Pochissimi giorni al via dei campionati di LNP 2014/2015 che Dailybasket seguirà da media partner privilegiato della lega stessa.

Due tornei, Gold e Silver, ove non mancheranno le sorprese e le emozioni da raccontare, eventi imperdibili inclusi come l’Al Star  Game di Mantova e le Finali di Coppa Italia in calendario ancora a Rimini a Marzo 2015.

Riguardo al torneo qualitativamente di livello maggiore che e’ la Gold abbiamo stilato il nostro ranking in 3 puntate. Partiamo da quelle che per noi lotteranno sul campo per evitare i due posti che varrebbero nella post season i play out con la 14^ e la 15^ classificata di Silver per evitare le due uniche retrocessioni.

Speriamo vivamente di sbagliare e che le sotto elencate formazioni possano contraddirci e farci ricredere dopo poche giornate. Seguiranno anche la lista delle papabili play off e le candidate alla vittoria finale.

PALLACANESTRO TRIESTE 2004

Dopo aver ottenuto una faticosa salvezza nelle ultime giornate della passata stagione, la compagine del confermatissimo coach Dalmasson pare destinata ad un’altra annata di sofferenza. Le perdite del talentuoso ed emergente play Ruzzier e del lungo Diliegro hanno lasciato un vuoto in termini di personalità e solidità. La squadra appare molto corta, soprattutto se la querelle tra Venezia ed Akele comporterà la forzata rinuncia al prestito del giocatore. Manca sicuramente qualche elemento di esperienza, il solo Carra non può bastare a fare da chioccia ai tanti giovani. A destare maggiori preoccupazioni però è probabilmente il settore lunghi: ci si chiede se Candussi sia pronto a vivere una stagione da titolare considerando anche che le uniche riserve, Norbedo e Marini, sono praticamente esordienti. L’unica certezza sotto canestro pare rappresentata dall’USA Holloway, ala/centro di grande esuberanza atletica e reduce da una stagione dominante nella seconda lega israeliana. Molto interessante anche l’altro americano, il play Grayson, abituato già al college ad essere la prima opzione offensiva della squadra e su cui Trieste punterà molto viste le sue doti realizzative. Segnali incoraggianti sono poi arrivati da Tonut, che nelle amichevoli prestagionali ha viaggiato a oltre 20 punti di media e sembra pronto alla definitiva esplosione. Basterà la sua crescita unita al collaudato sistema di gioco di Dalmasson per evitare lo spettro dei playout?

Eugenio Dalmasson (foto Pallacanestro Trieste)

Eugenio Dalmasson (foto Pallacanestro Trieste)

BASKET VEROLI

Conclusasi con un lieto fine la telenovela estiva riguardante l’iscrizione al campionato e la collaborazione con la Stella Azzurra, la formazione ciociara si presenta ai nastri di partenza con un roster composto in gran parte da prodotti del vivaio stellino e ben poche certezze. Si punta molto sul talento e l’esuberanza dei giovani, in particolare del già noto La Torre, esterno di oltre due metri che verrà probabilmente lanciato nel ruolo di play titolare. A cercare di dargli adeguato supporto era stato chiamato l’italo-americano Nardi, guardia tiratrice in grado di garantire anche minuti in regia che pero’ ha rescisso l’accordonelle ultime ore e pare orientato verso la vicina Latina. Il colpo migliore però sembra essere quello dell’USA Legion, capocannoniere della passata stagione in Silver, che ha tutto per potersi confermare gran realizzatore anche in Gold. Dallo stesso campionato è stato pescato anche l’altro americano, l’ala/centro Shaw, che però desta qualche perplessità in più dopo una stagione discreta a Chieti. Il quintetto è completato dal centro Wojciechowski in uscita da Torino ed in cerca della definitiva consacrazione. La panchina pare invece il vero tallone d’Achille della squadra, se non altro per la pressoché totale mancanza di esperienza: servirebbero un paio di elementi già rodati, soprattutto un affidabile play di riserva considerando che la scelta di puntare su La Torre in quintetto è comunque un grosso azzardo.

foto di Aurora Pallini, redazione www.rosetosharks.com)

Alex Legion (foto di Aurora Pallini, redazione www.rosetosharks.com)

ASSIGECO CASALPUSTERLENGO

Ripescata nonostante la sconfitta nella finale playoff contro Mantova, l’Assigeco affronta il campionato di Gold nel segno della continuità. Infatti il gruppo della passata sorprendente stagione è stato confermato in toto, coach Zanchi compreso. Le uniche novità sono rappresentate dall’emergente play/guardia Alessandri, dall’esperto Carrizo e dall’ala/pivot Poletti. Quest’ultimo, tra i meno colpevoli della disastrosa stagione di Imola, partirà con ogni probabilità in quintetto e dovrà garantire solidità e presenza a rimbalzo. L’inizio purtroppo non è stato dei più fortunati, la squadra infatti sarà costretta a fare a meno dell’ottimo centro Chiumenti, infortunatosi durante la preparazione. A maggior ragione servirà che i tanti giovani del roster, reduci tra l’altro anche dalla vittoria del campionato Under 19, si adattino in fretta alla categoria. Le fortune di Casalpusterlengo dipenderanno soprattutto dalle prestazioni del play Vencato, confermato titolare dopo i convincenti ultimi playoff, dello specialista del tiro pesante Spissu e della versatile ala Donzelli. I due stranieri per finire, confermatissimi pure loro, offriranno sicuramente un buon contributo seppur con qualche incognita: Sant-Roos ha interessanti doti da all-around ma l’esile costituzione fisica potrebbe penalizzarlo più che in Silver, mentre l’intramontabile Young garantirà tecnica ed esperienza, ma anche autonomia limitata.

FORTITUDO AGRIGENTO

La dominatrice dello scorso campionato di Silver parte con l’intento di stupire anche in una categoria superiore. Fondamentale in questo senso è stata la conferma di coach Ciani, principale artefice del capolavoro di Agrigento. La squadra ha dovuto purtroppo subire qualche stravolgimento: l’unica conferma nei 5 titolari è quella del play Piazza, chiamato al difficile compito di dimostrarsi guida affidabile anche in Gold. Ceduto a Cremona il migliore giovane della passata stagione in Silver, Mian, la Fortitudo si affiderà all’ottimo Evangelisti, elemento in grado di fornire 10-15 punti a partita grazie al tiro mortifero. Più grave sembra invece la rinuncia al bomber Vaughn, primo violino della squadra. A sostituirlo è stato chiamato il rookie Pendarvis Williams, che nelle prime amichevoli ha mostrato buoni numeri ma anche discontinuità di rendimento. Ottimi invece gli ingaggi del lungo tecnico e versatilei Dudzinski e della promettente ala scuola Mens Sana Udom, che darà vita a una stimolante battaglia con l’oriundo Chiarastella per lo spot di 4 titolare. La panchina pare invece inadeguata, con forse il solo Saccaggi pronto a dare un contributo come specialista al tiro. L’obiettivo principale è dunque evitare i playout, ma il risultato dello scorso anno insegna che Agrigento non va sottovalutata.Evangelisti 02

BASKET BARCELLONA

Archiviati i sogni di gloria dell’era Bonina, Barcellona inizia un nuovo percorso dopo lo scampato pericolo della mancata iscrizione. Nonostante tutte le problematiche e l’ovvio ritardo con cui è partita la campagna acquisti, la squadra almeno a livello di starting five è più interessante di quanto ci si potesse aspettare. Importante la conferma di Maresca così come l’ingaggio del solido ed esperto Garri sotto canestro. La coppia Kelley-Shepherd è sufficientemente talentuosa e soprattutto già rodata in Italia. Il primo fu discreto già tre stagioni fa alla Biancoblù Bologna e vanta buona esperienza europea, mentre l’ala canadese è reduce dall’ottima stagione ad Omegna in Silver. Qualche perplessità in più desta invece la scelta di puntare su Da Ros come ala forte titolare: al talentuoso lungo ex Verona si chiederà di scrollarsi di dosso una volta per tutte l’etichetta di eterna promessa e compiere finalmente il definitivo salto di qualità. Stesso discorso vale per il centro di riserva Borra e se entrambi ripeteranno il copione delle passate stagioni le alternative sotto canestro scarseggeranno. La panchina poi non offre molto altro, manca un elemento in grado di punire dalla distanza con continuità, anche se il giovane play Marchetti ha mostrato sprazzi di talento interessanti a Cremona e potrebbe rivelarsi una sorpresa. Le premesse per una stagione più che tranquilla ci sono comunque tutte.

Sheperd da tre James al tiro (Foto Barbara Lodigiani @ 2014)FILENI BPA JESI

La nuova stagione di Jesi parte sulla falsariga di quella precedente, con la sfortuna come comune denominatore. All’assenza del lungodegente Rocca si è ora aggiunta quella dell’ottimo Santiangeli, fermato da problemi alla schiena e costretto anche lui a qualche mese di stop. Una brutta tegola per coach Lasi che ha comunque materiale discreto su cui lavorare. Miller, rookie da Florida State, è il play/guardia chiamato a sostituire il capocannoniere Goldwire, e i 46 punti con cui si è presentato alla prima amichevole sono un bel biglietto da visita in tal senso. Elliott è un’ala atletica e polivalente che affiancherà il vecchio totem Maggioli, che nonostante sia ormai in parabola discendente, sarà ancora in grado di fare la voce grossa sotto i tabelloni. A completare il quintetto fino al ritorno degli infortunati ci saranno i positivi Borsato e Migliori, confermati dopo le buone prestazioni dello scorso campionato. Dalla panchina invece un occhio di riguardo lo merita Benvenuti, ala/centro dalla mano educata e tra i migliori giovani in DNB l’anno passato che complice l’assenza di Rocca potrebbe guadagnarsi minuti e mettersi in mostra. Se la sorte smette di accanirsi la salvezza per la Fileni è ampiamente alla portata.

 

Elio Barbero – Matteo Plazzi – Alessandro Salvini