14 giornate, tante parole e proclami in 3 mesi completi di campionato, 4 vittorie e 3 punti di penalizzazione per un ritardo nel pagamento di una rata Nas.
Questi i fatti e la dura realtà forlivese con staff tecnico importante e giocatori da categoria superiore che dovevano riportare la franchigia romagnola a lottare per il palcoscenico di serie A.
Tante parole e pochi fatti visto che tra giocatori sfrattati, altri partiti ed altri ancora rientrati nelle proprie abitazioni nelle ultime due giornate hanno giocato in canotta Fulgor Libertas i giovani Under 19. I risultati sono immaginabili (34-119 in casa contro Trieste e 125- 37 a Verona) con ragazzi mandati allo sbaraglio e partite che diventano formalità ed allenamenti per gli avversari.
Tra i giovani virgulti in campo anche un nostro collaboratore fotografo, Nicolò Ulivi, che ci racconta così la sua esperienza: “l’esperienza provata da me e dai miei compagni di squadra è qualcosa che augurerei a tutti i giovani cestisti che hanno in testa solo la palla a spicchi. E’ anche vero che non sarebbe dovuto succedere di chiamare dei 17enni a scendere in campo per “salvare” la Fugor Libertas ed evitare ulteriori punti di penalizzazione. Nella prima partita contro Trieste ero teso poiché non sapevo la reazione del pubblico di Forlì ma quando lo staff ci ha aperto la tenda rossa che separa gli spogliatoi dal campo di gioco, nel vedere tutte quelle persone che erano lì per noi mi ha fatto capire che gran città è Forlì.
Durante la partita i tifosi di Trieste hanno sostenuto il tifo di casa con striscioni e cori d’incoraggiamento mentre io non pensavo altro che dare il massimo contro dei ragazzi un po’ più alti di me..

Domenica, sempre allo sbando, noi U19 siamo andati a “giocare” a Verona che è in vetta alla classifica di fronte a circa 2000 persone presenti al PalaOlimpia. La cosa che mi ha colpito di più è stata la compassione del tifo di casa, non si capiva, infatti, quale delle due squadre giocasse tra le mura amiche con ad ogni canestro un sostegno emotivo dagli spalti nei nostri confronti.
Alla sirena finale il gesto più bello è arrivato appunto dagli spalti con tutti i tifosi ad omaggiare noi U19 di Forli.”

Davvero un gesto molto commovente e di totale rispetto.

Per Nicolò’  (3 punti con 1/4 da 3 punti) ed i suoi compagni un esperienza indimenticabile dal punto di vista personale ed emotivo, per il movimento della pallacanestro un altra vergogna di cui non andare fieri.