Tensione alle stelle tra Andrea Costa Imola e Stings Mantova dopo il match di ritorno valido per la 27^ giornata del girone Est vinta dalla formazione lombarda per 55-64.

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Il post su Facebook del vicepresidente di Mantova Adriano Negri

Ruggini che risalgono addirittura alla gara di andata del 13 Dicembre scorso quando, oltre al freddo all’interno del PalaBam, gli ospiti si lamentarono di atteggiamenti non troppo sportivi e corretti da parte di un tesserato di casa (Alessandro Amici) principalmente nei confronti del miglior marcatore di Imola. Anche in quell’occasione coach Ticchi venne espulso durante il match, situazione che si e’ ripetuta anche la domenica appena trascorsa dove pare che l’allenatore di Gradara si sia lasciato sfuggire qualche parolina poco dolce.

A dire il vero la piazza biancorossa era già piuttosto risentita con coach Martelossi per via di un time out chiamato la scorsa stagione dalla panchina di Ferrara a pochi secondi dal termine nonostante un rassicurante vantaggio.

Ma torniamo all’ultima giornata quando purtroppo, nonostante gli appelli settimanali alla calma e dopo un primo tempo tutto sommato tranquillo, si scaldano gli animi. Il pubblico di casa se la prende prima con un arbitraggio abbastanza permissivo con scontri non sanzionati anche abbastanza evidenti ma a far esplodere il PalaRuggi e’ stato soprattutto un gesto da censurare del coach di casa, che lanciava in segno di protesta la giacca in campo.

Amici

Un post, forse evitabile, sul suo profilo Instagram di Alessandro Amici

Dopo il giusto fallo tecnico sanzionato, Karvel Anderson viene letteralmente steso durante un azione offensiva e Ticchi entra in campo per sincerarsi delle condizioni del proprio giocatore, ma al rientro in panchina si lascia sfuggire qualche parola evitabile che di fatto lo esclude dal proseguo dell’incontro. All’espulsione lancio di carta e di una bottiglia di plastica vuota con i signori in grigio costretti a fermare il match per quasi due minuti. Uno spettacolo sicuramente poco gratificante per una piazza già ai primi posti per multe ricevute in stagione. Puntuale come un orologio svizzero la sanzione pecuniaria di 2000 euro e la squalifica dell’allenatore dell’Andrea Costa per una giornata.

Il post gara e’ lo stesso infuocato con il vice Presidente della Dinamica, Adriano Negri, che posta sul suo profilo FB tutto il suo disappunto per l’accoglienza ricevuta al PalaRuggi, al quale segue un comunicato al veleno del Presidente Prandi il giorno successivo.

Imola non ci sta’ a passare come il male assoluto e per bocca del proprio Amministratore Unico Domenicali risponde a quanto dichiarato dagli Stings. Ecco i testi dei due comunicati nella speranza che possa dichiararsi conclusa questa guerra di parola e che si ritorni a far parlare solo le gesta dei protagonisti in campo.

“La Società Pallacanestro Mantovana intende denunciare i gravissimi fatti occorsi durante la partita Andrea Costa Imola-Dinamica Generale Mantova: si è permesso a un gruppo di esagitati (sedicenti tifosi ultras di Imola) di attraversare tutto il palazzetto, per la assoluta mancanza di ogni requisito di sicurezza, e di arrivare a stretto contatto con il gruppo di tifosi mantovani, dov’erano presenti anche donne e bambini, che come al solito stavano vivendo questa trasferta come un’occasione di sano divertimento, senza alcuna provocazione. Gli ultras di Imola, dopo aver pesantemente insultato per tutta la partita i nostri giocatori e l’allenatore Martelossi, hanno cercato di passare alle vie di fatto senza nessuno steward o addetto alla sicurezza che facesse da filtro, come prassi in tutti gli impianti della serie A2. Riteniamo questo aspetto una grave colpa organizzativa della società ospitante, aggravata dal fatto che erano presenti solamente cinque poliziotti e carabinieri, nonostante le aspre polemiche della vigilia consigliassero una ben più rigorosa vigilanza. Spiace inoltre constatare quello che riteniamo un comportamento provocatorio del capo allenatore di Imola, che nonostante la situazione si stesse surriscaldando, ha insistito con plateali proteste, che oltre alla sua espulsione hanno causato lancio di oggetti, monetine e sputi in campo e l’inizio dell’aggressione dei tifosi ospiti. Un episodio ancora più grave è poi accaduto durante il deflusso dei tifosi che sono stati oggetto di un tentativo di aggressione all’interno del palazzetto: solo l’intervento dei pochi poliziotti presenti e dei nostri dirigenti ha impedito lo scontro fisico. Nello stigmatizzare questi vergognosi episodi, segnaliamo ufficialmente alle Lega quanto accaduto, e riteniamo necessario un sostanziale intervento per punire quanto accaduto ed imporre alle società ospitanti più rigorosi requisiti di sicurezza, per evitare altri incidenti che rovinino l’immagine del nostro meraviglioso sport.

Con grande rammarico mi è doveroso anche ricordare che durante tutta la settimana precedente all’incontro si è registrato e alimentato, su tutto il mondo della comunicazione imolese, un clima di provocazione e di tensione, causato da dichiarazioni di addetti ai lavori alquanto inopportune, soprattutto se vengono alimentate dall’interno del nostro mondo. Credo sia doveroso e indispensabile, da parte di tutti, cercare di sviluppare e incentivare un rapporto di etica sportiva e non di astio fra le varie componenti e, visto l’imminente fase dei playoff ritengo sia doveroso un richiamo a questi principi da parte della nostra Lega. Se iniziamo a ritenere “normale” essere scortati dalla forza pubblica per assistere ad una partita di basket, rischiamo una pericolosa deriva, che la nostra Società intende assolutamente contrastare, collaborando nelle opportune sedi con Lega e Fip.

Marco Prandi
Presidente Pallacanestro Mantovana”

“Mantova: non sei nelle condizioni di poter dare delle lezioni

Rimaniamo stupiti dalle dichiarazioni rilasciate dal Presidente di Mantova Sig. Prandi, al termine della partita Imola – Mantova di Domenica 03 Aprile 2016, giocata al Palaruggi di Imola, al punto tale che abbiamo utilizzato la giornata di ieri Lunedì 04 Aprile 2016, per raccogliere le necessarie informazioni e fare le dovute riflessioni, poiché come società Andrea Costa Imola Basket non siamo abituati a parlare agli organi di stampa immediatamente al termine di una partita, siccome le tensioni generate durante la stessa potrebbero far emettere dichiarazioni non sempre corrette e veritiere. Quello che purtroppo è capitato al Sig. Prandi, Presidente di Mantova. Perché diciamo questo, perché il Presidente Prandi era presente al PalaBam di Mantova, Domenica 13 Dicembre 2015, a vedere la partita di andata Mantova – Imola e avrà visto quella carica di tensione che generava da parte della panchina di Mantova e dagli stessi giocatori mantovani, e che quasi al termine della stessa il suo giocatore Alessandro Amici, dopo aver contrastato duramente per tutta la partita il nostro giocatore Karvel Anderson, allo stesso gli ha sferrato un pugno in faccia buttandolo a terra e creandogli un grosso problema fisico al punto tale da costringere il nostro allenatore a sostituirlo. Avrà inoltre visto che a dieci secondi dalla fine il suo allenatore, Sig. Martelossi, in vantaggio di dieci punti su di noi e a partita chiusa, ha chiamato time out, un gesto che sportivamente è inqualificabile e di spregio sportivo nei confronti dell’avversario al punto tale che una parte della stessa panchina di Mantova non ha condiviso, generando contemporaneamente nella nostra squadra una naturale tensione. Il presidente Prandi non sa, o fa finta di non sapere che il nostro allenatore Sig. Ticchi non è stato espulso a Mantova nonostante fosse molto arrabbiato per quel gesto, anzi, come tutti abbiamo visto si è prodigato al termine della partita per calmare gli animi tra i giocatori delle due squadre. Mi dispiace che il Presidente Prandi non sappia che il sottoscritto al termine della partita ha ricevuto risposte non educate, inopportune, e fuori luogo dalla Responsabile della Comunicazione della sua società, Sig.ra Negri. Queste sono cose realmente accadute e documentabili, e hanno predisposto un clima non positivo in vista della partita di ritorno. Vogliamo inoltre far presente che al termine della partita e nei giorni successivi non abbiamo fatto nessuna dichiarazione contro la società di Mantova proprio perché non volevamo creare tensioni future, così come abbiamo fatto a Bologna al termine della partita con la Fortitudo dopo il lancio della monetina che ha colpito il nostro allenatore Sig. Ticchi e per il quale sono stati necessari dei punti di sutura per chiudere il taglio prodotto, non sporgendo reclami o denunce nei confronti della Fortitudo, ricevendo da tutta Italia, non certamente da Mantova, attestati di correttezza sportiva, di buon senso e signorilità. Ma perché il Sig. Prandi ci vuole dare delle lezioni dopo aver fatto con il vostro allenatore ripetute conferenze stampa attaccando la categoria arbitrale, cosa che certamente non avrete mai letto fatte da noi.

Lei, Sig. Prandi, scrivendo alla Lega avrà certamente scritto che di nuovo ad Imola durante la partita il suo giocatore killer Sig. Amici prima ha picchiato duro Prato, successivamente è toccato ad Amoni Francesco e al termine della partita di nuovo il nostro giocatore Karvel Anderson ha ricevuto le sue attenzioni, creandogli un grosso problema al polso destro, che ad oggi non ci permette di sapere se Domenica 10 Aprile 2016 potrà giocare a Legnano. Lei certamente saprà che la sua squadra è la squadra che gioca più duro nel nostro campionato e che è al vertice di questo gioco duro che a volte si oltrepassa limite, si erge il Sig. Amici, che noi conosciamo bene, perché prima di Mantova ha giocato un anno anche ad Imola. Capiamo che il Sig. Prandi, fosse preoccupato per la delicatezza della partita, ma loro avevano precedentemente creato le problematiche perché la partita assumesse un clima delicato. Vogliamo dire al Sig. Prandi che la gestione dell’ordine pubblico all’interno o all’esterno del Palaruggi è con grande soddisfazione demandato alle forze dell’ordine, e dobbiamo dire che ad oggi hanno svolto sempre in modo egregio il proprio compito e ruolo. 

Guardi Sig. Prandi, che in trasferta anche per altre società come per Imola, ci vanno i bambini e le donne, questa non è una esclusiva di Mantova, cerchiamo pertanto di non cadere nel patetico, soprattutto perché Lei avrà certamente letto nella settimana che ha preceduto la partita che come società abbiamo più volte dichiarato e chiesto di evitare offese alla squadra avversaria e ai suoi dirigenti, perché noi come società non condividiamo il tifo violento e offensivo sia verbale che fisico, e più di una volta abbiamo deplorato chi lo fa, nostri tifosi compresi. Pertanto la invito a riflettere un po’ di più sui nostri e sui vostri comportamenti, e prendere atto che la miccia che ha determinato la delicatezza della partita Imola – Mantova di Domenica 03 Aprile 2016 è stata purtroppo accesa da Voi a Mantova Domenica 13 Dicembre 2015.

Distinti saluti,

Gian Piero Domenicali
Amministratore Unico
Andrea Costa Imola Basket