CENTRALE DEL LATTE BRESCIA – NOVIPIU’ CASALE MONFERRATO 85-77 (23-32;15-23;28-12;19-10) 

Arbitri: Migotto, Terranova, Caruso. Spettatori: 2575

Leonessa: Brownlee e Nelson 20, Cittadini 14. Rim.31. (Brownlee 13, Benevelli 6); Ass 15. (Nelson 6, Brownlee 4).

Junior: Tomassini 16, Martinoni 12, Amato e Blizzard 10. Rim 23. (Martinoni 12); Ass 17 (Martinoni 4).

passeraPala San Filippo che offre un bel colpo d’occhio in questa prima domenica di Febbraio nella quale molti bresciani hanno dovuto dedicarsi a spalare la “big snow” caduta in questi giorni sulla cittadina lombarda. Match da prendere con la “pala” visto che la Novipiù Junior Casale Monferrato è da considerarsi la classica “bestia nera” per i ragazzi allenati da coach Diana.

Cronaca: pronti, partenza, via 11-4, in campo c’è  solo Casale Monferrato, sono necessari 4 minuti di gioco prima di vedere che gioca anche la Leonessa. Vista la scarsa attitudine dei suoi alla difesa coach Diana chiede di pressare a tutto campo. 18-9 per un Casale Monferrato ben orchestrato da Tomassini (16 p.), timeout. Press a tutto campo anche per la compagine di coach Ramondino e zona mista, 25-9, la Novipiù dilaga. Timido risveglio dei padroni di casa in finale di quarto grazie alla tripa di Alibegovic (3 p.) 32-23, con la Novipiù che ha il 65% al tiro. Un Martinoni (12 p. e 12 rimb.) ispiratissimo buca la retina bresciana a ripetizione, per Brescia c’è l’ammiraglio Nelson (20 p. e 6 assists) che suona la carica, ma è la difesa la chiave di volta della partita, Casale lascia per ben 2 volte i giocatori della Centrale del latte con il pallone in mano allo scadere dei 24″, piemontesi avanti 48-32, grazie alla precisione chirurgica di Amato (10 p. 4/5 dal campo). Misterioso fallo tecnico fischiato a “Lobito” Fernandez (0 p. -8 val.), è il suo 4° personale, la Junior vola a 19 lunghezze di vantaggio, 53-34  e cala il gelo sul San Filippo. La Leonessa non difende e Samuels (8 p 100% al tiro) ringrazia, squadre alla pausa lunga con gli ospiti avanti 55-38. Il pubblico del San Filippo prova a “scuotere” la Leonessa e un Brownlee (20 p. e 13 rimb. 27 val.) decisamente ispirato (3 bombe di seguito) sale in cattedra riduce lo svantaggio a 9 lunghezze che potrebbe essere anche minore se il “terzetto” in grigio non fischiasse a senso unico. Marco Passera (9 p. 4/5 dal campo) è il classico giocatore che ogni allenatore vorrebbe nel suo roster, entra dalla panchina, difende alla morte e quando serve, e stasera serviva, si mette in evidenza in fase di realizzazione, Casale avanti di 3 lunghezze grazie a Fall (7 p.). Entra Benevelli (12 p. in 17 minuti in campo) , tripla ed è pareggio, 60-60, la Centrale del latte in 6 minuti ha recuperato 17 punti, “chapeau!”. Andrea Amato, classe “94” è talento allo stato puro e la Novipiù si aggrappa a lui per rimanere in partita, fine terzo quarto 67-66. L’inerzia si sposta dalla parte dei padroni di casa, 74-67, i “fantasmi” dei primi due quarti sono stati esorcizzati e il “cioccolato amaro” masticato nell’intervallo è addolcito da un fresco latte di Centrale, Brescia difende (stavolta è Casale che per ben 2 volte commette infrazione di 24″) e gioca con il cuore e il suo pubblico che non ha mai smesso di incitarla apprezza con calore. Partita finita? Assolutamente no, non si segna per quasi 4 minuti poi Blizzard trova un (3+1) che riporta i suoi in parità, 77-77, ma ci pensa un immenso Alessandro Cittadini (17 p. 5/7 dal campo 7/7 t.l.) a chiudere il match, 85-77 e standing ovation per la Leonessa Centrale del latte, questa squadra se lo merita!

Cittadini2Pagelle: 

Leonessa: #4 Fernandez 5.5, #5 Cittadini 8.5, #6 Assoni ne, #7 Alibegovic 5.5, #8 Bettelli ne, #9 Benevelli 8, #11 Loschi 5.5, #13 Passera 8.5, #18 Tomasello ne, #20 Nelson 8.5, #23 Giammò ne, #32 Brownlee 8.  All. Diana 8.

Junior : #5 Giovara ne, #6 Amato , #7 Tomassini 8.5, #8 Natali 7, #11 Blizzard 7, #14 Martinoni 7.5, #20 Fall 7, #30 Samuels 7, #34 Marshall 5, #21 Valentini ne, #17 Ruiu ne, All. Ramondino 8.

I commenti dagli spogliatoi:

Coach Ramondino: una partita dai due volti, nella prima parte siamo riusciti a giocare con una buona disciplina, concedendo solo 15 punti nel secondo quarto a Brescia e nello stesso tempo abbiamo ottenuto un buon equilibrio offensivo, nel secondo tempo sapevamo che avremmo trovato un campo caldo, con tanti contatti ed il fatto di avere il nostro playmaker titolare gravato di 4 falli è pesato sicuramente, ma il grande talento di Brescia di trovare anche protagonisti diversi nella partita, sottolineo i lunghi, è prevalso. Noi avevamo il compito di usare la zona in certi momenti della partita e anche in alcune occasioni la press, ma le 4 bombe che ha trovato Brescia al rientro dopo l’intervallo ci ha fatto un pò desistere perchè è un’arma che solo se la applichi a dovere dà buoni risultati.

Coach Diana: le grandi squadre si riconoscono da come riescono a vincere le partite e da come le possono perdere, le grandi squadre entrano in campo e hanno sempre voglia di recuperare, la dimostrazione di essere squadra è la faccia che abbiamo messo nel terzo quarto e quando ho visto che abbiamo recuperato lo svantaggio ero l’uomo più felice della terra. Potevamo vincere o perdere, ma questo atteggiamento dimostra che siamo una grande squadra. Al nostro “sesto uomo” il pubblico va l’applauso per averci caricato quando sotto di 17 lunghezze siamo andati al riposo. La differenza è stata la pressione che abbiamo messo sul pallone, il negare tiri facili e chiudere il loro pick-roll che alimentava le loro giocate. Stasera se perdevi ci poteva stare, ma il non mollare mai ci ha fatto capire che siamo una grande squadra. Abbiamo gestito con grande lucidità i minuti finali e abbiamo vinto.

benevelli2parla Benevelli: complimenti alla squadra, rimontare 19 punti, dopo aver giocato male 2 quarti. Sapevamo di dover cambiare l’atteggiamento che avevamo in campo. Siamo stati bravi a difendere forte e questo ci ha permesso di ripartire, correre e giocare come ci piace a noi. Partite dalla panchina ti permette di vedere come va la partita, quello che succede in campo, non lo vedo come una limitazione, ma come un vantaggio.