Prosegue il viaggio di Dailybasket nelle formazioni che parteciperanno al torneo di A2 Gold 2014/2015.

Dopo la griglia delle formazioni che lotteranno per evitare la i play out con le squadre al piano di sotto, eccovi la lista di coloro che a nostro avviso si giocano la partecipazione ed il miglior piazzamento per la post season. A voi i commenti sulle nostre scelte prima pero’ potete leggete qui sotto le nostre motivazioni.

 

(Foto di Claudio Devizzi Grassi 2014)

Brett Blizard, ha seguito Ramondino a Casale (Foto di Claudio Devizzi Grassi 2014)

NOVIPIU’ CASALE

Terminata l’era Griccioli con un’annata in chiaroscuro, la Novipiù riparte dall’entusiasmo e dalle ottime capacità dell’emergente coach Ramondino. A Casale si spera che il tecnico avellinese, autore di un piccolo miracolo sportivo in quel di Veroli lo scorso campionato, possa garantire un ritorno ai playoff. I presupposti per raggiungere l’obiettivo ci sono, la campagna acquisti sembra abbia posto rimedio alle lacune più evidenti della scorsa stagione, vedi la mancanza di pericolosità sul perimetro e la poca solidità sotto canestro. Il ritorno del lungo lituano Butkevicius garantisce rimbalzi e intensità nel pitturato, mentre Natali, Blizzard e Marshall formano una batteria di tiratori che se innescata a dovere può creare molti problemi. Infatti il rookie USA ha messo in mostra ottime doti realizzative, mentre il 34 enne Blizzard sarà la solita garanzia in uscita dalla panchina. Sempre da Veroli è arrivato anche Tomassini che come play titolare può non entusiasmare, ma Ramondino crede molto nelle sue doti di regista e nel ruolo scalpita anche l’under Amato dopo una prestagione incoraggiante. Analizzando il roster sembra mancare un secondo violino affidabile in grado di supportare con continuità Marshall, evitando che l’attacco si imballi nelle sue serate di scarsa vena. La speranza è che a turno i vari Blizzard, Natali e soprattutto capitan Martinoni sopperiscano a questa mancanza creando una sorta di cooperativa. L’accesso alla post season dipenderà da questo oltre che dall’apporto dei giovani Giovara e Fall, fondamentali per allungare una rotazione altrimenti troppo corta.

 

CENTRALE LATTE BRESCIA

Anche a Brescia si è deciso di ripartire da zero dopo una stagione partita con buone aspettative, ma terminata in maniera alquanto deludente con il mancato accesso ai playoff. Concluso il rapporto con coach Martelossi le chiavi della squadra sono state affidate al suo vice Diana. Inoltre la dirigenza ha operato sul mercato cercando di evitare gli equivoci tattici dello scorso anno e scegliendo giocatori probabilmente meno talentuosi dell’anarchico Giddens, ma più adattabili a un contesto di squadra. Archiviato l’esperimento del doppio play, in regia è stato richiamato l’italo-argentino Fernandez, che tanto bene aveva fatto due anni fa guidando la Leonessa alla finale contro Pistoia. Sotto canestro l’ingaggio di Cittadini garantisce agonismo, esperienza ed efficacia su entrambi i lati del campo, mentre la scelta di promuovere in quintetto il neo capitano Loschi lascia invece qualche perplessità, come confermato anche dalle prime amichevoli. I due USA scelti per completare la formazione titolare sono due incognite, molto dipenderà dal loro adattamento alla nuova realtà, essendo entrambi esordienti in Europa: la guardia rookie Nelson viene da un’annata da 20 punti di media ad Oregon State, mentre l’ala forte Brownlee è un veterano della D-League dove ha sempre tenuto discrete medie.

foto di Luca Sacchi

Alibegovic passato da Mantova a Bresciafoto di Luca Sacchi

Merita attenzione anche la più che discreta panchina formata da elementi del calibro di Passera, Benevelli e Alibegovic, quest’ultimo tra i più in forma nel precampionato, ma fermato purtroppo dalla broncopolmonite che lo terrà fuori per queste prime settimane di stagione.

 

 ANGELICO BIELLA

Partita lo scorso anno tra lo scetticismo generale l’Angelico si è invece rivelata un’autentica sorpresa raggiungendo meritatamente i playoff e conquistando la Coppa Italia di categoria, una vittoria che ha tra l’altro permesso l’accesso all’Eurochallenge. Il merito di questa impresa va soprattutto dato all’ottimo lavoro di programmazione svolto dalla società e alla sapiente mano di coach Corbani e proprio da lui si riparte per provare a stupire ancora. Salutati il promettente Laganà, il capitano Raspino e il fenomenale Hollis, il budget per la campagna di rafforzamento è stato ulteriormente ridotto e a prima vista tante sono le scommesse da vincere. L’idea è quella di responsabilizzare maggiormente i tanti giovani, in particolare il play Laquintana dopo il buon anno di apprendistato a Capo d’Orlando e l’atletica ala Lombardi, chiamato a dare più continuità al suo gioco, senza dimenticare i vari Chillo, De Vico e Marzaioli, quest’ultimo in prestito da Caserta e reduce da un anno di inattività. Motivi di conforto arrivano di sicuro dalla conferma di Berti e Infante, pronti a dare il loro solido contributo e soprattutto dalla scelta degli stranieri: fondamentale per il sistema di gioco di Corbani è stata la riconferma del cecchino Voskuil, mentre il semi-sconosciuto Raymond potrebbe rivelarsi un altro ottimo colpo in stile Hollis del gm Fioretti. Sembrerebbero quindi parecchie le incognite, ma l’esperienza dice di non diffidare troppo di Biella. Un unico vero dubbio: il roster numericamente corto unito all’impegno infrasettimanale di coppa non rischierà di compromettere un po’ il cammino in campionato?

 

Alan Voskuil è il trascinatore di Biella

Alan Voskuil per la seconda stagione a Biella ( foto Claudio Devizzi Grassi)

 

DINAMICA MANTOVA

Dopo aver dominato i playoff di Silver della scorsa stagione, quest’estate la società lombarda si è resa protagonista anche sul mercato operando un’ottima campagna acquisti sul fronte italiano e candidandosi ad essere la matricola terribile di questa Gold. Infatti dalla serie A sono stati ingaggiati tre giocatori di grande potenziale, ma ancora in cerca della definitiva consacrazione, a partire da Rullo e Moraschini che si possono completare per caratteristiche con il primo ottimo tiratore ed il secondo con più fisico e dalle capacità da incursore, fino all’ala svedese Gaddefors, che ha l’opportunità di riscattare l’opaca annata a Bologna, in un campionato dove le sue doti atletiche potranno fare la differenza. Altrettanto interessante è il frontcourt allestito con l’oriundo Amoroso che si rimette alla prova in Gold dopo aver spadroneggiato in Silver con una stagione da doppia-doppia di media e discorso analogo per il centro Jefferson, meritatamente confermato dopo aver mostrato doti difensive e strapotere atletico impressionanti. Il compito di guidare la squadra è stato affidato a Fultz, anch’egli altalenante lo scorso anno a Brescia e in cerca di redenzione, che completa un quintetto che pare davvero ben equilibrato e difensivamente tosto, anche se forse manca un “go to guy”, un leader offensivo cui affidarsi quando la palla scotta o nei momenti di black-out. Infine tra le seconde linee spicca il talento del giovane Landi, già campione europeo Under 20 e pronto a ritagliarsi il suo spazio.

 

LIGHTHOUSE TRAPANI

Passato l’anno di apprendistato in Gold con un ottimo piazzamento a ridosso dei playoff, la squadra di coach Lardo sembra pronta allo step successivo. La coppia di USA scelta dalla società è davvero tra le più interessanti e potenzialmente determinanti dell’intera Gold, a partire da T.J. Bray, guardia rookie da Princeton autore di un’ultima esaltante stagione al college dove ha messo in mostra grande versatilità, visione di gioco e doti realizzative, caratteristiche che gli consentiranno di giocare minuti anche nel ruolo di play, creando non pochi problemi agli avversari grazie alla sua stazza fisica. Al suo fianco l’ala Evans, giocatore polivalente che garantirà minuti sia da “3” che da “4” e che si candida ad essere uno dei primi marcatori della lega dopo aver concluso il suo primo anno in Grecia con alte medie punti e rimbalzi. Sotto i tabelloni ci sarà ancora l’affiatata e ben assortita coppia Baldassarre-Renzi, mentre come play è stato chiamato l’esperto Meini, giocatore ideale per rifornire le tante bocche da fuoco a disposizione, anche se la sua tenuta fisica potrebbe essere un problema e sarà molto importante che il giovane Bossi continui il suo processo di crescita, per avere una credibile alternativa nel ruolo. Infine il neo capitano Ferrero, utilizzato come sesto uomo, darà consistenza a una panchina altrimenti nuovamente troppo corta e debole, il limite più evidente di Trapani nella passata stagione.

(Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Omar Thomas nuovo acquisto di Ferentino (Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

 

 

 FMC FERENTINO

Sarà questo l’anno buono per raggiungere i tanto agognati playoff? Gli indizi fanno pensare che sia davvero la volta buona, anche perché la scorsa stagione Ferentino è stata frenata da una serie di infortuni che non hanno permesso a coach Gramenzi di schierare la formazione ideale se non a campionato inoltrato e si spera che quest’anno il debito con la sfortuna sia stato pagato. Il quintetto allestito è sicuramente di prim’ordine e le amichevoli estive hanno esaltato il talento del playmaker ex Georgetown Starks, sicuramente tra i rookie più promettenti firmati in Gold. L’oriundo Bucci sarà ancora la guardia titolare ed è chiamato a ripetere le prestazioni della scorsa annata, così come Pierich che sarà probabilmente ancora utilizzato da 4 tattico sperando possa garantire precisione dal perimetro, necessaria per aprire gli spazi. Ad affiancarlo nel settore ali ci sarà il vero fiore all’occhiello di questa campagna acquisti, quell’Omar Thomas nominato MVP della serie A tre stagioni fa. L’ex Avellino e Sassari è un autentico lusso per la categoria, potrà comodamente coprire tre ruoli grazie al suo bagaglio fisico e tecnico superiore alla media. I possibili problemi per i ciociari arrivano da sotto canestro dove Biligha ha buon potenziale, ma ha bisogno di scrollarsi di dosso la ruggine dell’ultimo anno passato in panchina ad Avellino, mentre l’italo-argentino Ghersetti deve fugare ogni dubbio sulla sua tenuta fisica. Infine tra le seconde linee manca sicuramente un esterno affidabile, il solo Guarino non può bastare per far rifiatare i titolari.

Matteo Plazzi, Elio Barbero e Alessandro Salvini


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