni di casa, tenuto a galla con le unghie e con i denti da Caversazio.
Il lungo del CAP segna tutti e 4 i punti del quarto dei padroni di casa, che non capitolano solo grazie ad una coriacea difesa che costringe gli ospiti a soli 10 punti segnati.
Alla fine di un quarto così dominato dalle difese sorprende il dato che i milanesi abbiano solo un fallo segnato, contro i cinque del CAP.
Negli ultimi 10 minuti gli attacchi ricominciano a girare, Genova torna a prendere buoni tiri, ma il quarto precedente ha inevitabilmente tolto fiducia alle mani biancoblu, che sprecano diverse triple aperte.
Nonostante questo ancora Caversazio tiene a strettissimo contatto l’Aprile, fino a doversi fermare per una botta al ginocchio.
Sotto di 4 lunghezze Macrì recupera un buon pallone e lanciato a canestro viene fermato e scaraventato a terra all’altezza della metàcampo con un fallo da tergo, sarebbero antisportivo, due liberi e rimessa, ma la decisione arbitrale è differente e Genova non riesce a concretizzare il vantaggio acquisito.
Nonostante questo episodio, i padroni di casa ci provano ancora con Baiardo che va a segnare il -3 a 3 minuti dalla fine.
Hamadi risponde subito, Genova dall’altra parte gioca un ottimo attacco che porta ad un rimbalzo di Caversazio che non riesce a concludere fermato dalle braccia della difesa milanese, il fallo tuttavia non viene sanzionato e Milano in transizione punisce segnando il -7 a 2 minuti dalla fine.
Genova ha l’occasione di riavvicinarsi ma i buoni tiri costruiti si spengono sul ferro, e gli ospiti possono così festeggiare la vittoria sul campo dell’Aprile.
La società è comunque soddisfatta della prestazione della squadra e del girone d’andata complessivo, concluso con un risultato di 6 vittorie e 5 sconfitte ed in piena lotta per le posizioni che contano.
Tuttavia ritiene giusto segnalare come determinati arbitri non siano sereni nel rapportarsi e nell’arbitrare ragazzi che fino a ieri affrontavano sul campo.
Occorre, di conseguenza, una riflessione a riguardo.

Per i ragazzi dell’U19 il 2013 non è comunque finito, nel weekend sportivo che conclude l’anno (in attesa dei tornei a cui parteciperanno i nostri gruppi), ad attendere il CAP c’è l’ostica trasferta di Pontremoli in C regionale.

Addetto stampa Cap Genova