Giorgio Valli, dopo l’amara retrocessione dello scorso anno con la Virtus Bologna, non ha impiegato molto tempo a ritornare in sella: l’Unieuro Forlì l’ha infatti scelto per sostituire Gigi Garelli e cercare di invertire il trend di una situazione che vede Forlì al penultimo posto a soli 8 punti in classifica.

(Foto di Claudio Devizzi Grassi 2014)

(Foto di Claudio Devizzi Grassi 2014)

Giorgio, intanto bentornato in panchina. Dopo la retrocessione dello scorso anno a Bologna ora ti trovi a subentrare a Forlì in una situazione difficile. Che squadra hai trovato?

Devo fare una distinzione tra la squadra e la società: la squadra è ovviamente abbacchiata per i risultati e questo è un ottimo segnale perché significa che i giocatori ci tengono molto. La società invece, pur essendo molto giovane, pur essendo conscia del momento difficile è molto carica e positiva, disposta a fare qualsiasi cosa per ribaltare il trend e centrare una salvezza che è assolutamente alla nostra portata.

L’infortunio di Blackshear ma anche di altri elementi come Pierich hanno pesantemente condizionato il girone d’andata dell’Unieuro. A proposito di Blackshear, lo sostituirete sul mercato o lo state ancora aspettando?

Sicuramente il fattore infortuni, quello di Blackshear in particolare, è stato un aspetto pesantissimo. Wayne, che era uno degli americani più attesi, ha dimostrato in avvio di stagione tutto il suo valore, regalando un paio di vittorie all’Unieuro. Purtroppo il suo problema fisico ha privato la squadra del suo leader offensivo e questo ha destabilizzato tutto l’ambiente: anche ora il ragazzo è con noi e dopo un periodo di riposo le sue condizioni sono migliorate. Tuttavia stiamo monitorando la situazione, insieme alla società, per vedere di migliorare la squadra, per cui valutiamo tutte le ipotesi compreso il ritorno sul mercato, che comunque non ci consentirà di tesserare un nuovo USA a meno che non sia già vistato, oppure di scegliere un comunitario.

Wayne Blackshear, Forlì - Ferrara

Wayne Blackshear, Forlì – Ferrara

Valutate anche altri movimenti di mercato?

Il resto della squadra lo sto valutando con il lavoro in palestra: ho incassato dai ragazzi la piena disponibilità e questo è un ottimo punto di partenza, stiamo lavorando sodo per preparare le prossime gare che sono fondamentali per noi a cominciare da quella con Ferrara.

Giorgio, per te che sei un novizio di questa nuova A2, che livello hai trovato?

E’ difficile giudicare in assoluto il livello di un campionato: ho visto diverse partite e penso di poter dire che quando la A2 era a 16 squadre il livello delle squadre era più alto.

Come cambia il tuo modo di lavorare da subentrante piuttosto che da allenatore che inizia la stagione in estate?

In questo momento il mio lavoro dev’essere quello di dare certezze alla squadra: nessuna rivoluzione quindi ma solo piccoli accorgimenti per fare in modo che la squadra arrivi col tempo ad assomigliare il più possibile a quella del mio credo cestistico. Adesso l’unico ingrediente che ci serve è il lavoro: dobbiamo chiuderci in palestra, allenarci duramente e sono certo che raccoglieremo i frutti del nostro lavoro.

Il destino è subito beffardo e ti oppone ad una delle squadre a cui sei più legato, Ferrara: quali emozioni ti regalerà questa sfida?

Degli anni di Ferrara conservo un ricordo meraviglioso: penso di poter dire che abbiamo condiviso i rispettivi anni migliori delle nostre carriere. Ho già sentito tanti amici che porto nel cuore e che stasera saranno al palazzo e che saluterò ed abbraccerò molto calorosamente, poi dal momento della palla a due e per le due ore successive saremo avversari e faremo di tutto per metterli in difficoltà.

A proposito di avversarie, ritroverai anche la Virtus Bologna con cui hai condiviso tanti successi ma anche l’amarezza della scorsa stagione. Cosa prevale in te? 

(Foto Savino Paolella 2015)

(Foto Savino Paolella 2015)

Cosa rimane dell’esperienza Virtus? Sicuramente in questo momento è molto viva l’amarezza legata alla retrocessione dello scorso anno. Una stagione purtroppo che è andata male ed è terminata peggio; sicuramente per come sono fatto ho cercato di proiettarmi in avanti, per trarre miglioramenti anche da questa esperienza negativa per fare sì di non ripetere gli stessi errori. Con l’ambiente Virtus rimango in ottimi rapporti, stanno disputando un’ottima stagione e non posso che augurar loro di tornare nel posto che gli compete. Poi quando scenderanno a Forlì però cercheremo di batterli, come del resto faremo con qualsiasi squadra.

Cosa ti senti di dire ai tifosi biancorossi?

Ai tifosi, che si sono dimostrati straordinari e che ci seguiranno numerosi anche nella trasferta di Ferrara, posso promettere che daremo tutto per questa maglia e non ci tireremo mai indietro, per cercare di scalare il nostro Everest che si chiama salvezza.