Negri (Treviso)

Buona prova di Negri (foto di Daniele Ferretti)

Una De’ Longhi solidissima batte senza alcuna difficoltà Treviglio al termine di un match che poteva riservare non poche trappole per la squadra di Pillastrini ma che Fantinelli e compagni hanno subito reso in discesa e senza levare mai le mani dal manubrio hanno condotto con facilità fino al traguardo. Punizione severa per la Remer apparsa svogliata in difesa e poco aggressiva in attacco, che ha subito tantissimo a rimbalzo (47-30 per Treviso con ben 17 rimbalzi in attacco per la De’ Longhi), tirando male (34% totale)  anche se la selezione dei tiri, soprattutto nel primo tempo, era stata buona ma le mani questa sera erano gelide per gli uomini di Vertemati. La partita dura di fatto 15′ minuti, quelli che impiega Fantinelli a scaldare i motori e mettere in ritmo Abbott (positivo almeno nel primo tempo) e Powell e far toccare il +16 a Treviso. L’unica fiammata di Kyzlink regalava un minimo di attesa per il terzo quarto, ma una Treviso concentrata non concedeva nulla e con un parziale di 10-2 toccava il +18 in avvio di terzo quarto mandando i titoli di coda al match largamente in anticipo.

Ancora ottima partita per Fantinelli (15 punti con 5 tiri, 7 rimbalzi e 6 assist) e Ancelotti, ma soprattutto Marshawn Powell al rientro che firma una doppia-doppia da 19 punti e 13 rimbalzi. Per Treviglio una serata da dimenticare in cui si salvano solo Kyzlink ed un voglioso Marino.

DE’LONGHI TREVISO

Abbott 6.5 – Mezzo voto di fiducia perché si vede che ci crede ed è voglioso di essere utile alla causa. Ottimo soprattutto nella prima parte di gara in cui Turel non riesce proprio a tenerlo e dopo un paio di airball aggiusta la mira segnando il primo allungo trevigiano. Si spegne alla distanza ma Pillastrini può comunque essere soddisfatto.

Fantinelli 8 – Vince il duello con Tommaso Marino facendo sentire sia a lui che a Tambone la sua fisicità. Treviglio cerca di non farlo correre in transizione, ma quando prende il rimbalzo e mette la palla a terra copre il campo con una rapidità impressionante. Spacca la partita con un paio di giocate nel primo tempo e la chiude nel terzo quarto quando Treviglio prova ad alzare l’intensità difensiva. Vero leader della squadra in assenza di capitan Fabi

FMC Ferentino - De' Longhi Treviso

Ottimo rientro per Marshawn Powell (foto di Claudio Devizzi)

Powell 8  Treviglio sotto canestro è una squadra difficile da affrontare, con lunghi atipici oltre alla grande esperienza e fisicità di Rossi. Ebbene Powell ha fatto passare una bruttissima serata a tutti i lunghi lombardi, dominando in lungo e in largo il pitturato, facendo girare al largo gli avversari in difesa, spazzando l’area avversaria in attacco, sia spalle a canestro che in avvicinamento, ma soprattutto tirando giù ben 6 carambole nella metà campo offensiva. Un dato su tutti vale a spiegare la sua partita, i lunghi di Treviglio hanno preso due soli rimbalzi in più di lui.

Negri 7 – Altra solidissima partita di questo ragazzo ormai maturato che gioca da veterano. L’assenza di Fabi glista regalando tantissimi minuti e lui sta ripagando la fiducia di coach Pillastrini. Aveva di fronte Kyzlink e lo ha limitato alla grande concedendogli lo stretto indispensabile. In attacco paga lo sforzo difensivo mancando di lucidità, ma gioca di sponda servendo 4 assistenze e dà una grande mano a rimbalzo.

Ancellotti 6.5 – Altra prova di spessore per il giovane lungo della De’Longhi che non subisce minimamente la sfida con Rossi, anzi fa subito sentire il fisico sia in attacco che in difesa, esaltandosi su un paio di giocate. Limitato dai falli, nella seconda parte di gara vede poco il campo anche perché Pillastrini preferisce giocare spesso “piccolo” con Malabasa e Powell in campo.

Moretti 6.5 – La faccia tosta non gli manca anche se a volte dovrebbe limitare l’agonismo. Gioca minuti di qualità sia al posto di Abbott che di Fantinelli ma commette un paio di ingenuità che lo mettono anzi tempo fuori dal match.

Rinaldi 6.5 – Giocatore che non ha più il passo di qualche anno fa, ma l’esperienza non si compra al mercato e a questi livelli fa ancora tanta differenza e la fa pesare sia contro Sorokas che Chillo. Con Rossi è un altra musica ma il suo lavoro lo aveva già fatto.

Malabasa 6.5 – Ancora tanti minuti per il giovane croato, questa volta meno prolifico di settimana scorsa ma non per questo meno efficace. Pillastrini ha trovato un grande cambio per il suo reparto lunghi in questo periodo di emergenza.

Fabi s.v.- Ritorno sul parquet dopo quasi un mese per il capitano che si prende anche due tiri, giusto per riprendere ritmo. Altra buona notizia della serata.

foto di Danilo Scaccabarossi

Bella gestione di gara per Stefano Pillastrini (foto di Danilo Scaccabarossi)

Pillastrini 8 – Vince nettamente la sfida contro Vertemati, ingabbiando l’attacco di Treviglio sin dalla palla a due, togliendo i rifornimenti ai lunghi sul pick&roll, cambiando spesso sui blocchi lontano dalla palla per non concedere tiri aperti, lavorando benissimo sulla transizione difensiva per non concedere facili punti in contropiede che potessero dare ritmo alla Remer. La sua squadra interpreta benissimo una partita ricca di trabocchetti, non mollando mai la presa e giocando fino all’ultima palla. Obiettivo Final Eight ad un passo ma servirà vincere domenica prossima per non rischiare di sciupare tutto.

REMER TREVIGLIO

Kyzlink 6.5 – Uno dei migliori della Remer, quanto meno nella metà campo offensiva. Tutti i momenti migliori della Remer passano dalle sue mani, come nel finale di secondo quarto quando con 5 punti in fila rimette in carreggiata Treviglio. Nella seconda parte di gara non riesce però a caricarsi la squadra sulle spalle, subendo la difesa fisica di Treviglio.

Sorokas 5.5 – Tra i più positivi tra i lunghi a rimbalzo ma decisamente sotto tono sia in difesa, dove subisce troppo contro tutti i lunghi trevigiani, sia in attacco dove non riesce quasi mai a leggere bene la difesa chiudendo con un misero 2/11.

Remer Treviglio vs Eternedile Bologna, LNP A2 Est, undicesima giornata, Kyzlink

Discreta prova per Tomas Kyzlink (foto di Danilo Scaccabarossi)

Marino 6 – Tra i meno peggio della Remer, ha il merito di non mollare e non arrendersi mai, anche quando la partita è già andata. Sente particolarmente la sfida con Fantinelli ma nel primo tempo sembra a volta troppo nervoso. Quando si mette in ritmo al tiro, però, la gara è già andata anche se prova fino alla fine a gestire la squadra.

Rossi 5 – Brutta serata per il capitano che fatica contro tutti i lunghi trevigiani. Non riesce quasi mai a giocare spalle a canestro, pescando dalla spazzatura i punti che mette a tabellone, ma soprattutto lo avevamo visto raramente subire così tanto a rimbalzo anche perché, a differenza di altre volte, poco aiutato dal resto della squadra.

Turel 5 – Dopo la bella prova contro Brescia, un passo indietro per lui che paga tantissimo in difesa la grande rapidità di piedi degli esterni trevigiani, che lo mettono costantemente in difficoltà in uscita dai blocchi. Unica nota positiva il fatto che resta nel match fino alla fine cercando, anche a risultato acquisito, di alzare il volume in attacco facendo capire di essere comunque mentalmente presente.

Remer Treviglio vs Basket Recanati, quarta giornata, LNP A2 Est, Rossi, Vertemati

Serata storta per Lele Rossi e coach Vertemati (foto di Danilo Scaccabarossi)

Chillo 5 – Mai in partita, commette subito due falli che lo limitano pesantemente e non riesce a dare il contributo che aveva assicurato nelle ultime settimane.

Tambone 4.5 – Serata da dimenticare per il giovane play alla prima serata storta della sua stagione. Subisce la fisicità di Fantinelli e la rapidità di Moretti, non riuscendo ad entrare mai in partita. Eloquente, per lui, lo 0 alla voce tiri liberi tentati che spiega meglio di qualsiasi altro commento la brutta serata passata al Palaverde.

Vertemati 5.5 – E’ difficile giocare al Palaverde quando sbagli i primi 4-5 tiri aperti, che possono dare fiducia e tenerti a contatto, contro una De’Longhi decisamente in serata positiva. La Remer non sbaglia neanche l’approccio al match, semplicemente smette di crederci troppo presto, giocando molle in difesa e poco aggressiva in attacco. Il coach milanese fatica a trovare le contromisure alla pressione sulla palla degli uomini di Pillastrini, non riuscendo mai a giocare in modo pulito il pick&roll, ma soprattutto si scopre con la coperta corta quando i suoi lunghi sono costretti ad aiutare sulle penetrazioni degli esterni, lasciando vagonate di rimbalzi ai lunghi avversari. Brutto ritorno al Palaverde per lui, ma siamo certi sia stato solo un passo falso.


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